Spareggio in gara unica per decidere chi tra liguri e veneti potrà continuare l’avventura in massima categoria e chi dovrà invece ripartire dalla B.
Evento: | Spezia-Verona |
Luogo: | Mapei Stadium, Reggio Emilia |
Quando: | 20:45, 11 giugno 2023 |
Dove vederla: | Dazn |
Il campionato è finito una settimana fa ma ha voluto concederci un ultimo brivido per decretare l’unico verdetto ancora mancante. Se fino allo scorso anno era infatti previsto che per l’assegnazione dello scudetto e delle retrocessioni si prendessero in considerazione gli scontri diretti, da questa edizione della Serie A non è più così. La modifica della regola, decisa in estate, ha immediatamente impattato sul nostro torneo portando Spezia e Verona a giocarsi lo spareggio per la permanenza in massima categoria.
Si deciderà tutto in novanta minuti, da disputarsi sul campo neutro del Mapei Stadium di Reggio Emilia con la possibilità dei calci di rigore in caso di parità nei tempi regolamentari. Non sono previsti i supplementari in questa delicata appendice del campionato. Se avessimo considerato il doppio confronto stagionale i liguri avrebbero avuto la meglio grazie alla vittoria al Marcantonio Bentegodi e il successivo pareggio a reti bianche del Picco. Ad ogni modo non si tratta della prima volta che il calcio italiano si regala uno spareggio.
Spezia-Verona sarà infatti il nono complessivamente in una tradizione che affonda le proprie radici nel 1964 con la Sampdoria che mandò nel purgatorio della B il Modena. L’ultimo è stato invece Bologna-Parma con successo da parte dei ducali. Nel mezzo, anche il Verona ha avuto modo di vivere un momento di così alta tensione nella stagione 2000/2001: in quella circostanza andò bene grazie al gol nei minuti finali di Cossato a piegare le resistenze della Reggina. Se consideriamo solo le gare secche, però, l’ultimo riferimento deve essere al 1996/1997 con Piacenza-Cagliari.
L’annata dello Spezia è stata un susseguirsi di alti e bassi. La dirigenza ligure ha provato a trovare stabilità passando dalle mani di Luca Gotti a quelle di Leonardo Semplici, ma dopo il buon inizio, anche sotto la nuova guida tecnica, i bianconeri sono riprecipitati negli abissi. Fino a chiudere il torneo con appena trentuno punti: bottino non sufficiente per garantirsi la permanenza in Serie A, se non attraverso un supplemento di fatica.
Con Semplici lo Spezia ha vinto soltanto due partite su quindici: il paradosso è che ha ottenuto i tre punti proprio nelle due gare che sulla carta erano più complicate, ovvero contro Inter e Milan. Per il resto gli Aquilotti hanno perso sette volte e pareggiato sei. Insomma, la proverbiale scossa non c’è stata. Di buono in una stagione comunque complicata che ha fatto seguito alle due positive con Italiano e Thiago Motta, c’è stata l’esplosione di M’Bala Nzola. Sul centravanti angolano, autore di tredici reti in campionato, si poggiano le speranze di salvezza dello Spezia.
Anche il Verona, come lo Spezia, aveva avviato un progetto nuovo la scorsa estate nel quale il protagonista doveva essere l’allenatore Gabriele Cioffi, reduce dalla positiva esperienza all’Udinese. La parentesi Cioffi è durata però lo spazio di pochi mesi, dopo i quali la dirigenza veneta ha optato per un cambio di panchina. A quel punto è arrivato il giovane Salvatore Bocchetti alla guida del club, affiancato poi dal più esperto Marco Zaffaroni.
La missione salvezza, nel frattempo, era diventata estremamente complicata per una squadra che aveva raccolto pochissimi punti: appena cinque prima della sosta per il Mondiale in Qatar. In seguito poi qualche successo è arrivato, parallelamente a un calo delle squadre che precedevano i veneti tra le quali Lecce e Spezia. Alla fine la rimonta parzialmente è riuscita, tanto che i playout, se consideriamo il punto di partenza, sembrano quasi un sollievo. Forse si poteva evitare, ma i gialloblù per l’intera stagione non hanno potuto contare su un vero bomber trovando il miglior realizzatore in Verdi, con appena cinque marcature.
Spezia con difesa a tre con Ampadu, Wisniewski e Nikolau a protezione di Zoet; Ferrer e Reca sono i due esterni a tutta fascia con Bourabia, Ekdal ed Esposito in mezzo; in attacco le due punte sono Shomurodov e Nzola.
Anche il Verona si schiera a tre con Magnani, Hien e Cabal davanti a Montipò; Faraoni, Veloso, Tameze e Depaoli; il centravanti è Djuric con Verdi e Ngonge a supporto.
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