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Serie A: Milano torna a dominare, Napoli indietro

Il campionato italiano si ferma ed è già tempo di bilanci: la rivoluzione del Milan ha dato i suoi frutti, mentre i campioni d'Italia stentano. Ok Inter e Juve, male le romane.

La sosta per le nazionali, che arriva dopo l'ottava giornata di Serie A, consente ai club di tracciare un primo - seppur provvisorio - bilancio. La classifica vede le milanesi in rampa di lancio: 21 punti per il Milan capolista, 19 per l'Inter. La vetta dista già sette lunghezze per il Napoli campione d'Italia, che sta pagando lo scotto del cambio allenatore. 

Sognano, invece, Juventus e Fiorentina, appaiate a quota 17. I bianconeri si stanno riproponendo ad alti livelli, sfruttando la possibilità di contare sulla settimana tipo per via della mancata partecipazione alle coppe europee. Italiano sta mettendo le ali alla Viola, trascinata da un super Nico Gonzalez. Roma e Lazio provano a risalire la china dopo un avvio complicato. In coda, ruolino di marcia disastroso per Cagliari, Salernitana, Empoli e Udinese.

Napoli, che succede? Con Rudi Garcia la squadra non decolla

Dalle lunghe celebrazioni per il terzo storico scudetto, conquistato dopo 33 anni di fervida attesa, ai fischi dello stadio Maradona in seguito al brutto ko interno con la Fiorentina nell'ultimo turno di campionato. Rudi Garcia sapeva di aver ereditato da Luciano Spalletti una panchina rovente, ma probabilmente non la immaginava così. 

Finora il Napoli scudettato ha vinto quattro partite, ne ha pareggiate due e ne ha perse altrettante, per giunta sempre davanti al proprio pubblico. La squadra fatica ad assimilare i dettami tattici dell'allenatore francese, con le stelle Kvaratskhelia e Osimhen che stanno rendendo al di sotto delle loro possibilità. La rimonta è ancora possibile: chissà che la sosta non sia giunta propria al momento giusto.

A Milano si torna a sognare il tricolore

La rivoluzione estiva del Milan sta dando i frutti sperati. Per la squadra di Pioli sette vittorie e una sola sconfitta (pesante) nel derby: con 21 punti i rossoneri guardano tutti dall'alto in basso. I nuovi acquisti hanno cambiato volto alla squadra: su tutti, Reijnders e Pulisic. Con quattro gol in otto partite l'americano ex Chelsea si è già candidato a essere uno dei possibili protagonisti di questo torneo. 

Occhio, però, perché l'Inter non è affatto intenzionata a mollare la presa. Certo, i quattro punti nelle ultime tre gare hanno frenato la corsa dei nerazzurri, che, però, hanno una rosa profonda da cui attingere. La coperta è corta solo in attacco: l'infortunio di Arnautovic lascia Sanchez come unica alternativa al capocannoniere della Serie A Lautaro Martinez (dieci i centri) e al nuovo acquisto Thuram.

La Juve ci crede, le romane sperano di rilanciarsi

A inizio stagione Allegri l'aveva detto: “Bisogna trasformare in opportunità la mancata partecipazione alle coppe europee”. Ed è proprio quello che sta tentando di fare la Juventus, che, qualche battuta a vuoto a parte, vede il primo posto tutt'altro che lontano. Il successo nel derby della Mole col Torino è servito a dare morale e fiducia: i bianconeri sanno vincere anche senza Vlahovic e Chiesa. 

La Fiorentina di Vincenzo Italiano sta mettendo tutti d'accordo: piace il calcio propositivo dei toscani che concedono sì qualcosa in difesa, ma dal centrocampo in su sanno far male a chiunque grazie a un Nico Gonzalez in stato di grazia. Forse manca una prima punta capace di andare in doppia cifra facilmente, ma i risultati di questo primo scorcio di stagione dicono che, oggi, la Viola sarebbe qualificata in Champions League. 

Sono invece 11 i punti collezionati dalla Roma, 10 dalla Lazio. I due club della capitale sono in forte ritardo, ma le belle vittorie ai danni di Cagliari e Atalanta lasciano ben sperare. Mourinho si gode un Lukaku devastante: per Big Rom sette reti in otto presenze tra campionato e coppe; Sarri spera che Immobile riesca a tornare il centravanti spietato di sempre.

Lotta salvezza: il punto della situazione

Dopo aver riportato il Cagliari in Serie A, compiendo l'ennesima impresa della sua infinita carriera, Claudio Ranieri si ritrova in fondo alla classifica con soli due punti. I sardi, reduci da quattro ko di fila, devono provare a ritrovarsi durante la sosta, affidandosi all'esperienza del tecnico di Testaccio. 

Notte fonda anche a Salerno. Le ambizioni del patron Iervolino cozzano con i verdetti del campo: sono solo tre i punti racimolati dai granata, ancora a caccia del primo successo. Il cambio in panchina ha smosso le acque a Empoli: con Andreazzoli sono arrivati quattro punti nelle ultime tre gare, ma gli azzurri devono svoltare in attacco (una rete in otto turni). Il problema del gol riguarda anche l'Udinese, altro club che non ha ancora vinto: sono cinque i punti ottenuti dai friulani, che sperano di allontanarsi dalla zona calda della classifica. 

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