Ecco la top 10 dei leader del pacchetto arretrato: da Rrahmani che questa volta deve guidare il reparto senza Kim o Koulibaly, passando per le certezze Bastoni e Danilo, fino alla potenziale sorpresa Dossena.
La Serie A è il palcoscenico perfetto per i difensori. Nessun dubbio, soprattutto se si pensa a grandi campioni del passato come Franco Baresi, Gaetano Scirea, Paolo Maldini, Fabio Cannavaro e Alessandro Nesta. Oggi, inutile negarlo, non c’è più spazio per tutta questa eccellenza, ma il massimo campionato italiano continua comunque a proporre alcuni dei difensori più forti del panorama internazionale. In questo articolo vi proponiamo dieci nomi, certi che riusciranno a imporsi in una stagione, quella ai nastri di partenza, che si preannuncia ricca di emozioni e colpi di scena.
Non possiamo che partire dal Napoli campione in carica e da un Amir Rrahmani che, soprattutto nella primissima parte della annata, sarà chiamato agli straordinari alla luce dell'assenza del leader Kim Min-jae, nel frattempo ceduto al Bayern Monaco. Il centrale kosovaro sarà inizialmente affiancato da Juan Jesus e nel frattempo dovrà supportare al meglio il nuovo arrivato Natan, acquistato proprio per sostituire il fuoriclasse coreano. Al fianco di Rrahmani, impossibile non citare il terzino Di Lorenzo, capitano azzurro e tra i simboli del terzo Scudetto conquistato la scorsa stagione.
Il classe '98 vuole confermarsi tra i migliori difensori della massima serie. L'obiettivo, così, è ripetere le grandi prestazioni della scorsa annata, quando - tra lo stupore generale, etichettato come era tra le operazioni minori di mercato - è stato tra i condottieri della migliore difesa del campionato. Al suo fianco c'è ancora una certezza come Alessio Romagnoli, un altro che nella stagione 2022/23 ha stupito tutti con una continuità di prestazioni mai vista (o quasi) quando vestiva la maglia del Milan.
Non ha bisogno di particolari presentazioni. In questo caso parliamo del prototipo del difensore moderno, bravo negli anticipi ma anche dotato di ottima tecnica e tempi di inserimento degni del migliore terzino sudamericano. Qui si rasenta la perfezione.
Impossibile non menzionare l’altro interista Francesco Acerbi, anche lui - come successo per il laziale Casale - in grado di stupire i critici della domenica con prestazioni superlative. E pensare che qui parliamo di un giocatore che va verso le 36 primavere. Inossidabile.
Fisico possente, bravo in marcatura e capace anche di giostrare da quinto di centrocampo. Kolasinac è giocatore duttile e preziosissimo, il massimo per il tecnico Gasperini, sempre alla ricerca di elementi in grado di interpretare più ruoli. Nel suo passato, stagioni con Arsenal e Marsiglia: la sua esperienza internazionale potrà tornare utilissima in chiave Europa League.
Quando sta bene, l'ex Manchester United è probabilmente uno dei centrali da includere in una ipotetica top 3. Leader nato, forte negli anticipi e nel gioco di testa, prezioso in fase realizzativa, è incredibile che il classe '89 non riesca a rientrare nel giro della nazionale inglese.
Il prossimo sarà l’anno della verità per il centrale ex Torino. Ora che la Juventus può pensare solo al campionato, il brasiliano deve garantire un rendimento più costante, senza le fluttuazioni (anche clamorose) della passata stagione. Le qualità e il fisico ci sono: potenzialmente siamo al cospetto di uno dei difensori più forti al mondo.
Da un brasiliano a tinte bianconere ad un altro. Il nazionale verdeoro è stato nominato capitano della Juventus per il post-Bonucci : una responsabilità bella grande per un giocatore che definire duttile è poco, e che sta vivendo una seconda parte di carriera veramente importante.
Il nuovo che avanza. Il centrale granata è molto forte fisicamente, dotato di buona velocità (si fa apprezzare negli anticipi) e di tecnica da centrocampista puro. In più è di piede mancino, una rarità guardando ai difensori italiani: anche per questo, l'obiettivo è conservare un posto in Nazionale, nonostante l'addio dell'ex Ct Roberto Mancini, tra i suoi principali estimatori.
In tanti, fino ad un anno fa, lo davano per finito o comunque lontano dai grandi palcoscenici del calcio italiano. Invece, Alberto Dossena - acquistato l'anno scorso dal Cagliari per una cifra irrisoria - si candida ad essere una delle grandi sorprese della stagione 2023/24. Merito suo e anche del tecnico Claudio Ranieri, che nella seconda parte della scorsa stagione lo ha messo al centro della difesa cagliaritana, mettendo così le basi per l'entusiasmante promozione in A. Per Dossena è l'occasione della vita, dopo tanti anni in prestito (era di proprietà dell'Atalanta) e il biennio in C con l'Avellino.
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