Tra conferme e novità, ecco la guida completa ai tecnici delle venti formazioni ai nastri di partenza, dall'Atalanta al Verona.
Evento: | Serie A 2023/24 |
Luogo: | Italia |
Quando: | 19 Agosto 2023-26 Maggio 2024 |
Dove vederla: | Dazn, Sky |
C'è chi ha scelto di cambiare e chi invece di proseguire sulla strada tracciata, dando continuità al progetto tecnico. E spesso la decisione non è stata influenzata dai risultati conseguiti, ma da altre variabili: basti pensare che i dominatori dell'ultimo campionato, gli azzurri del Napoli, non avranno più il loro totem in panchina: Luciano Spalletti ha scelto infatti di salutare da vincitore, lasciando posto a Rudi Garcia.
Sedici gli allenatori che hanno conservato il loro posto in panchina rispetto all'annata appena andata agli archivi. Almeno per il momento. Quattro, invece, gli avvicendamenti: oltre al cambio Spalletti-Garcia a Napoli, si tratta di Di Francesco che ha preso il posto di Grosso a Frosinone, di D'Aversa che ha sostituito Baroni a Lecce e dello stesso Baroni che ha raccolto le redini da Zaffaroni a Verona.
Sedici anche gli allenatori italiani, a conferma di una radicata tradizione nazionale: in fondo, gli italiani sono un popolo di potenziali Ct. Quattro gli stranieri: il francese Rudi Garcia (Napoli), i portoghesi José Mourinho (Roma) e Paulo Sousa (Salernitana) e il croato Ivan Juric (Torino).
Atalanta: Gian Piero Gasperini. Riassaporata l'Europa, il “Gasp” è pronto a vivere l'ottava stagione di fila alla guida della società bergamasca, con l'obiettivo di continuare a stupire.
Bologna: Thiago Motta. Nonostante le sirene di mercato, l'ex regista ha scelto di proseguire il suo percorso in rossoblu. Lo scorso anno ha fatto benissimo, attirando l'attenzione di diverse big.
Cagliari: Claudio Ranieri. Dopo aver riportato all'ultimo respiro i sardi in A, compiendo l'ennesima impresa di una straordinaria carriera, proverà a centrare una tranquilla salvezza.
Empoli: Paolo Zanetti. Al primo anno al timone dei toscani ha strappato la salvezza offrendo buon calcio: il difficile sarà ripetersi.
Fiorentina: Vincenzo Italiano. Sconfitto in due finali, ha scelto di restare in viola per provare a togliersi quelle soddisfazioni che la sorte gli ha negato al termine di un'annata altalenante.
Frosinone: Eusebio Di Francesco. La missione dell'ex allenatore della Roma, che ha raccolto il testimone da Grosso, è rilanciarsi dopo alcune esperienze poco felici e regalare ai ciociari la prima storica salvezza in A.
Genoa: Alberto Gilardino. Riportati i rossoblu in A, l'ex attaccante è atteso con curiosità al debutto in massima serie. Tra i cadetti ha realizzato un piccolo capolavoro.
Inter: Simone Inzaghi. Le voci e le critiche sono state spazzate via da due trofei (Supercoppa e Coppa Italia) e da una finale di Champions persa di misura. 'Inzaghino' andrà a caccia dello scudetto.
Juventus: Massimiliano Allegri. Zero titoli in due anni e tante critiche per la scarsa qualità del gioco. Nonostante le sirene saudite, 'Max' è sempre al timone della Vecchia Signora. Ma stavolta dovrà ottenere risultati.
Lazio: Maurizio Sarri. Dopo il secondo posto della scorsa stagione, il tecnico nato a Napoli proverà a migliorarsi. La sua Lazio andrà osservata con grandissimo interesse.
Lecce: Roberto D'Aversa. Prende il posto di Baroni con l'obiettivo di conquistare la permanenza. Tranquilla o sofferta, andrà bene uguale.
Milan: Stefano Pioli. Unico sopravvissuto alla rivoluzione tecnica e gestionale di inizio giugno, è chiamato alla sua sfida più difficile con una squadra parecchio rinnovata.
Monza: Raffaele Palladino. Una delle novità più liete della passata stagione, è atteso con curiosità. Per la prima volta allenerà in massima serie dall'inizio.
Napoli: Rudi Garcia. Fare meglio di Luciano Spalletti è quasi impossibile, ai tifosi azzurri basterebbe che ne ripetesse le gesta. Ma molto dipenderà da conferme e cessioni.
Roma: José Mourinho. Lo Special One ha dimostrato di essere tutt'altro che bollito e proverà a cancellare l'onta degli “zeru tituli” della stagione precedente, con l'Europa League sfuggita ai rigori.
Salernitana: Paulo Sousa. Ha sognato il Napoli, ripartirà con entusiasmo dalla vicina Salerno, dove l'anno scorso ha fatto un buon lavoro sostituendo Nicola.
Sassuolo: Alessio Dionisi. La sua squadra pratica un calcio piacevole e offensivo e valorizza tante giovani promesse: più che un tecnico, è quasi un educatore.
Torino: Ivan Juric. I botta e risposta con Cairo non hanno impedito al suo Toro di crescere e di togliersi soddisfazioni. Il sogno sarebbe tornare a giocare in Europa.
Udinese: Andrea Sottil. L'anno scorso è partito benissimo, per poi frenare. La sfida dei friulani e di Sottil è quella di migliorarsi.
Verona: Marco Baroni. Da Lecce a Verona con lo stesso entusiasmo e la possibilità di aprire un nuovo progetto, dopo il buon lavoro nel Salento.
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