Gli azzurri non possono permettersi altri passi falsi: a San Siro serve una vittoria, per giocarsi tutto a novembre. Le ipotesi qualificazione.
Evento: | Italia-Ucraina |
Luogo: | San Siro, Milano |
Quando: | 20:45, 12 settembre 2023 |
Dove vederla: | Rai 1 |
Incredibile ma vero. L’Italia di Luciano Spalletti è già ad un bivio: martedì è fondamentale vincere contro l’Ucraina, nel quarto impegno della fase di qualificazione ai prossimi Europei in programma in Germania. Gli azzurri - inclusi nel Gruppo C - si sono rovinati con le loro stesse mani, ancora una volta al cospetto di una Macedonia del Nord che definire modesta è dire poco. Adesso, dopo il pareggio contro la nostra “Bestia nera” capitanata dal napoletano Elmas, è necessario raccogliere l’intera posta in palio e agguantare, così, la ben più attrezzata compagine gialloblu a quota 7 punti in classifica.
Parlando proprio di combinazioni per la qualificazione, a causa del recente passo falso, l’Italia è adesso costretta a fare più punti possibili. Di certo, è necessario vincere la prima delle due gare con l’Ucraina, e cioè quella in programma martedì a San Siro. La verità è semplice, i calcoli un po’ meno: gli azzurri devono giocare cinque match, l'Ucraina quattro, per questo conquistare almeno un successo contro Zinchenko e compagni è di fondamentale importanza. Il motivo è presto detto: a quel punto gli azzurri, eventualmente avanti negli scontri diretti, potrebbero anche farsi bastare i (potenzialmente facili) successi contro Malta e Macedonia del Nord, permettendosi anche di perdere il match in casa dell’Inghilterra. In questo caso, dando per scontate le vittorie dell’Ucraina contro Macedonia e Malta, le due nazionali si troverebbero a braccetto a quota 13 punti in vista del decisivo scontro diretto di novembre. Se dovessero andare così le cose, alla truppa di Spalletti basterebbe anche un pareggio in casa degli ucraini. Stesso discorso, è bene precisarlo, se Immobile e compagni dovessero riuscire a pareggiare in Inghilterra. Diversa la storia in caso di impresa tricolore in terra britannica, perché a quel punto gli azzurri potrebbero anche perdere in Ucraina, ma facendo attenzione a conservare una migliore differenza reti negli scontri diretti.
Queste le combinazioni qualora l’Italia dovesse vincere martedì: in caso contrario, l’importante sarebbe non perdere a San Siro. Secondo questa ipotesi, sempre considerando le vittorie contro le “piccole” del girone e il ko in Inghilterra, nella gara di novembre contro l’Ucraina sarebbe obbligatorio vincere per chiudere il girone a 14 punti. Insomma alla pari con gli ucraini ma con gli scontri diretti a favore. Un’ipotesi, questa, da non cavalcare, perché significherebbe veramente scherzare con il fuoco.
L’Italia certamente non se la passa benissimo, dovendo fare i conti con l’incredibile addio di Roberto Mancini e con una classifica che inizia a farsi decisamente allarmante. In più, il progetto Spalletti non può dirsi nemmeno iniziato e, dato onestamente innegabile, il tasso tecnico e l’esperienza internazionale dei convocabili cala di anno in anno sempre di più. Ecco, così, per limiti tecnici e per il poco tempo a disposizione del Ct Luciano Spalletti, che si fa sempre più concreta l’ipotesi di una nazionale azzurra incapace di conquistare la qualificazione diretta per Euro 2024 e costretta a giocare gli spareggi riservati ai primi della classe di Nations League. Surreale, perché parliamo della nazionale campione in carica.
Chi, sportivamente, se la passa decisamente meglio è la nazionale ucraina. Il pareggio contro l’Inghilterra, onestamente fortunato considerando le tante occasioni della squadra di Southgate, ha rilanciato definitivamente i gialloblu in ottica secondo posto. Oltretutto, parliamo di una compagine forte, che può contare su giocatori che danno del tu al pallone e che sono protagonisti in molti top team europei. Insomma, qui la qualità non manca e il sogno qualificazione appare decisamente alla portata. Con buona pace dell’Italia.
Senza Mancini e Politano (convocato Orsolini in extremis), il commissario tecnico Spalletti sembra intenzionato a confermare il modulo (il 4-3-3) ma non tutti i suoi interpreti. Se tra i pali Donnarumma appare intoccabile nonostante qualche defaillance di troppo, in difesa Scalvini dovrebbe fare coppia con Bastoni, affiancati dai terzini Di Lorenzo e Dimarco (occhio alle quotazioni al rialzo di Biraghi). A centrocampo bocciatura in vista per Cristante: al suo posto scalpita lo juventino Locatelli, voglioso di riconquistare l'azzurro dopo essere finito nel dimenticatoio con Mancini. Al fianco del bianconero dovrebbero essere confermati l'interista Barella e l'ex milanista Tonali. In attacco potrebbe esserci una piccola rivoluzione: se capitan Immobile sembra sicuro del posto, ci sono invece tante incognite sugli esterni con Gnonto e Raspadori che insidiano Zaniolo e Zaccagni.
L'Ucraina risponde con un 4-4-1-1 camaleontico. In porta c'è Bushchan, autore di una prestazione superlativa contro l'Inghilterra e protetto ancora una volta dai centrali Zabarnyi e Kryvstov e dai terzini Konoplya e Mykolenko. A centrocampo tutto passa per i piedi di Stepanenko e Sudakov, coadiuvati dagli esterni Tsgankov e Zinchenko. In attacco il talentuoso Mudryk dovrebbe agire alle spalle dell'esperto Yaremchuk.
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