Questa settimana i primi atti della lunga avventura che porterà alla competizione in programma in Germania. Si qualificano le prime due, poi sarà decisivo il percorso in Nations League. Ecco le informazioni utili.
Al via la lunga avventura di Euro 2024, edizione che torna al classico format con una sola nazione ospitante (la Germania, che dunque è qualificata di diritto). Tutti, così, all’inseguimento dell’Italia di Roberto Mancini, chiamata a difendere il titolo conquistato nell’estate del 2021 e a mettersi definitivamente alle spalle la delusione della seconda mancata qualificazione ai Mondiali.
Formula decisamente particolare, che si intreccia con la Uefa Nations League: spazio, così, a sette gironi composti da 5 squadre e altri tre da 6, con le prime due classificate che accedono direttamente alla fase finale. Intricato il discorso relativo agli spareggi, che coinvolgono 12 nazionali: la priorità è per le prime classificate dei gironi di Nations League delle leghe A, B e C.
Qualora tra queste compagini ce ne dovessero essere alcune che hanno già conquistato l’accesso agli Europei tramite il girone, si andrebbe a scalare tra le non qualificate considerando sempre il percorso in UNL, fino ad arrivare alle migliori vincitrici della Lega D e alle nazionali meglio piazzate in classifica generale.
In caso di parità di punti si prenderà in considerazione la classifica avulsa: prima il numero di punti conquistati, poi la differenza reti e ancora il numero di gol realizzati nell'ambito degli scontri diretti. In caso di ulteriore parità, si considereranno le statistiche generali, partendo dalla miglior differenza reti.
La prima e la seconda giornata sono in programma tra il 23 e il 28 marzo, mentre altri quattro turni sono previsti in estate (tra giugno e settembre) e altri quattro ancora in autunno tra ottobre e novembre. Gli spareggi, invece, sono in programma per la primavera del 2024: le semifinali si disputeranno il 21 marzo, le finali cinque giorni più tardi.
Le gare dell'Italia come al solito sono trasmesse in esclusiva dalla Rai. Una partita per ogni turno, poi, verrà trasmessa da un canale Mediaset: si inizia giovedì con la sfida spettacolare tra Francia e Olanda, trasmessa su 20 e in streaming su Infinity.
Ma adesso entriamo nel vivo e diamo uno sguardo ai singoli raggruppamenti, partendo ovviamente da quello dell’Italia campione in carica. Gli azzurri iniziano da dove avevano finito, ritrovandosi al cospetto dell'Inghilterra di Southgate, battuta nella indimenticabile finale di due estati fa.
La mina vagante del Girone C è chiaramente l’Ucraina, nazionale ricca di talenti (vedi Mudryk, per cui il Chelsea ha speso tantissimo) e vogliosa di fare bene anche considerando il particolare momento storico. Occhio anche alla Macedonia del Nord, nazionale che evoca brutti ricordi negli azzurri, dopo la clamorosa semifinale play-off per il Mondiale dell’anno scorso.
Chiusa l'era Luis Enrique, la Spagna del nuovo ct Luis de la Fuente ha tutta l'intenzione di tornare protagonista. La Nazionale è tra le più forti del panorama mondiale e può fare affidamento su alcuni giovani dalle potenzialità incredibili come Gavi e Pedri. Occhio anche ad una Scozia migliorata tantissimo negli ultimi anni e alla Norvegia del top player Erling Haaland.
Tornare a vincere un trofeo dopo tante fasi finali vissute da protagonista: questo l’obiettivo dell’Olanda di Ronald Koeman, pronto ad affidarsi alle certezze Van Dijk e De Ligt e ad un giovane rampante come Gakpo (recentemente passato al Liverpool).
Gli oranje sono stati però inclusi in uno dei gironi più equilibrati del lotto: i riflettori sono puntati anche sui vice campioni del mondo della Francia (che al completo fa sempre paura, soprattutto considerando i tanti giovani talenti pronti a sbocciare). Attenzione, poi, alla voglia di stupire di Irlanda e Grecia.
La Croazia è chiaramente favorita, nonostante viva una fase di rinnovamento. Per il ruolo di seconda forza è lotta aperta tra Galles e Turchia, con l’Armenia pronta a fare da guastafeste ma reduce da annate decisamente deludenti.
Diamo adesso uno sguardo veloce agli altri raggruppamenti. Nel Gruppo E la Polonia si candida al ruolo di leader, ma la Repubblica Ceca di Schick non ha alcuna intenzione di stare a guardare. Strada tracciata anche per il Belgio di Domenico Tedesco e per la Serbia di Vlahovic e Kostic, mentre appare decisamente equilibrato il Gruppo H che include Danimarca, Finlandia, Slovenia e Irlanda del Nord.
Qualificazione alla portata anche per Svizzera e Portogallo: curiosità soprattutto intorno ai lusitani, nelle mani del nuovo ct Roberto Martinez, ex Belgio, che dovrà gestire al meglio un giocatore come Cristiano Ronaldo.
Gruppo E: | Polonia, Repubblica Ceca, Albania, Far Oer, Moldavia |
Gruppo F: | Belgio, Austria, Svezia, Azerbaigian, Estonia |
Gruppo G: | Ungheria, Serbia, Montenegro, Bulgaria, Lituania |
Gruppo H: | Danimarca, Finlandia, Slovenia, Kazakistan, Irlanda del Nord, San Marino |
Gruppo I: | Svizzera, Israele, Romania, Kosovo, Bielorussia, Andorra |
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