Dopo il successo di misura degli All Blacks dello scorso sabato, le due formazioni si incontrano nuovamente con la promessa di dare spettacolo nel match della Summer Nations Series.
In estate il rugby non va in vacanza e non abbandona i propri spettatori. C’è infatti la Summer Nations Series a tenere incollati i fan davanti alla TV, proponendo tutto il meglio che questo sport può offrire. In effetti il calendario della competizione è piuttosto ricco, con trenta match di fatto spalmati su tutto il mese.
La competizione è infatti partita lo scorso sabato 6 luglio e andrà avanti fino al 26 con l’ultima partita tra Uruguay e Scozia. Ma concentriamoci per ora su Nuova Zelanda ed Inghilterra, pronte a concedersi il bis dopo la sfida della scorsa settimana. Il prossimo confronto tra le due squadre è previsto per sabato 13 luglio a partire dalle 09:05. Orario italiano, naturalmente.
In Oceania si dice che le nuove generazioni si stiano sensibilmente avvicinando al basket ma è nel rugby che la Nuova Zelanda ha costruito la propria immagine nello sport a livello internazionale. C’è un’identità da difendere e lo si fa anche attraverso i risultati e lo spettacolo offerto in campo. Il secondo posto all’ultima Coppa del Mondo ha spinto la federazione ad un cambio di guida tecnica con l’avvento di Scott Robertson in panchina.
Al 49enne di Tauranga è stato richiesto di portare gli All Blacks laddove meritano di stare e deve avvenire anche attraverso un ricambio generazionale. Sono cinque gli esordienti scelti per questa kermesse estiva, con Scott Barrett nominato nuovo capitano della squadra. Tra le assenze spiccano quelle degli infortunati Will Jordan, Samisoni Taukei’aho e Cam Roigard.
Dalla seconda squadra al mondo, considerato il piazzamento all’ultimo Mondiale, alla terza. Dalla Nuova Zelanda passiamo all’Inghilterra che si è approcciata bene al torneo grazie al netto successo sul Giappone. Quella partita è stata considerata la base dalla quale ripartire, tant’è che il Ct Steve Borthwick ha successivamente cambiato davvero poco attingendo appieno dalle buone indicazioni raccolte.
Che momento è per i British Lions? Quello della ricerca delle conferme, con un Sei Nazioni che da questo punto di vista ha regalato luci e ombre. Serve qualcosa in più e la speranza è che l’estate con la tournée in programma possa cementare il gruppo fino a sublimarlo. La qualità di base, in fondo, non manca come la gara dello scorso sabato ha dimostrato.
Sabato 13 luglio assistiamo al secondo round di Nuova Zelanda e Inghilterra. Il primo se lo sono aggiudicati gli All Blacks qualche giorno fa, non senza soffrire in una sfida complessivamente molto equilibrata. Il primo tempo si era infatti concluso sul punteggio di parità con i Leoni che nella ripresa sono partiti forte nel tentativo di mandare al tappeto la formazione oceanica. Quest’ultima, però, è stata brava a cambiare strategia in corso d’opera trasformandosi fino a diventare più tattica chiudendo gli spazi all’offensiva degli ospiti.
Anche questa è stata la chiave del successo dei neozelandesi, capaci di mettere pressione nel gioco aereo agli avversari e colpirli nelle occasioni concesse. Alla fine il trionfo è di misura con un 16-15 che conferma come non si sia vista una profonda differenza tra le due squadre. Altro indizio su ciò che ci attende nel prossimo confronto.
La sfida si gioca in casa della Nuova Zelanda. Pertanto la sede dell’evento è l’Eden Park di Auckland. Nato nel 1903 come campo di cricket, nel giro di pochi la struttura ha allargato la propria destinazione d’uso abbracciando il rugby a 15. Sono diversi i record di questo impianto, che è l'unico ad avere ospitato sia la finale della coppa del mondo di rugby maschile che di quella femminile nonché, insieme al londinese Twickenham, ad essere stato teatro di due finali della Coppa del Mondo maschile nel 1987 e poi nel 2011.
Negli anni lo stadio ha necessitato diverse opere di ristrutturazione ultima delle quali è avvenuta tra il 2009 e il 2010, giusto in tempo per accogliere la manifestazione iridata dell’anno successivo. I posti a sedere sono complessivamente 50mila.
A detenere i diritti televisivi dell’evento è Sky che alla spettacolare kermesse rugbistica dedica il proprio canale Sky Sport Arena (204). Saranno visibili tutte le partite della Nazionale italiana oltre alle migliori dell’intera competizione. Il calendario del palinsesto non è stato ancora comunicato ufficialmente. Naturalmente è possibile la fruizione anche in streaming attraverso le app di Sky Go e NOW, previo abbonamento all’emittente satellitare.
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