L'Olympiakos è stato "retrocesso" in Conference League dopo essersi classificato al terzo posto nella fase a gironi di Europa League: gli avversari della Fiorentina vogliono vincere "in casa".
La Fiorentina ci riprova. Dopo aver sfiorato la Conference League la scorsa stagione perdendo contro il West Ham negli ultimi minuti della finale di Praga, la squadra allenata da Vincenzo Italiano è arrivata nuovamente all'ultimo atto della competizione. Questa volta la Viola si troverà contro i greci dell'Olympiakos, che potranno contare sul fattore casa dal momento che la finalissima dell'edizione 2023/24 della Conference League andrà in scena allo stadio Agia Sophia di Atene. Conosciamo meglio il club ellenico e ripercorriamo il percorso compiuto dai biancorossi fino alla sfida con i toscani in programma mercoledì 29 maggio alle 21:00.
Guai a sottovalutare l'Olympiakos, che per 47 volte nella sua storia si è laureato campione di Grecia. Certo, manca ancora un successo a livello internazionale, ma l'occasione è propizia visto che si gioca ad Atene. Sarà battaglia vera in campo, come già dimostrato dagli ellenici nel corso della marcia d'avvicinamento alla finale.
Dallo scorso febbraio sulla panchina della compagine greca si è accomodato lo spagnolo José Luis Mendilibar, che sa perfettamente come si vince una coppa europea. La scorsa annata, infatti, ha conquistato l'Europa League al timone del Siviglia, battendo in finale la Roma di Mourinho. C'è di nuovo un'italiana sulla sua strada e farà di tutto per mandarla ancora una volta al tappeto.
Subentrato a Carlos Carvalhal, Mendilibar ha avuto il merito di rimettere in carreggiata un Olympiakos in difficoltà. Nella rosa del club greco figura anche un ex beniamino del Franchi: Stevan Jovetic. Oggi 34enne, il montenegrino è andato a bersaglio otto volte in stagione tra le varie competizioni. La Fiorentina dovrà prestare particolare attenzione al trentenne centravanti marocchino Ayoub El Kaabi che ha segnato 32 gol, di cui 10 in Conference, in 49 presenze.
La scorsa stagione i greci si sono piazzati al terzo posto in patria, per cui hanno dovuto affrontare i play-off per staccare il pass per la fase a gironi di Europa League. Dopo aver estromesso il Genk, i biancorossi si sono sbarazzati anche del Cukaricki, arrivando così a giocarsi l'Europa League nel Gruppo A con West Ham, Friburgo e Bačka Topola. Non è, però, andata bene.
Con un bottino finale di 7 punti, frutto di due vittorie, un pareggio e tre sconfitte, l'Olympiakos ha chiuso al terzo posto retrocedendo così in Conference League. O meglio, allo spareggio di Conference. Gli ellenici hanno dovuto vedersela con gli ungheresi del Ferencvaros, tra l'altro avversari della Fiorentina nella fase a gironi, vincendo sia l'andata sia il ritorno per 1-0.
Superato lo spareggio, è iniziata la cavalcata nella fase a eliminazione diretta della Conference League. Non senza ostacoli, però. Perché agli ottavi di finale i biancorossi hanno rischiato grosso col Maccabi Tel Aviv. Asfaltato clamorosamente 4-1 in casa, l'Olympiakos è riuscito a rimontare imponendosi con lo stesso risultato nel match di ritorno e poi andando due volte a bersaglio nei supplementari per un 6-1 totale valso l'accesso ai quarti.
Altro giro, altra corsa. E altra qualificazione ottenuta sul filo del rasoio, questa volta contro il Fenerbahce. Avanti di tre reti nella gara d'andata davanti al proprio pubblico, l'undici di Mendilibar ha poi concesso due gol agli ospiti. In Turchia la squadra di casa si è imposta 1-0, portando così il confronto fino ai calci di rigore. A sbagliare quello decisivo per i gialloblù è stato Bonucci: Olympiakos in semifinale.
I 47 volte campioni di Grecia si sono poi superati contro l'Aston Villa di Unai Emery, quarta forza della Premier League. Tutti davano gli inglesi per vincenti, invece il calcio riserva sempre sorprese. El Kaabi è stato l'assoluto trascinatore della gara d'andata in Inghilterra: con tre gol il marocchino ha consentito al suo club di espugnare la tana dei Villans, travolti addirittura 4-2. Il capolavoro è stato bissato anche nel secondo atto con l'Olympiakos che ha piegato l'Aston Villa 2-0 con la doppietta di Horta.
Tra la compagine ellenica e la Conference League c'è ora di mezzo solo una Fiorentina dal dente più che mai avvelenato per la beffa della scorsa stagione. L'occasione per alzare il primo trofeo internazionale della sua storia, per giunta in casa, è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire: la Viola è avvisata, i greci venderanno cara la pelle.
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