Ranieri può essere il CT dell’Italia e dirigente della Roma allo stesso tempo?
La pesante sconfitta per 3-0 degli azzurri contro la Norvegia ha portato all’esonero di Luciano Spalletti. Per l’ennesima volta, l’Italia è costretta a fare i conti con la paura di non partecipare al prossimo mondiale. In nazionale si è creata una situazione caotica in cui i giocatori non riescono a esprimere il proprio talento, e sembra evidente la fragilità mentale che sta attanagliando la squadra, che gioca con la pressione di chi sa di dover dimostrare il proprio valore. In questo contesto, la figura di Claudio Ranieri potrebbe essere l’ideale per risollevare un gigante caduto come l’Italia. La situazione degli azzurri sembra molto simile a quella della Roma nella scorsa stagione: nonostante ci siano ottime risorse a disposizione, la squadra non riesce a trovare un proprio stile di gioco. Ranieri ha dimostrato che le sue abilità, sia tattiche che, soprattutto, psicologiche, possono fare letteralmente miracoli. Inoltre, c’è bisogno di autorevolezza e serenità per evitare le numerose polemiche legate alle convocazioni che si sono scatenate negli ultimi mesi. Il curriculum e l’esperienza di Sir Claudio sembrano essere la soluzione più logica, senza dubbio.
Ma Ranieri può svolgere l’incarico mentre rimane un tesserato della Roma? Deve rinunciare a uno dei due ruoli?
Sulla carta, non esiste alcuna norma che vieti il doppio incarico. Ad esempio, tra il 2014 e il 2016, Lele Oriali lavorava sia come assistente di Antonio Conte che per l’Inter. Certo, un conto è un ruolo da comprimario, mentre un altro è quello da CT. Le pressioni legate alla gestione del minutaggio e alle convocazioni creerebbero inevitabilmente delle polemiche. Adesso spetta a Ranieri decidere se rimanere nella dirigenza giallorossa, sposare il progetto azzurro o far combaciare entrambi gli incarichi. Per Ranieri, guidare la nazionale sarebbe un sogno e il giusto coronamento di una grande carriera, ma sicuramente non vorrà abbandonare gli impegni presi con la sua Roma. Starà a lui decidere, ma in ogni caso la sua professionalità non è messa in dubbio. Quando debutterebbe Ranieri in Nazionale? Il debutto di Ranieri avverrebbe il 5 settembre a Bergamo contro l’Estonia. Poi l’Italia andrebbe a giocare in Ungheria, in campo neutro, contro Israele. A Ranieri verrebbe chiesto non solo di vincere tutte le sei partite restanti, compresa quella di novembre contro la Norvegia, ma anche di vincere con un ampio margine, affinché la differenza reti possa essere favorevole e si possa arrivare primi nel girone. Nel caso in cui dovesse verificarsi lo scenario più probabile, ossia il secondo posto e, di conseguenza, il playoff, sicuramente Ranieri avrebbe l’esperienza necessaria per gestire la situazione al meglio e allontanare le pressioni legate agli incubi recenti della Macedonia e della Svezia.
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