L’Argentina vuole archiviare la recente sconfitta contro la Colombia seconda in classifica. Il Venezuela non è nazionale da sottovalutare: occhio a Rondon e Machis.
L'Argentina deve vincere per difendere il primo posto dagli assalti della Colombia. Il Venezuela, invece, ha bisogno di punti per rimanere nella top 6, zona che garantisce l'accesso diretto ai Mondiali 2026. Questi gli obiettivi delle due nazionali in vista della delicata sfida in programma alle 23:00 di giovedì 10 ottobre, nell'ambito della nona giornata del girone unico sudamericano. Ricordiamo che si gioca per la fase di qualificazione alla manifestazione mondiale che si terrà nell’estate 2026 tra Stati Uniti, Canada e Messico.
Venezuela (4-2-3-1): Romo; Aramburu, Y. Osorio, Ferraresi, Navarro; Casseres, Y. Herrera; Soteldo, Savarino, Machis; Rondon. Ct: F. Batista.
Argentina (4-3-3): Rulli; Molina, Romero, Otamendi, Tagliafico; de Paul, Mac Allister, E. Fernandez; Thiago Almada, Lautaro, Messi. Ct: Scaloni.
Si gioca all'Estadio Monumental di Maturin, noto anche come La Joya. L'impianto venezuelano è stato inaugurato nel 2007 e ospita le gare interne del Monagas Sport Club. Può contenere fino a 52mila spettatori.
La gara è proposta in diretta su OneFootball: la piattaforma propone l’evento in pay-per-view. Per seguire le gare bisogna registrarsi, scaricare l’app ufficiale e acquistare il match. In questo modo, disponendo ovviamente di una connessione internet, si può seguire la gara su smart tv, tablet, smartphone o anche su un televisore più antiquato ma connesso ad internet tramite un Dongle HDMI o una console di gioco di ultima generazione. Inoltre, i match si possono vedere anche sul computer: in questo caso basta visitare il sito onefootball.com e seguire lo stesso iter.
Il Venezuela non vince da quattro turni: per l'ultima vittoria dobbiamo tornare proprio ad un anno fa e cioè al successo per 3-0 sul Cile del 17 ottobre 2023. Da allora solo tre pareggi, una sconfitta, cinque gol subiti e appena uno realizzato. Nonostante questo, la nazionale guidata dal commissario tecnico Fernando Bautista (argentino DOC, fratello del campione del mondo Sergio) non è assolutamente da sottovalutare.
In attacco c'è l'esperto Salomon Rondon, ex Newcastle e River Plate, ora in Messico con la maglia del Pachuca. Alle sue spalle tre giocatori dalla grandi doti tecniche come Darwin Machis, che gioca in Spagna con la maglia del Valladolid, il trequartista Jefferson Savarino e l'esterno offensivo Yeferson Soteldo, che invece fanno parte della numerosa truppa di giocatori che militano nella massima serie brasiliana (sono rispettivamente di proprietà di Botafogo e Gremio).
A centrocampo c'è un'altra conoscenza degli appassionati di calcio spagnolo: parliamo del mediano Yangel Herrera, che a questo giro dovrebbe essere affiancato dal classe 2000 Cristian Casseres (che invece gioca con i francesi del Tolosa). Ancora panchina per l'ex juventino Tomas Rincon, che deve difendere il suo record di presenze in Nazionale (138 gettoni contro i 108 di Rondon). Qualche certezza in meno in difesa: davanti al portiere Rafael Romo (che gioca in patria con l'Universidad Catolica), ecco il parmense Yordan Osorio, l'altro centrale Ferraresi e gli esterni Aramburu e Navarro.
L’Argentina si ritrova senza uomini importanti come il portiere Emiliano Martinez e lo juventino Nico Gonzalez. Il commissario tecnico Scaloni può comunque fare affidamento sullo zoccolo duro che si è imposto nelle ultime due edizioni di Copa America e soprattutto nel Mondiale in Qatar. In attacco c’è il fuoriclasse Lionel Messi: la Pulce sta portando per mano un’Inter Miami finalmente competitiva e non a caso reduce dalla vittoria del Supporters' Shield.
Al suo fianco ci sono l’interista Lautaro Martinez e il classe 2001 Thiago Almada. A centrocampo, nonostante un Lo Celso in grande spolvero, spazio al trio protagonista delle recenti vittorie: parliamo ovviamente delle stelle Enzo Fernandez, Alexis Mac Allister e Rodrigo de Paul. In difesa, davanti al portiere Geronimo Rulli (che sostituisce Martinez), ecco i centrali Romero e Otamendi e gli esterni Molina e Tagliafico.
Questi gli uomini chiave dell’Argentina, che deve mettersi alle spalle la recente sconfitta contro la Colombia, la seconda dopo quella del novembre scorso contro l'Uruguay. Nonostante questi due K.O., gli uomini di Scaloni sono saldamente in testa, con due punti di vantaggio proprio sui colombiani, che invece sono ancora imbattuti.
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