Conosciamo le leggendarie Classiche Monumento: Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia. Le particolarità e i recordman.
Le Classiche Monumento:
Corsa | Paese |
Milano-Sanremo | Italia |
Giro delle Fiandre | Belgio |
Parigi-Roubaix | Francia |
Liegi-Bastogne-Liegi | Belgio |
Giro di Lombardia | Italia |
La Milano-Sanremo, affettuosamente soprannominata "La Classicissima di Primavera", apre tradizionalmente la stagione delle grandi classiche. Nata nel 1907, questa maratona su due ruote si estende per circa 300 chilometri, rendendola la più lunga delle cinque Monumento. Il suo percorso, inizialmente pianeggiante e veloce attraverso le pianure lombarde e la costa ligure, sembra disegnato per esaltare le doti dei velocisti. Tuttavia, nel finale, le insidiose salite della Cipressa e soprattutto del Poggio di Sanremo rappresentano spesso il trampolino di lancio per gli attaccanti audaci, capaci di sovvertire i pronostici.
La storia della Milano-Sanremo è costellata di duelli epici e di vittorie di campioni leggendari. Su tutti spicca Eddy Merckx, con un record impressionante di sette successi.
Il Giro delle Fiandre, o "Ronde van Vlaanderen" nella sua lingua madre, è una celebrazione della passione ciclistica del Belgio. Nato nel 1913, questa Monumento è nel segno della fatica e della tenacia, caratterizzata dai famigerati "muri", brevi ma ripide salite, spesso caratterizzate dal pavé. Parliamo, dunque, di quel manto stradale irregolare che mette a dura prova muscoli, biciclette e nervi dei corridori.
Nomi come il Koppenberg, con le sue pendenze proibitive e il pavé sconnesso, l'Oude Kwaremont, affrontato più volte e selettivo come pochi altri, e il Paterberg, l'ultima rampa prima del traguardo, sono diventati leggendari, teatro di scatti fulminei e di crolli improvvisi. Serve, quindi una combinazione unica di forza bruta, abilità tecnica e una resistenza fuori dal comune per affrontare le continue asperità. Tra i plurivincitori, tutti a quota tre successi, spiccano l'italiano Fiorenzo Magni e - più recentemente - il poliedrico Mathieu van der Poel.
La Parigi-Roubaix. Solo il suo soprannome, "l'Inferno del Nord", evoca immagini di fatica estrema, di volti impolverati e di biciclette martoriate. Nata nel lontano 1896, questa corsa è unica nel suo genere, un'avventura che va oltre la semplice competizione sportiva. La sua peculiarità sono i numerosi settori in pavé, antiche strade lastricate che attraversano la campagna francese settentrionale, veri e propri campi di battaglia dove la fortuna gioca un ruolo tanto quanto la forza fisica.
L'arrivo nel leggendario velodromo di Roubaix, con quel giro e mezzo finale compiuto tra l'ovazione del pubblico, è la liberazione dopo una vera e propria Odissea. Proprio nel 2025, Mathieu van der Poel ha scolpito ulteriormente il suo nome tra le leggende del ciclismo mondiale, conquistando la sua terza vittoria consecutiva ed eguagliando così il record di Francesco Moser. Chi ha vinto di più la Parigi-Roubaix? A quota quattro successi ci sono Roger De Vlaeminck e Tom Boonen.
La Liegi-Bastogne-Liegi, affettuosamente chiamata "La Doyenne" (la decana), vanta il primato di essere la più antica delle Classiche Monumento, con la sua prima edizione risalente addirittura al 1892. Disputata nel cuore delle Ardenne belghe in aprile, questa corsa si distingue per il suo percorso collinare e ondulato, un susseguirsi di salite che mettono a dura prova le gambe dei corridori.
A differenza delle corse fiamminghe, la Liegi-Bastogne-Liegi favorisce gli scalatori e i corridori completi, capaci di resistere sulle lunghe salite e di avere uno spunto veloce nel finale. Il ciclista più vincente è anche in questo caso il leggendario Eddy Merckx.
Il Giro di Lombardia, conosciuto anche come "la Classica delle Foglie Morte", chiude con il suo fascino malinconico la stagione delle Classiche Monumento. Tradizionalmente, infatti, si disputa nel mese di ottobre. Il suo percorso, che si snoda attraverso la regione Lombardia, è caratterizzato da salite impegnative e panorami mozzafiato, con il suggestivo sfondo del Lago di Como. Anche il Giro di Lombardia è una sfida per scalatori puri e per chi ha ancora energie da spendere dopo una lunga stagione.
Tra i vincitori recenti spicca Tadej Pogačar, capace di imporsi in quattro edizioni consecutive dal 2021 al 2024. L'obiettivo del fuoriclasse sloveno è raggiungere e superare una leggenda come Fausto Coppi, attualmente il ciclista più vincente del Giro di Lombardia con cinque affermazioni.
Le Classiche Monumento sono tra le istituzioni del ciclismo mondiale. Cinque corse che rappresentano l'apice del ciclismo su strada, tra storia centenaria e percorsi ai limiti dell'impossibile. Vincere una di queste corse non significa semplicemente aggiungere un trofeo al proprio palmarès, ma imprimere il proprio nome nella storia. Conquistarle tutte e cinque? Un'impresa titanica, riuscita a pochissimi eletti, a tre ciclisti entrati nella leggenda come "il cannibale" Eddy Merckx, Roger De Vlaeminck e Rik Van Looy, curiosamente tutti originari del Belgio.
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