I rossoneri vengono da tre vittorie di fila: la crisi non è ancora alle spalle, ma Pioli ha mostrato ancora una volta grande intelligenza. In difesa sorpresa Thiaw, a centrocampo è attesa per Bennacer.
Adesso si fa sul serio. Il Milan di Stefano Pioli vuole continuare a vincere per mettersi definitivamente alle spalle una crisi di inizio 2023 che lo ha nei fatti escluso dalla lotta Scudetto. Una rinascita che ha avuto le sue controindicazioni tattiche e “filosofiche”, ma che ha rimesso in corsa i rossoneri in ottica quarto posto (obiettivo minimo, se si guarda al campionato) e ovviamente in chiave Champions League (dove l’accesso ai quarti manca addirittura da undici stagioni). In tutto questo, Tonali e compagni sperano di riavere al loro fianco giocatori importantissimi, reduci da lunghi infortuni.
Sempre la stessa storia. In Italia basta un attimo per mettere in dubbio le capacità di un allenatore, anche se protagonista di un vero e proprio capolavoro come la vittoria del campionato dello scorso anno. Sconcertano, così, i giudizi intorno ad uno Stefano Pioli che, oggi come ieri, non ha a disposizione la rosa migliore della Serie A, figuriamoci della Champions League.
Nonostante questo, l’ex Lazio e Fiorentina continua a mostrare acume tattico e grande intelligenza nella gestione dell’organico (anche a fronte di tantissimi infortuni): oltretutto parliamo di un tecnico fresco vincitore della “Panchina d’Oro”, qualcosa vorrà pur dire. Il tutto con un Milan lanciatissimo verso i quarti di finale di Champions, dopo l’orgogliosa vittoria nel match d’andata contro il più attrezzato Tottenham di Antonio Conte.
Insomma, i detrattori ci sono e ci saranno sempre , ma - al netto delle uscite a vuoto del mese scorso - Mister Pioli adesso sta avendo ragione. I rossoneri non stanno più proponendo il calcio champagne dello scorso anno: con buona pace dei seguaci di Arrigo Sacchi, il più accorto 3-4-1-2 ha regalato maggiori certezze e solidità ad una squadra che stava facendo acqua da tutte le parti.
Anche qui ci vengono a supporto i numeri, con i 14 gol subiti in quattro gare di gennaio contro Lecce, Inter, Lazio e Sassuolo. A fare da contraltare, invece, i recenti tre clean sheet contro Torino, Tottenham e Monza. Risultati immediati, in un momento di crisi che sembrava gravissimo: il grande merito di Pioli sta proprio qui.
Dietro questa rinascita quasi compiuta, non ci sono solo cambiamenti tattici per certi versi rivoluzionari ma anche protagonisti assolutamente inaspettati. Il nome nuovo è l’ex oggetto misterioso Malick Thiaw, classe 2001 tedesco che sta inanellando prestazioni superlative da difensore centrale. Bravo Pioli a credere nell'ex Schalke 04, bravo anche Paolo Maldini a scovarlo nella Serie B tedesca.
Chi invece sta deludendo sono gli altri volti nuovi del mercato estivo Divock Origi e Charles De Ketelaere, al momento annoverabili tra le scommesse perse, per giunta anche esose. Non sorprende, così, che l’attacco sia ancora una volta tutto sulle spalle del campione del mondo Giroud e del talentuoso (ma scostante) Leao.
Se Thiaw è l’arma in più, la fase decisiva della stagione sarà nel segno anche di tanti rientri dagli infortuni. Occhio al ritorno del portiere francese Mike Maignan, che dà maggiori garanzie tra i pali rispetto al collega Tatarusanu e che risulta prezioso anche per il gioco con i piedi (i suoi rilanci per Leao hanno fatto scuola).
Attenzione, poi, al rientro dell’algerino Bennacer, ideale come perno davanti alla difesa a tre, per le sue innate doti in fase di interdizione. Spicca anche la situazione di Zlatan Ibrahimovic, reduce da due panchine consecutive e pronto a disputare i primi minuti in stagione: un uomo spogliatoio come lo svedese può risultare ideale per la risalita in campionato.
Nuovo modulo, protagonisti inaspettati e altri che invece sono delle certezze. Il Milan è pronto a vivere la fase decisiva della stagione: nel prossimo turno di campionato i rossoneri sono costretti a vincere la sfida contro un'Atalanta in flessione (adesso è sesta in graduatoria) ma comunque da affrontare con cautela alla luce di un un reparto offensivo dalle potenzialità illimitate.
Dopo, quando Pioli avrà quasi tutta la rosa a sua disposizione, ecco il complicato impegno in casa di una Fiorentina che ha assoluto bisogno di punti per allontanarsi dalla zona retrocessione. A chiudere questo trittico della verità, ecco il match di ritorno con il Tottenham in programma il prossimo 8 marzo. In quella data sapremo una volta per tutte se il Milan sarà definitivamente guarito: a quel punto, calcio champagne o no, Pioli avrà fatto un'altra impresa delle sue. Con buona pace dei detrattori.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.