I neroverdi devono tirarsi fuori dai bassifondi della classifica. La squadra di Allegri vuole confermarsi l’anti-Inter: solito 3-5-2 a tinte bianconere.
Evento: | Sassuolo-Juventus |
Luogo: | Mapei Stadium – Città del Tricolore, Reggio Emilia |
Data: | 23 settembre 2023 |
Orario: | 18:00 |
Dove vederla: | DAZN |
Vincere ancora, per ritrovarsi in vetta almeno per un giorno. Questa la missione della Juventus di Massimiliano Allegri, che sabato - nell’ambito della quinta giornata di Serie A - è di scena sul campo di un Sassuolo da non sottovalutare. I bianconeri vogliono confermarsi in grande forma e per questo si affidano alla premiata ditta formata dagli attaccanti Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, protagonisti di un avvio di stagione spumeggiante.
Dal canto loro, i padroni di casa in neroverde propongono la stella Domenico Berardi, giocatore che in estate è stato vicinissimo proprio al sodalizio juventino e che adesso si ritrova a vivere la sua 12esima stagione con la squadra emiliana. Una sfida, insomma, dai mille significati (occhio anche all’altro ex Locatelli) e che appare tutt’altro che scontata: in questo senso, da ricordare l’ultimo confronto diretto al Mapei Stadium, con il Sassuolo che ha conquistato una vittoria prestigiosa grazie alla rete di Grégoire Defrel.
L'avvio della squadra di casa non è stato dei migliori: appena tre punti in quattro gare, con tanto di 5 gol fatti e 9 subiti. Numeri, questi, che mostrano un Sassuolo in grande difficoltà, come certifica anche il recente 4-2 subito in casa del Frosinone, una sconfitta per certi versi incredibile se si pensa al doppio vantaggio targato Pinamonti.
Guardando all'undici titolare, se l'attacco regala non poche garanzie anche in ottica riserve (vedi alle voci Castillejo e Volpato), è invece la retroguardia che preoccupa e non poco. Sconcertano, in questo senso, le tante amnesie del brasiliano Ruan Tressoldi e l'assenza di un vero leader del pacchetto arretrato. Così è difficile andare avanti, in un campionato complicato e tattico come quello italiano.
Tutt’altra storia in casa Juventus. La squadra di Allegri sta vivendo un inizio di stagione esaltante e sembra avere trovato finalmente un’identità di gioco precisa. La difesa appare finalmente solida, capitanata dai brasiliani Danilo e Bremer, il centrocampo è dominato da un Rabiot anche quest'anno in formissima e può fare leva su ricambi niente male (sia nella zona nevralgica con i vari Miretti e Fagioli, che sui laterali con Cambiaso e Iling Junior). In attacco, poi, da segnalare un Vlahovic che sembra essere tornato sui livelli di Firenze. Mica poco.
Il clima in casa juventina, poi, appare decisamente più sereno. Questo, unito alle minori incomprensioni tattiche, spiega l’ottimo momento di una squadra che si ritrova a due punti da un’Inter - che per qualità e profondità dell’organico - appare ancora inarrivabile. Un dato di fatto innegabile, nonostante l’ottima prestazione dei bianconeri nell’ultimo big match contro la Lazio dell’ex Sarri.
In casa Sassuolo, ancora fuori gioco il portiere Consigli e l'attaccante Agustin Alvarez. Il tecnico Dionisi dovrebbe schierare i suoi con il classico 4-2-3-1: tra i pali c'è l'ex Cagliari Alessio Cragno, protetto dalla retroguardia composta da Martin Erlic, dall'altro centrale Tressoldi e dai terzini Jeremy Toljan e Matis Vina. Guardando al centrocampo, le redini del gioco sono nelle mani di Daniel Boloca e Matheus Henrique, mentre sulla trequarti conferme per l'ex Empoli Nedim Bajrami e per gli esterni offensivi Armand Laurienté e Domenico Berardi. In attacco insostituibile l'ex Inter Andrea Pinamonti.
Qualche dubbio di formazione, invece, per la Juventus di Allegri. Tra i pali, nel classico 3-5-2, c'è il polacco Wojciech Szczesny, alle spalle del pacchetto arretrato composto da Federico Gatti, Gleison Bremer e capitan Danilo. Due ballottaggi a centrocampo: nella zona nevralgica Miretti appare in leggero vantaggio su Fagioli, mentre sull'out di destra è sfida tutta statunitense tra Timothy Weah e McKennie. Rimanendo sempre nella linea mediana, appaiono sicuri del posto l'ex Manuel Locatelli, il francese Adrien Rabiot (il vicecampione del mondo ha superato i recenti guai fisici) e l'esterno sinistro Filip Kostic (nuovamente preferito a Cambiaso e Iling).
In attacco, infine, scontata la presenza di Vlahovic e Federico Chiesa, con quest'ultimo che sembra essere tornato quello visto negli ultimi Europei. Parlando infine di assenti, la Juventus deve rinunciare al difensore Alex Sandro (il brasiliano si è fermato proprio questa settimana), oltre che al lungodegente De Sciglio e allo squalificato Pogba.
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