I granata riabbracciano il tecnico Nicola dopo un licenziamento lungo solo due giorni. I partenopei vogliono allungare sulle dirette inseguitrici.

Un derby tutto campano che arriva nel momento decisivo della stagione delle due squadre. Un derby da vincere, senza se e senza ma. Così si presenta la sfida tra Salernitana e Napoli, in programma nella serata di sabato e valida per la 19esima giornata del campionato di Serie A. Il match mette a tu per tu due squadre che vivono momenti particolari: i padroni di casa granata vengono dalla pesantissima sconfitta per 8-2 contro l’Atalanta di Gasperini e hanno vissuto una stagione anomala, segnata dall’esonero e poi dal clamoroso “reintegro” del tecnico Davide Nicola. 

Il Napoli, invece, vuole ripetersi dopo una prima parte di stagione a dir poco perfetta, culminata con il perentorio 5-1 inflitto alla Juventus di Allegri. Non solo buone notizie per i partenopei, che devono fare i conti con le condizioni tutt’altro che perfette di due big come Lobotka e Kvaratskhelia e soprattutto con la cocente eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Cremonese. Un motivo in più per puntare tutte le fiches sulla vittoria dello Scudetto, anche considerando i 9 punti di vantaggio sul Milan secondo in classifica.

Salernitana, cambio modulo in vista: si passa al 4-3-3, occhio a Candeva e Vilhena

Piccola rivoluzione, dopo una settimana decisamente difficile, per i padroni di casa della Salernitana. Il tecnico Nicola deve fare i conti con la pesantissima assenza del difensore Federico Fazio, infortunato, destinato ad un stop di almeno un mese. Fuori gioco anche i soliti Maggiore, Mazzocchi e Sepe, mentre il tunisino Dylan Bronn potrebbe stringere i denti ed essere della partita. Così, alla luce degli acciacchi del centrale africano e dell'assenza di Fazio, sarà proprio la retroguardia il reparto segnato dal maggior numero di novità: davanti al messicano Guillermo Ochoa, il tecnico dei salernitani dovrebbe optare per una linea difensiva a quattro (e non la solita a tre), nel segno dei centrali Matteo Lovato e Norbert Gyomber e dei terzini Flavius Daniliuc e Domagoj Bradaric. Difficile l'impiego dell'esperto Radovanovic, centrocampista adattato difensore ma più a suo agio in un reparto a tre. 

Guardando alla linea mediana, appare sicuro del posto il più difensivo Lassana Coulibaly, mentre al suo fianco dovrebbe agire uno tra Nicolussi Caviglia (favorito) ed Emil Bohinen. Nell'insolito 4-3-3 della Salernitana, il centrocampo dovrebbe essere completato dal numero 10 Tonny Vilhena: l'ex Feyenoord dovrebbe agire da trequartista in fase offensiva, occupando maggiormente il versante sinistro del campo. In attacco, invece, ecco il duttile esterno destro Antonio Candreva e due punte vere come Krzysztof Piatek e Boulaye Dia.

Napoli, in dubbio Kvara: in attacco scalpitano Elmas e Politano. L’obiettivo è dimenticare l’eliminazione in Coppa

Il Napoli cerca la sedicesima vittoria stagionale, per allungare ulteriormente su Milan e Juventus e tenere alla larga soprattutto l'Inter di Simone Inzaghi, che - dopo il successo in Supercoppa Italiana - appare la concorrente più credibile in ottica scudetto. Nel classico 4-3-3 partenopeo, spazio al portiere Alex Meret e alla retroguardia composta da Amir Rrahmani, Min-Jae Kim e dai terzini Giovanni Di Lorenzo e Mario Rui. A centrocampo il già citato Stanislav Lobotka dovrebbe stringere i denti, affiancato dai soliti André Zambo Anguissa e Piotr Zielinski. Tanti dubbi in attacco, con il solo Victor Osimhen sicuro del posto: sugli esterni l'acciaccato Kvaratskhelia potrebbe essere sostituito dal sempre più convincente Elijif Elmas, mentre sull'out di destra Matteo Politano appare in vantaggio sul messicano Lozano.

Questo l’undici di un Napoli che vuole confermarsi la squadra da battere: in questo senso parlano chiaro i numeri con ben 44 gol realizzati e appena 14 subiti (meglio ha fatto solo la stessa Juventus, umiliata una settimana fa con una cinquina clamorosa). Da prima della classe anche il rendimento lontano dallo stadio Diego Armando Maradona, come testimoniano le 7 vittorie su 9 gare disputate, con tanto di 18 gol realizzati. Numeri da scudetto.

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