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Serie A: Spezia e Verona vanno allo spareggio. Come funziona il nuovo regolamento

Il cambio voluto prima dell’avvio del torneo ha subito impattato sul campionato che si è regalato un’appendice con lo scontro diretto in gara secca tra le due formazioni.

Altri novanta minuti di passione nel campionato di Serie A che si è concesso una piccola appendice per decretare l’ultima squadra a retrocedere di una categoria. Dopo Cremonese e Sampdoria, toccherà infatti a una tra Spezia e Verona ripartire dalla Serie B. Nessuna delle due, nel trentottesimo turno, è riuscita a far punti nelle trasferte complicate di Roma e Milano. 

La classifica finale le ha viste quindi chiudere entrambe a trentuno punti. Gli scontri diretti premierebbero la formazione ligure ma il cambio di regolamento, deciso proprio prima dell’inizio del torneo, impone uno spareggio che riporta al passato ma che sicuramente conferisce ancora più spettacolarità e meritocrazia al campionato. 

L’ultima volta che andò in scena un match simile correva l’anno 2005: in quell’occasione in campo andarono Bologna e Parma. Dopo il successo dei rossoblù nella partita d’andata, i gialloblù ribaltarono il verdetto al ritorno grazie alle reti di Cardone e di un giovanissimo Alberto Gilardino, oggi allenatore neopromosso in massima serie con il Genoa. 

Particolare fu invece lo spareggio della precedente stagione che vide impegnate la sesta di Serie B e la quart’ultima di Serie A. Tra Fiorentina e Perugia si salvarono gli umbri anche in quella circostanza con un doppio confronto. Due volte, poi, fu protagonista la Reggina nel 2001 contro il Verona e nel 2003 contro l’Atalanta. La prima andò male, la seconda invece decisamente meglio.

Si decide in novanta minuti: dopo, eventualmente, soltanto i calci di rigore

Rispetto ai precedenti citati, la situazione ora è parecchio differente. Non ci sono più partite di andata e ritorno ma uno spareggio in gara secca in campo neutro. Stesso discorso sarebbe accaduto anche per l’assegnazione del titolo, nel caso di arrivo a pari punti tra due squadre. Magari allo Spezia farà un po’ meno piacere sapere di un regolamento modificato proprio ora e senza il quale i liguri sarebbero salvi in virtù del vantaggio negli scontri diretti. Ma toccherà armarsi di pazienza e provare a prevalere nel corso di ulteriori novanta minuti, che saranno inevitabilmente di battaglia per cercare di salvare il posto in Serie A. 

Per quanto riguarda la data, dal momento che sabato 10 ci sarà la finale di Champions League tra Manchester City e Inter, si è optato per domenica 11 giugno. Ancora da definire, invece, l'orario e lo stadio che ospiterà lo spareggio (dovrebbe essre il Mapei di Reggio Emilia). Dettagli, sicuramente importanti, ma che non modificheranno l’obiettivo delle due compagini: vincere per dare un senso a tutti gli sforzi compiuti nel corso di un’annata fortemente complicata per entrambe. 

E se finisse pari? Nel caso in cui, al termine dei novanta minuti, non ci sarebbe ancora un vincitore si andrebbe direttamente ai calci di rigore. Non sono previsti, infatti, i tempi supplementari. Anche questo fa parte dello show. 

Il campionato di Spezia e Verona: come si è arrivati fin qui

C’è un elemento in comune per queste due squadre, costrette a un supplemento di fatica per concludere la stagione 2022/2023. Entrambe infatti hanno cambiato allenatore in corso d’opera, segno che qualcosa è andato evidentemente storto durante il campionato e nelle scelte compiute inizialmente. Lo Spezia aveva cominciato con Luca Gotti, con un inizio pure discreto e una lenta regressione in termini di punti. 

E dire che le Aquile avevano trovato anche un bomber degno di questo nome con la miglior stagione in assoluto, dal punto di vista realizzativo, in M'Bala Nzola che ha concluso con un importante bottino di tredici reti. In difesa, però, lo Spezia ha sofferto parecchio arrivando a subire complessivamente sessantadue gol: soltanto Cremonese e Sampdoria, già retrocesse, hanno saputo fare peggio. 

Il Verona ha segnato lo stesso numero di gol del suo prossimo avversario ma ha dovuto distribuirli diversamente tra la rosa a disposizione, non potendo contare su un attaccante continuo. Il miglior marcatore della squadra è stato Simone Verdi, che neanche è stato un titolare inamovibile nello scacchiere tattico degli scaligeri e che comunque non è andato oltre alle cinque reti. 

Adesso segnare servirà eccome ai team guidati da Leonardo Semplici e Marco Zaffaroni. Pena la retrocessione. L’ultimo confronto tra le due formazioni è terminato zero a zero, manco a dirlo. Nella gara d’andata, disputata a novembre, lo Spezia espugnò il terreno di gioco del Marcantonio Bentegodi con una doppietta proprio di Nzola. Chi segnò per il Verona? Verdi. Che siano loro due la chiave per il successo? 

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