Con la sconfitta contro il Bologna la Cremonese dice addio alla Serie A e raggiunge la Sampdoria in Serie B. A lottare per la salvezza sono rimaste Lecce, Spezia e Verona.
Con lo scudetto già assegnato da un pezzo in una battaglia decisamente poco adrenalinica che ha premiato il Napoli nettamente in anticipo, ci si concentra in questo rush finale di campionato sui traguardi ancora in bilico. Tra questi c’è la lotta per non retrocedere che coinvolge ancora, aritmeticamente, cinque club. L’Empoli si è chiamato fuori dalla mischia ed anche la Salernitana è ormai padrona del proprio destino. Ai campani manca infatti soltanto un punto, da ottenere nelle tre restanti gare, per poter festeggiare la seconda salvezza consecutiva dopo quella miracolosa, a seguito di una forsennata rimonta, dello scorso anno. Chi è già condannata alla B è invece la Sampdoria: troppo poco hanno fatto i liguri per poter anche solo pensare di restare in massima categoria. Appena diciotto sono i punti totalizzati dalla squadra di Dejan Stankovic in trentasei partite. Bottino misero, aggravato pure dalle statistiche che inchiodano i blucerchiati come peggior difesa e peggior attacco del torneo. Un’ecatombe, insomma, in attesa che vengano ridefiniti finalmente gli assetti societari di un club storico per il calcio italiano finito in disgrazia negli ultimi anni fino all’attuale tracollo.
Nonostante una grande rimonta, Davide Ballardini questa volta non ce l'ha fatta. Non è riuscito nell'impresa di salvare la Cremonese e centrare una storica salvezza in Serie A. Il compito si era dimostrato arduo sin dall'inzio visto che il cammino dei grigiorossi era fortemente compromesso dopo l'inizio di stagione con Alvini in panchina. Con Ballardini al timone, la Cremonese è riuscita a recuperare terreno e si è resa protagonista di grandi exploit come la vittoria con la Roma (la prima stagionale in massima serie) e il raggiungimento della semifinale di Coppa Italia. La sconfitta con il Bologna e il successivo pareggio tra Lecce e Spezia hanno però condannato definitivamente Ciofani e compagni che tornano così in cadetteria dopo una sola stagione.
Dov’è che la bagarre si accende è nella competizione tra Lecce, Spezia e Verona. Dopo il pareggio tra Spezia e Lecce ora i pugliesi hanno un vantaggio di due punti si liguri e di tre punti sull'Hellas. Il Lecce belle prossime partita andrà in trasferta a Monza per concludere la stagione ancora una volta davanti al proprio pubblico con il Bologna. Lo Spezia, invece, dopo lo scontro diretto se la vedrà col Torino prima e con la Roma poi in un calendario certamente non semplice. Il Verona, invece, dopo la sconfitta contro l'Atalanta, avrà sul proprio cammino un Empoli già salvo e un Milan all’ultimo turno che potrebbe essere ancora in corsa per un posto in Champions. Insomma, da questo punto di vista si preannuncia un finale thriller.
Occhio al possibile arrivo a pari punti di due squadre, eventualità da non escludere a priori: in questo caso ci sarebbe lo spareggio sul campo per determinare chi debba restare in Serie A. Lo si deciderebbe nell’arco di novanta minuti dopo i quali, laddove permanesse il punteggio di parità, non ci sarebbero i tempi supplementari ma direttamente i calci di rigore. In passato, invece, in situazioni simili si teneva conto degli scontri diretti anzitutto e poi della cosiddetta classifica avulsa nella quale venivano presi in considerazione differenza reti negli scontri diretti, poi differenza reti generale ed infine al miglior attacco. Col sorteggio, in ultima analisi, per stabilire le gerarchie. Il recente cambio di regolamento ha rimescolato ulteriormente le carte conferendo, senza alcun dubbio, maggiore spettacolo alla competizione.
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