Da Vinicius a Bellingham, da Lamine Yamal a Lewandowski, ecco il migliore undici possibile tra Real Madrid e Barcellona.
Poche partite al mondo possono godere del fascino del Clasico. (metti virgola non punto) La sfida eterna che usa il calcio come scusa per sconfinare in numerosi altri temi. Domenica le due squadre si sfideranno in una situazione molto particolare e con un morale totalmente diverso.
Il Real di Ancelotti dopo aver conquistato le semifinali della Champions League ha l’opportunità di chiudere definitivamente la Liga e allungare addirittura di 11 punti sui rivali di sempre.
Mentre il Barcellona dopo essere stato eliminato dal PSG deve assolutamente vincere per non trasformare questa settimana in un autentico incubo.
In questo articolo proveremo a stilare il miglior undici possibile tra le due squadre:
Per caratteristiche dei giocatori e per il modo di giocare delle due squadre ci affideremo al 4-3-3.
Il tedesco oltre a essere diventato uno dei senatori del Barcellona, piano piano è diventato uno dei migliori portieri al mondo. Il suo stato di forma insidia spesso anche il posto di Neuer in nazionale. Riflessi da gatto, uscite sicure e una discreta dimestichezza con la palla tra i piedi lo rendono il portiere titolare di questa formazione.
La prestazione all’Etihad Stadium riassume in 120 minuti l’importanza dello spagnolo per il Real Madrid. Nonostante avesse davanti due clienti scomodissimi come Grealish prima e Doku poi, il numero 2 ha mantenuto un livello di attenzione e condizione fisica fuori dal comune. Il tutto con un cartellino giallo sulle spalle dal 38esimo minuto. Carvajal è sinonimo di affidabilità.
Nonostante il brutto errore nella partita contro il PSG, il centrale uruguagio si sta rivelando il prototipo perfetto di difensore moderno. Un fisico statuario gli permette di abbinare le qualità in fase di recupero a quelle in marcatura. Il difensore della celeste è anche bravo in fase di costruzione e apporta sempre il suo contributo in zona gol con degli ottimi inserimenti sui calci piazzati.
In questo momento uno dei migliori difensori al mondo. Il suo percorso di crescita è stato relativamente lento ma inesorabile fino a guadagnarsi un posto da titolare indiscusso in una delle migliori squadre d’Europa. Oltre a tante qualità tecnico-tattiche vanta anche una personalità e una leadership apprezzatissima da compagni e tifosi.
Un calciatore che spesso passa sotto traccia ma che risulta fondamentale per il gioco dei blancos. Molto attento in fase di copertura e sempre pronto alla sovrapposizione. Spesso incanta con uscite palle al piede degne di un trequartista.
nonostante passi il tempo, il tedesco rimane il perno del centrocampo del Real Madrid. Con la palla tra i piedi infonde calma e ordine a tutta la squadra. La sua estrema precisione gli permette di gestire il ritmo della partita con appoggi facili e poi cambiare improvvisamente registro con delle verticalizzazioni che pescano gli attaccanti tra le linee. Fosforo ed esperienza che non possono mancare nel nostro centrocampo.
Risulta anche difficile descrivere Jude Bellingham. L’inglese in questo momento è uno dei principali candidati al prossimo Pallone d’Oro. A soli 20 anni ha deciso di diventare il leader tecnico della squadra più titolata al mondo. Oltre a gol e assist fornisce anche tanta sostanza ricoprendo qualsiasi ruolo dalla metà campo in su.
Il tedesco dopo aver vinto tutto con il Manchester City ha sposato il progetto catalano. Guardiola non ha mai nascosto i sui apprezzamenti per le sue capacità di lettura e l’intelligenza tattica. Giocatore che sta sempre al posto giusto al momento giusto.
Nonostante l’anagrafe dica che sia nato nel 2007 il giovane (già) nazionale spagnolo gioca già come un veterano. Quando si allarga sulla fascia non sai mai se è pronto a bruciarti sull’esterno o rientrare sul sinistro. La sua imprevedibilità e il suo talento lo rendono praticamente immarcabile per chiunque.
Il polacco è uno dei numeri 9 più freddi al mondo. Davanti la porta è praticamente una sentenza. L’attaccante blaugrana a Dortmund, a Monaco e adesso a Barcellona ha sempre segnato valanghe di gol. Col destro, col sinistro, di testa, da fuori area e in modi che solo lui è stato capace di inventarsi. Fuoriclasse.
Il brasiliano è uno dei giocatori più decisivi del pianeta. Oltre a essere velocissimo, la sua tecnica sopraffina gli permette di cucire il gioco e definirlo. È fenomenale nel dribbling in qualsiasi situazione. Il classico giocatore che può superarti in velocità ma anche da fermo nello stretto. Anche lui è un serio candidato per il prossimo Pallone d’Oro.
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