Lo scudetto del Napoli, la fatica della Juve nel tentativo di tornare competitiva, l’Inter in versione coppe e poi i colpi di calciomercato. Ecco una breve sintesi su quanto accaduto quest’anno.
Proviamo a raccontare in dieci punti tutto ciò che è accaduto in Serie A nel 2023. L’anno è stato fortemente caratterizzato dal tricolore del Napoli e da lì è necessario ripartire verso un nuovo anno che chissà dove ci porterà. Intanto, come sempre in questo periodo, è tempo di voltarsi indietro per un piccolo riassunto.
Trentatré anni dopo l’ultima volta, il Napoli sale di nuovo sul tetto d’Italia. La cavalcata azzurra ha dell’incredibile, un dominio totale con sedici punti di vantaggio sulla Lazio seconda in classifica. Uno scudetto mai messo in discussione grazie a un ruolino di marcia praticamente perfetto con il miglior attacco e la miglior difesa della competizione. L’aritmetica arriva il 4 maggio grazie al pareggio contro l’Udinese che ha messo fine a un’attesa quasi spasmodica da parte dell’intera città, che aveva ricoperto di festoni e tricolori ogni suo angolo da parecchi mesi prima. Alla faccia di ogni scaramanzia.
Fuori dalle competizioni europee come era capitato nell’era Gigi Delneri nella stagione 2010/2011. Stavolta ai bianconeri è accaduto praticamente di tutto, con la parola fine alla rincorsa messa di fatto nella sconfitta di Empoli per 4-1 il 22 maggio. La Vecchia Signora ha comunque riconfermato sulla propria panchina Max Allegri, all’ottavo anno al timone del club più seguito d’Italia.
Partita tra le favorite per vincere il titolo, l’Inter si è dovuta accontentare di un terzo posto. Ma più che il rendimento in Serie A ha fatto piacere ai supporter nerazzurri quanto avvenuto nelle coppe: due sono state quelle portate a casa dalla truppa di Simone Inzaghi con la Supercoppa e la Coppa Italia (entrambe contro la Juventus), una quella sfiorata – la più importante – con la finale di Champions League persa al cospetto del Manchester City.
Capita a volte che i figli seguano le orme dei genitori, anche nel calcio. Questa appena trascorsa è stata l’estate dei grandi ritorni, all’insegna del pallone degli anni '90 che tanto ci ha fatto sognare. Thuram e Weah ancora una volta in Serie A. Già, ma non si tratta ovviamente di Lilian e George, indimenticati campioni di Juventus e Milan, piuttosto dei loro eredi Marcus e Timothy. L’attaccante ha avuto un impatto immediato sul nostro campionato con un ruolino di marcia esaltante. L’esterno, invece, finora ha avuto poco spazio complice anche qualche infortunio. Ricordiamo che da noi giocano anche Chiesa, Maldini e Sottil, altri tre celebri figli d’arte.
L’Inter pronta a riscattare Lukaku ma il belga non risponde più al telefono. Qualcuno racconta di un suo flirt addirittura con la Juve, anche se alla fine Big Rom resta sì in Serie A ma alla Roma di José Mourinho. Fischi dai tifosi nerazzurri, delusi dal comportamento dell’attaccante, ma tanti gol destinati alla sua nuova piazza giallorossa. Uno dei casi più appassionanti dell’estate di calciomercato.
È stato probabilmente il principale artefice dello scudetto del Napoli. Portata a termine l’impresa, però, il tecnico toscano ha deciso di abbandonare la terra campana alla quale sentiva di non avere più nulla da offrire. Anno sabbatico, si diceva, anche se poco tempo dopo, a causa delle improvvise dimissioni di Roberto Mancini, il 64enne di Certaldo ha avuto modo di firmare con la Nazionale italiana. Il 2023 è stato il suo anno, la consacrazione di una carriera a tratti difficile, passata dalla gavetta e che ha raggiunto il suo punto massimo alle pendici del Vesuvio.
Restiamo sempre in tema Napoli per raccontare quanto fatto da Victor Osimhen nell’anno che sta per terminare. Nella stagione 2022/2023 sono state 26 le reti in campionato del nigeriano, quanto gli è bastato per salire sul tetto della classifica dei marcatori. Tra le sue gemme più preziose giusto ricordare il gol decisivo segnato alla Roma ma anche la doppietta alla Juventus nel clamoroso 5-1 dei partenopei.
Dodici anni dopo la Sampdoria retrocede ancora una volta in Serie B. L’aritmetica arriva alla 34esima giornata con il ko di Udine. Tra caos societario e una squadra che in campo vince appena 3 partite, l’anno che sta per terminare è stato orribile per i sostenitori blucerchiati. Che per rinascere hanno deciso di puntare su un nome altisonante come quello di Andrea Pirlo. Dopo un avvio stentato i liguri stanno tentando di risalire gradualmente la china ma la strada è lunga.
Da un lato ci sono i grandi vecchi, sempre sul pezzo, come Mourinho, Allegri e Sarri. Dall’altro ci sono volti nuovi che stanno emergendo facendosi strada nel complicato campionato di Serie A. Palladino ha preso la guida del Monza in corso d’opera andando oltre ogni più rosea aspettativa. Thiago Motta e Vincenzo Italiano sono i più seguiti dalle big, candidati a un futuro che appare luminoso.
Non è il periodo migliore dal punto di vista economico per il calcio italiano. Qualche campione o potenziale tale lo abbiamo perso via via, anche nel corso dell’ultima estate. Tonali e Onana sono andati in Premier, salutando Milan e Inter, ma permettendo loro di condurre operazioni in entrata. Anche l’Arabia ha bussato alla nostra porta, con diversi giocatori che hanno scelto di trasferirsi dalla Serie A alla Roshn Saudi League.
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