Grande sfida per i quarti di finale di Europa League. La Roma riparte dalla vittoria di misura dell’andata e si affida a Lukaku e Dybala. Nel Milan c’è Maignan: panchina per Loftus-Cheek?
Il derby italiano di Europa League promette gol ed emozioni. Giovedì sera, nell’ambito dei quarti di finale della seconda competizione UEFA, una Roma sempre più convincente e il Milan di Stefano Pioli si giocano una fetta bella grossa di stagione. Si riparte dallo 0-1 capitolino in quel di San Siro: così, la truppa di Daniele De Rossi, che ha anche il vantaggio di giocare davanti al pubblico amico dell’Olimpico, può accontentarsi pure di un pareggio.
Dall’altro lato, il Milan (seconda forza della Serie A dopo un’ottima seconda parte di stagione) ha assoluto bisogno di realizzare almeno un gol in più dei giallorossi, due per chiudere la contesa ed evitare i supplementari e l’eventuale lotteria dei calci di rigore.
Roma (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, Smalling, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; El Shaarawy, Lukaku, Dybala. Allenatore: De Rossi.
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Gabbia, Theo Hernandez; Reijnders, Bennacer; Chukwueze, Pulisic, Leao, Giroud. Allenatore: Pioli.
La gara tra Roma e Milan si gioca nel mitico stadio Olimpico. La struttura, inaugurata negli anni '30 ma utilizzata dai giallorossi e dalla Lazio a partire dal 1953, può ospitare 70.634 spettatori.
Scelta clamorosamente ampia per chi vuole seguire in diretta la sfida dell’Olimpico. Il match si gioca giovedì 18 aprile con calcio di inizio alle 21:00 e sarà trasmesso in chiaro su Rai 1, come successo in occasione della sfida d’andata. Ma non finisce qui: l’evento è in programma anche su DAZN e Sky (Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e Sky Sport Canale 252). Se nel primo caso parliamo di streaming, e dunque risulta fondamentale una connessione internet, nel secondo invece si può seguire l'evento anche offline grazie all'ausilio del classico decoder Sky. Inoltre, è possibile seguire la gara anche tramite abbonamento a NOW, altro servizio streaming che ha bisogno di una sottoscrizione a parte.
La Roma vuole confermarsi tra le habitué delle finali europee: dopo avere vinto la Conference League due anni fa, i capitolini sognano di partecipare per il secondo anno di fila all’ultimo atto dell’Europa League. Per questo è fondamentale tenere a bada l’orgoglio del Milan e confermare gli enormi progressi mostrati dall’arrivo del nuovo tecnico Daniele De Rossi. I numeri sono tutti a favore del campione del mondo 2006: solo due sconfitte (una ininfluente contro il Brighton, l'altra contro l'Inter di Simone Inzaghi) e ben 10 vittorie da fine gennaio a questa parte, risultati che hanno rilanciato la Roma anche in chiave Champions.
In vista della sfida dell’Olimpico, i giallorossi devono fare a meno dello squalificato Cristante e degli indisponibili Ndicka e Azmoun. In ottica formazioni, De Rossi sembra orientato a schierare l'ormai consueto 4-3-3: tra i pali l'ottimo Svilar, protetto da Mancini e Smalling e dai terzini Celik e Spinazzola. A centrocampo dovrebbe esserci Bove al posto di Cristante, con Paredes a mettere ordine in cabina di regia e Lorenzo Pellegrini chiamato a fare le due fasi. In attacco ecco il jolly El Shaarawy, prezioso anche quando c'è da ripiegare, e le stelle Dybala e Lukaku. Occhio soprattutto al colosso belga, in cerca del ventesimo gol stagionale.
Milan in evidente fase calante, ma che certamente non possiamo dare per spacciato. Reduce dalla sconfitta dell'andata e dal 3-3 in casa del Sassuolo, i rossoneri sono chiamati ad una prova difensiva impeccabile, per cullare così il sogno di conquistare per la prima volta nella sua storia l'Europa League (i milanisti non riuscirono ad alzare al cielo nemmeno l'antenata del torneo, la mitica Coppa UEFA). Proprio la retroguardia è il reparto che sembra dare meno garanzie: a sconcertare sono i 55 gol subiti in 45 gare stagionali, decisamente troppi per una squadra costruita per vincere. In più da registrare le assenze di Kalulu e Kjaer, infortunati al pari del centrocampista Pobega.
Ma ci sono anche buone notizie, come certificano i recuperi del portiere Maignan e del centrale Tomori, coadiuvati dall'altro difensore Gabbia e dagli esterni Calabria e Theo Hernandez. A centrocampo spazio per Reijnders e per l'algerino Bennacer, mentre sulla trequarti si profila l'inaspettata bocciatura dell'inglese Loftus-Cheek, reduce da due brutte prestazioni. A fare da "numero 10" dovrebbe esserci Pulisic, affiancato da un Chukwueze in forma strepitosa e dalla stella Leao. In attacco confermato Giroud, nonostante il momento di appannamento e le buone prove di Jovic.
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