A San Siro la sfida tra le uniche due squadre del campionato a punteggio pieno. I nerazzurri si affidano a Lautaro, i rossoneri hanno problemi in difesa.
Evento: | Inter-Milan |
Luogo: | Stadio San Siro, Milano |
Quando: | 18:30, 16 settembre 2023 |
Dove vederla: | DAZN |
Uno dei match più importanti della stagione calcistica del Vecchio Continente. Zero dubbi. Parliamo del derby della Madonnina tra Inter e Milan, in programma nel tardo pomeriggio di sabato in un tempio del calcio come lo stadio San Siro.
Le due compagini si sfidano per la prima volta in questa stagione dopo l’incredibile serie di cinque scontri diretti della passata annata: il bilancio, guardando proprio a quei match, pende tutto dalla parte dei nerazzurri (vincitori in quattro occasioni, con tanto di trionfi in Supercoppa Italiana e in semifinale di Champions). Ancora più schiaccianti i dati, poi, se si pensa ai precedenti tra Simone Inzaghi e Stefano Pioli, con il nerazzurro avanti con 11 vittorie contro le 5 del collega adesso in rossonero.
Siamo al cospetto delle due squadre più in forma del momento, come certificano le tre vittorie nelle altrettante gare giocate fin qui. In più, parliamo delle due società che - anche a fronte di un certo immobilismo di Napoli e Juventus - si sono mosse meglio sul mercato: da un lato gli interisti hanno regalato ad Inzaghi una rosa dalle innumerevoli alternative, dall’altro i rossoneri hanno scovato talenti in giro per il mondo (anche) grazie al celeberrimo algoritmo. Così, nonostante gli addii dei vari Lukaku, Brozovic, Skriniar e Tonali, la stracittadina di Milano ha un fascino rinnovato e a conti fatti si presenta come gara decisamente più equilibrata rispetto a quelle viste nella passata stagione.
Da segnalare soprattutto il momento dell'Inter, che non solo ha messo in mostra un reparto offensivo di livello assoluto (otto gol all'insegna del pokerissimo di Lautaro Martinez), ma anche una retroguardia nei fatti imperforabile. Contro Fiorentina, Cagliari e Monza, infatti, Sommer e compagni non hanno subito nemmeno un gol: un dato, questo, che salta subito all'occhio, considerando il pesante addio del già citato Milan Skriniar, il (fin qui) mancato esordio del top player Pavard e la rinascita aspettata dell'olandese Stefan de Vrij, che sembra tornato quello dei tempi della Lazio.
Parlando proprio di difesa, qualche piccolo dubbio aleggia in casa rossonera: questo non tanto per il rendimento recente (appena due i gol subiti fin qui) ma per le pesanti assenze dello squalificato Tomori e dell’infortunato Kalulu. Così, al fianco del giovane tedesco Thiaw, spazio per un grande vecchio come Simon Kjaer, giocatore che - al netto dei guai fisici patiti nelle ultime stagioni - è riuscito comunque a garantire sempre prestazioni di un certo livello.
Per il resto solo certezze anche in casa rossonera: fondamentale il ritorno di Giroud, che ha recuperato dopo l’infortunio alla caviglia patito in Nazionale e sarà ancora una volta alla guida dell'attacco, con buona pace di Okafor. A centrocampo occhio ad un Ruben Loftus-Cheek che sembra essere tornato sui livelli del 2018, quando era una colonna della nazionale inglese e del Chelsea.
Due diversi modi di concepire il calcio, evidenti già solo se si considerano i moduli in campo: da un lato il 3-5-2 interista, nel segno della compattezza difensiva e delle incursioni degli interni di centrocampo; dall'altro il nuovo e decisamente più offensivo 4-3-3 del Diavolo.
Partendo dai "padroni di casa" dell'Inter, conferma tra i pali per lo svizzero Yann Sommer, protetto da una retroguardia composta da Matteo Darmian, Stefan de Vrij (occhio alle quotazioni di Acerbi) e Alessandro Bastoni. A centrocampo tutto passa per i piedi del grande ex Hakan Calhanoglu, affiancato da un Nicolò Barella in grandissima forma e dall'armeno Henrikj Mkhitaryan, con quest'ultimo che dovrebbe avere ancora una volta la meglio sul giovane Frattesi (in rampa di lancio dopo la doppietta in Nazionale).
Sui laterali, a fare da esterni tutta fascia, ecco l'olandese Denzel Dumfries e l'ex Verona Federico Dimarco, ancora una volta preferiti a Cuadrado e Carlos Augusto. Nessun dubbio in attacco, con il capocannoniere Lautaro Martinez coadiuvato da Marcus Thuram: il figlio d'arte, in gol con la nazionale francese, appare sempre più a suo agio come punta centrale, lui che di mestiere fa l'esterno offensivo.
Se l’Inter arriva al gran completo (in panchina anche Sensi e Alexis Sanchez), il Milan invece deve fare i conti con i già segnalati problemi in difesa e con la lungodegenza di Bennacer, con l’algerino che tornerà in campo solo nel 2024. I rossoneri si presentano con Mike Maignan tra i pali e la retroguardia composta dai centrali Kjaer e Thiaw e dai terzini Davide Calabria e Theo Hernandez.
A centrocampo imprescindibili Rade Krunic, il già citato Loftus-Cheek e la sorpresa Tijani Reijnders, giocatore che interpreta al meglio il ruolo di interno moderno. In attacco il già citato Giroud sarà affiancato dai fortissimi Christian Pulisic (per scoprire l'americano non c'era certamente bisogno dell'algoritmo) e Rafael Leao, con quest'ultimo che vuole vivere la stagione della definitiva consacrazione con la numero 10 sulle spalle.
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