Da Yanga Mbiwa a Dusan Basta. I bomber a sorpresa che hanno deciso il derby di Roma.
Il derby della capitale è una delle partite più sentite del panorama calcistico italiano. Roma trattiene il respiro in attesa di un verdetto mentre i tifosi si lasciano attanagliare da una spasmodica ansia legata a una partita che può cambiare le sorti di una stagione intera.
Le emozioni del derby in una città caotica e mediatica come Roma non faticano a trasferirsi anche ai protagonisti in campo che subiscono in maniera quasi inevitabile tutte le pressioni scaturite da una rivalità eterna, come la città che rappresentano.
Spesso i grandi giocatori si fanno influenzare dal peso specifico del match e non riescono a esprimere al meglio le loro qualità. Allora, a volte, certe partite vengono decise da protagonisti inattesi che grazie a un gol entrano per sempre nel cuore dei tifosi e nella mitologia della stracittadina romana.
In questo articolo vi presentiamo i 10 marcatori più inattesi che sono andati a segno nel derby di Roma.
Uno dei gol più iconici del derby di Roma è stato segnato dal bosniaco Senad Lulic. Il gol assume un’importanza particolare per la tifoseria biancoceleste poiché è stato siglato nella finale di Coppa Italia contro i rivali di sempre. La gara era bloccata dai nervi e dalla tattica. La paura di perdere la partita era di gran lunga superiore alla voglia di vincere. A un certo punto un lampo biancoceleste ha spalancato le porte della gloria all’eroe che non ti aspetti: Senad Lulic. Un tap in come tanti che però per i tifosi laziali si è trasformato in uno dei momenti più belli della loro storia.
Cassetti è un onesto terzino che garantisce una buona solidità quando c’è da difendere ma la fase di spinta non è sicuramente la specialità della casa. Eppure in un derby del 2009 al 79esimo minuto decide di staccarsi e avanzare per supportare la manovra. Il destino vuole che il 77 attacchi l’area centralmente. A usufruire dello spazio lasciato sulla corsia destra è Mirko Vucinic che lascia partire un cross che va a depositarsi al centro dell’area: proprio dove stava Cassetti. Il bresciano lascia partire un tiro sporco con il piatto destro e la palla si insacca all’angolino. Il giocatore festeggia incredulo con le mani al volto e sommerso dall’abbraccio dei compagni e dei suoi tifosi. Questa è l’unica rete messa a segno in quel derby.
La Lazio deve difendere il tricolore conquistato la stagione precedente. La Roma quell’anno è tra le principali candidate al titolo. Le aquile stanno perdendo il derby 2-1 ma al 95’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo sbuca il numero 35 che con una conclusione svirgolata riesce a trovare la traiettoria giusta e la palla entra in rete. La gioia per il popolo biancoceleste è incontenibile, nonostante tutto la Roma riuscirà comunque a laurearsi campione d’Italia a fine stagione.
Il gol del terzino sinistro ha una grande importanza. Infatti la Roma ferita dopo aver perso a maggio la finale di Coppa Italia contro gli acerrimi nemici di una vita, si ritrova a settembre a giocare per i 3 punti in campionato ma soprattutto per l’orgoglio cittadino. Balzaretti ci prova una prima volta ma il palo gli nega la gioia. Qualche minuto più tardi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo ritenta la sorte e stavolta la dea bendata è benevola con lui. Il 42 corre sotto la curva sud con i lunghi capelli biondi spettinati e lacrime di gioia a rigare il volto stravolto dall’emozione. Un gol iconico.
Il serbo in un derby accesissimo dalle polemiche si ritrova a controllare il pallone con il petto e con questo controllo al limite dell’area riesce a ricavarsi lo spiraglio giusto per lasciar partire il sinistro. La conclusione prende velocità e la beffarda deviazione di Fazio crea una parabola impossibile da contrastare per Szczesny. Dusan Basta, l’uomo della corsa e della tenacia ma di certo non della tecnica, ha appena firmato l’ 1-2 con un mancino aereo da far invidia ai migliori numeri dieci del mondo. La Lazio vincerà quel derby 1-3.
Il centrale francese di certo non viene ricordato per le sue prestazioni difensive, ma nella capitale tutti i romanisti hanno un ricordo speciale proprio perché fu lui a decidere un derby delicatissimo e combattutissimo. Yanga Mbiwa nella sua esperienza in giallorosso non aveva mai segnato ma gli è bastato un gol per conquistarsi la gloria eterna. Una punizione a trequarti campo si trasforma nell’occasione per volare in un cielo, fino a quel momento biancoceleste, e tingerlo di giallorosso. Alla fine di quel campionato la Roma si classifica seconda garantendosi la qualificazione diretta in Champions League, collezionando un punto in più rispetto ai rivali di sempre che arrivano terzi. Yanga Mbiwa da quel momento in poi si è garantito l’affetto eterno dei tifosi della Roma.
La Lazio domina il derby e a segnare il definitivo 3-0 è l’uomo che non ti aspetti: Massimo Mutarelli. Dopo una bell’azione Mauri si ritrova a tu per tu con il portiere giallorosso e il numero 6 della Lazio lascia partire un morbido pallonetto che però sbatte sulla traversa. Il primo ad avventarsi sulla respinta è proprio Mutarelli che con una zampata ghiaccia il risultato e l’umore dei tifosi romanisti.
In un derby di Coppa Italia Jeremy Menez conduce il pallone nella trequarti campo avversaria e quando si avvicina alla lunetta dell’area di rigore perde il pallone ma una carambola favorisce l’inserimento di Fabio Simplicio che da solo davanti al portiere lascia partire un piattone lentissimo che si deposita in rete e regala alla Roma il definitivo 2-1 che gli permette di passare il turno.
La Lazio è in vantaggio 2-1 ma le trame offensive giallorosse preoccupano parecchio i tifosi biancocelesti. All’improvviso la Lazio sviluppa un’azione sulla corsia destra e arriva un cross morbido in area che non sembra essere pericoloso. Doni accenna l’uscita ma è incerto e a quel punto Mexes e Riise ingannati dai passi del proprio portiere si rilassano. A fari spenti si inserisce Lichtsteiner che di testa è pronto a beffare la difesa romanista. La Lazio vincerà quel derby per 4.2.
La Roma è in vantaggio per 2-1 ma gli incubi di un pareggio in un derby sono sempre presenti. I giallorossi guadagnano una punizione defilata sulla destra. Lorenzo Pellegrini decide di calciare in maniera tesa sul secondo palo e dall’alto dei suoi 195 cm sbuca Federico Fazio che mette un punto sul risultato del derby. 3-1 per i giallorossi e partita finita.
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