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Qualificazioni Euro 2024: il punto sui gironi

Fotografia dei 10 gruppi che compongono il quadro delle qualificazioni verso la rassegna tedesca del prossimo giugno. Tra chi è già quasi dentro e chi lotta ancora per entrarci.

Non sarà proprio alle porte, ma Euro 2024 si avvicina sempre di più. I campionati in giro per il mondo si fermano per ridare spazio alle Nazionali. Ventitré sono i posti da assegnare per la manifestazione in programma dal prossimo 14 giugno al 14 luglio. Chi ha già una postazione garantita è la Germania, paese ospitante della kermesse, mentre se la dovrà conquistare col sudore l’Italia sebbene sia campione in carica. 

Tempi che cambiano, regolamenti che evolvono e con i quali bisogna fare i conti. A tal proposito è bene che se li facciano le contendenti sparse lungo tutto il continente. Anche di partite alla fine ne mancano davvero poche. La prossima, tra il 12 e il 14 del mese di ottobre, sarà la settima giornata dei rispettivi gironi delle dieci complessivamente previste. Da qui al 21 novembre scopriremo pertanto chi sarà dentro e chi invece resterà fuori in un gioco delle sedie dove bisogna essere bravi e veloci per trovare sistemazione. 

Le prime due classificate di ogni gruppo accedono direttamente alla fase finale della competizione. A queste verranno poi aggiunte le vincenti dei tre play-off, che verranno determinati non dalla posizione nei gruppi di qualificazione, ma bensì dalla Nations League. Insomma non c’è tempo da perdere ma anzi punti da conquistare per portare a termine la missione Europeo.

La Scozia vola tallonata dalla Spagna. Norvegia attardata

C’è chi fino ad oggi non ha sbagliato neppure un colpo. Parliamo della Scozia che sta dominando nel Gruppo A con cinque vittorie in altrettante partite, un bilancio di dodici gol fatti e appena uno subito. Il team di Steve Clarke, trascinato da un superlativo Scott McTominay, è riuscito a distaccare di ben sei lunghezze la Spagna ma attenzione perché gli iberici hanno una partita in meno rispetto ai rivali. 

Nello stesso girone c’è anche la Norvegia, un po’ attardata, che ha cominciato davvero male anche perché priva della sua stella più luminosa, ovvero Erling Braut Haaland. Una volta recuperata la punta del Manchester City, però, i Leoni del Nord Europa si sono rimessi in carreggiata con due successi di fila. Strada in salita, comunque, per la formazione di Stale Solbakken vista la folta concorrenza. Più indietro c’è la Georgia di Kvicha Kvaratskhelia che arriva invece da tre ko consecutivi. Spacciata, infine, la nazionale del Cipro ancora a quota zero. 

Francia impenetrabile nel Gruppo B, ha già un posto in Germania

Anche nel Gruppo B c’è una squadra che ha tracciato un solco alle sue spalle, in questo caso, se vogliamo, ancora più importante. Si tratta della Francia di Didier Deschamps, composta da cecchini spietati che può contare su campioni affermati e giovani dallo straordinario potenziale. Mbappé fa ormai parte della prima categoria ma non è l’unico asso nella manica di un gruppo che vanta la miglior difesa sommando tutti i gironi.

Già perché i Galletti non hanno mai subito gol, dimostrandosi impenetrabili. Dietro di loro c’è spazio per l’Olanda che è in fase di ricostruzione e non ha fatto bene in Nations League manifestando qualche limite di troppo. Ma la truppa di Louis Van Gaal è comunque avanti alla Grecia che ha sì gli stessi punti ma anche una gara in più sul groppone. Porte chiuse per Irlanda e Gibilterra.

Strada da fare per la Croazia. Per Belgio e Austria siamo a buon punto

Se nel Gruppo C il ruolo del leone è recitato dall’Inghilterra, con l’Italia che prova a farsi largo tra Ucraina e Macedonia, c’è grande equilibrio nel Gruppo D con Croazia e Turchia a pari punti. Croati considerabili avvantaggiati, avendo una partita in meno ma occhio pure ad Armenia e Galles che sono lì a breve distanza. Anche nel Gruppo E le gerarchie sono ancora da definire, con l’Albania che prova a prendersi un vantaggio, forte di 4 risultati utili consecutivi (3 vittorie e un pareggio). 

Non è scritta comunque l’ultima parola perché Repubblica Ceca, Moldavia e Polonia restano vive e in piena lotta. C’è maggiore chiarezza, invece, nel Gruppo F con il Belgio del capocannoniere Romelu Lukaku (8 gol) e l’Austria con un piede e mezzo in terra teutonica. Con buona pace della Svezia, alla quale toccherebbe una disperata rimonta. 

Portogallo di CR7 dominante. Ancora equilibrio negli altri gruppi

Veniamo quindi agli ultimi quattro gironi, quelli che vanno dalla G alla J. Nel primo Ungheria-Serbia ci dirà moltissimo sul prosieguo del mini-torneo. Al momento le due squadre sono a pari punti, con i padroni di casa che però vantano una partita in meno. Il Montenegro spera in un pareggio per inserirsi nella mischia. 

Bagarre tra 4 squadre nel Gruppo H con Slovenia, Danimarca, Finlandia e Kazakistan che giocano punto a punto. In quello I, una tra Svizzera, Romania e Israele dovrà rimanere fuori mentre il Portogallo di CR7 ha già fatto tutto quello che doveva nel Gruppo J con 24 punti in 6 gare e anche qui, come la Francia, zero reti subite. L’altro posto se lo contendono ad oggi Bosnia e Lussemburgo. 

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