I granata sono stati fin qui protagonisti di un mercato intelligente (vedi alla voce Bellanova) e privo di cessioni eccellenti. Juric cerca un trequartista veloce e un centrocampista di spessore.
Il Torino ha un solo, semplice obiettivo: migliorare il decimo posto della scorsa stagione. Niente di impossibile per la truppa guidata da Ivan Juric, allenatore abituato alle grandi imprese e capace di dare un’identità tattica precisa alla sua squadra. In più, guardando a quanto successo fino alla prima settimana di agosto, questa volta il tecnico croato appare anche assecondato dalla società, come certificano gli ottimi acquisti effettuati fin qui e le poche cessioni (l'anno scorso, ricordiamolo, ci furono gli addii dolorosi di Bremer, Belotti e Lukic). L'impressione, così, è che i piemontesi abbiano intenzione di alzare finalmente l'asticella: ma attenzione, perché i gioielli granata sono comunque nel mirino delle big, italiane e non solo.
Il Torino fa sul serio: a certificarlo l'acquisto di Raoul Bellanova, a conti fatti uno dei migliori esterni destri che il nostro campionato può proporre. Prelevato dal Cagliari, il classe 2000 è reduce da un'annata da comprimario con la maglia dell'Inter e ha tutta l'intenzione di mostrare tutte le sue doti tecniche e di velocista.
L'altro nuovo arrivato è il mediano Adrien Tameze, una preziosa alternativa a Ilic (a sua volta riscattato definitivamente, sempre dal Verona), soprattutto nei momenti di maggiore pressione avversaria. Riscattato Radonjic, è vicino anche il ritorno di Vlasic, per un centrocampo e una trequarti di spessore assoluto, quasi da squadra che può ambire ad una qualificazione europea.
Linea mediana di assoluto spessore soprattutto se dovesse rimanere il faro Samuele Ricci. Il giovane regista è inseguito con insistenza dalla Lazio, con Maurizio Sarri che pensa ad un centrocampo composto dal talento granata, dal giapponese Kamada e dal numero 10 Luis Alberto. Il Torino, però, è squadra ambiziosa e dai conti in ordine, quindi può permettersi di fare resistenza. In caso contrario e dunque di cessione di Ricci, occhio a due nomi altisonanti e d'esperienza: da un lato l'argentino ex Udinese Roberto Pereyra, dall'altro il mitico regista Joao Moutinho, reduce dalla lunga esperienza con la maglia del Wolverhamtpon. Entrambi sono svincolati e dunque alla portata.
Guardando ancora alle operazioni in uscita, si aspettano le offerte giuste per l’esterno Singo (chiuso da Bellanova e a lungo inseguito dal Milan) e per il trequartista Simone Verdi, con quest’ultimo che potrebbe tornare al Verona (magari nell’ambito delle tante operazioni in piedi con i gialloblu).
Il Torino è alla ricerca ancora di un giocatore per reparto: in difesa il veronese Isak Hien interessa tantissimo, soprattutto in previsione di un'offerta irrinunciabile per l'ex Ajax Schuurs. A centrocampo l'altro nome che si fa con insistenza è quello di Dennis Praet, che ha già giocato con i granata nella stagione 2021/22.
In attacco, invece, Juric chiede giocatori veloci, anche esterni che possano consentire il passaggio al 3-4-3 come il milanista Junior Messias (che i rossoneri vendono a prezzo di saldo). Sempre sulla trequarti, attenzione alle voci relative all’ex atalantino Ruslan Malinovskyi, ormai fuori dal progetto tecnico del Marsiglia. In attacco, invece, manca una vera alternativa a Sanabria, ma al momento non si registrano trattative in tal senso.
Allo stato attuale, la squadra piemontese scenderebbe in campo con il consueto 3-4-2-1: in porta Vanja Milinkovic-Savic, protetto dal trio all'insegna di Schuurs, Buongiorno e Rodriguez. A centrocampo tutto passa per i piedi di Ricci e Ilic, affiancati da Bellanova e Vojvoda. Sulla trequarti due giocatori tecnici e veloci come Karamoh e Radonjic, mentre come unica punta dovrebbe agire il paraguaiano Antonio Sanabria, voglioso di ripetersi dopo i 12 gol messi a segno nella passata stagione.
Con i giusti correttivi e senza cessioni dolorose, il Torino può puntare alla qualificazione in Conference League. Per quello, però, c'è da battere una concorrenza spietata: Fiorentina e soprattutto Roma e Atalanta hanno decisamente qualcosa in più.
Esordio casalingo per il Torino, che lunedì 21 agosto ospita il neopromosso Cagliari di Claudio Ranieri: un impegno sulla carta agevole, ma attenzione all'orgoglio e all'imprevedibilità dei sardi. Nel secondo turno subito una sfida complicata per i piemontesi, di scena a San Siro contro un Milan che fin qui è stato protagonista di una campagna trasferimenti esaltante. Il 3 settembre, invece, ecco l'altra neopromossa Genoa: si gioca all'Olimpico di Torino, ma guai a sottovalutare l'impegno al cospetto di Retegui e compagni.
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