Rotterdam dopo Montpellier: Sinner prova a prendersi tutto. A Buenos Aires Alcaraz subito protagonista

In Olanda l’italiano si è fatto strada ed ora sfida Griekspoor per strappare il pass per la finale. In Argentina lo spagnolo si riprende la scena dopo il lungo infortunio. 

Evento:	Jannik Sinner-Tallon Griekspoor
Luogo:	Ahoy, Centre Court, Rotterdam
Quando:	19:30, 18 febbraio 2023
Dove vederla:	Sky Sport Tennis, Sky Sport Uno, SuperTennis

Jannik Sinner is on fire. Dopo aver conquistato l’Atp 250 di Montpellier, l’altoatesino vuole riprovarci da subito con Rotterdam piazzando un’altra bandierina azzurra. Ai quarti di finale, infatti, l’italiano ha battuto in due set Stan Wawrinka conquistando così il pass per la semifinale. Il match è durato poco più di un’ora durante la quale Sinner si è gradualmente imposto con i punteggi di 6-1, 6-3. La vera impresa l’aveva però fatta nel turno precedente, certificando il suo stato di grazia superando la testa di serie del torneo nonché numero tre del ranking mondiale Stefanos Tsitsipas. 

Prima ancora al suo esordio se l’era vista contro Benjamin Bonzi interrompendo al primo step la competizione del francese. Adesso il calendario gli mette di fronte l’olandese Tallon Griekspoor. Il ventiseienne di Haarlem ha regolato in ordine Mikael Ymer, Alexander Zverev e Gijs Brouwer. In quest’ultimo caso si è trattato di un vero e proprio derby per la chance di diventare profeti in patria. Non sarà facile, però, per Griekspoor affrontare questo Sinner. I due non si sono mai sfidati prima di oggi e lontane sono le loro posizioni all’interno della graduatoria Atp con il quattordicesimo posto dell’italiano e il sessantunesimo dell’olandese.

ATP Buenos Aires: la sorpresa è Varillas

Se a Jannik Sinner tutto è filato liscio in Olanda, non altrettanto possiamo dire dell’altro azzurro Lorenzo Musetti impegnato invece in Argentina. Il suo torneo si è interrotto infatti a sorpresa ai quarti di finale: di fronte ha trovato un ostacolo che proprio non si attendeva come quello costituito dal peruviano Juan Pablo Varillas. La verità è che sulla carta Musetti aveva la strada spianata quanto meno per arrivare in semifinale anche perché il ventisettenne di Lima era sostanzialmente poco conosciuto e non era mai riuscito a mettersi in mostra in circuiti maggiori. 

Adesso Varillas si gode il momento di forma brillante, dopo i due set vinti contro l’italiano con i punteggi di 6-4, 6-4 e proverà a farsi valere anche contro una delle star del torneo: Cameron Norrie. Il britannico fin qui ha sfidato solo argentini, più o meno agevolmente messi in riga, come Facundo Diaz Acosta e Tomás Martín Etcheverry. Ora lo attende l’inedita rappresentanza peruviana che, visto l’andazzo della competizione, è bene non prendere sotto gamba. 

ATP Buenos Aires: Alcaraz è tornato

Recuperare il tempo perduto e riprendersi, passo dopo passo, ciò che l’infortunio e Novak Djokovic gli hanno tolto. Questo è l’obiettivo principale di Carlos Alcaraz e lo sta perseguendo nel migliore dei modi in territorio argentino. Il suo torneo a Buenos Aires è stato infatti pressoché perfetto, tale da mandarlo senza particolari patemi d’animo dritto in semifinale. 

Nella gara d’esordio ha dovuto misurarsi, dopo un periodo di lunga inattività che lo ha costretto a dare forfait anche agli Australian Open, con Laslo Djere. Dopodiché il suo avversario successivo è stato il serbo Dusan Lajovic. Adesso lo attende un derby tutto spagnolo contro Bernabé Zapata Miralles. Esiste un precedente tra i due, datato 2020, con affermazione di Alcaraz tra l’altro in un match disputato in Italia. 

Chiusura su una delle delusioni qui in Argentina rappresentata da uno dei padroni di casa come Diego Schwartzmann. El Peque doveva essere uno dei protagonisti, forse quello più atteso in patria, ma ha ampiamente deluso venendo eliminato già agli ottavi proprio per mano di Zapata Miralles. Il suo 2023 è partito molto male, con una sola partita vinta in totale, e ha fatto proseguire un trend negativo di prestazioni che in realtà dura da mesi. Il suo crollo è certificato anche dal ranking che lo ha visto precipitare dal sedicesimo al trentaduesimo posto. 

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