Le Aquile - prossime avversarie dell’Inter in Champions - vogliono archiviare la pratica e mettere le mani sul 38esimo “Scudetto” della loro storia. I biancoblu di Sergio Conceicao sono in cerca di riscatto dopo un’insolita stagione da comprimari.
Evento: | Benfica-Porto |
Luogo: | Estádio da Luz, Lisbona |
Quando: | 19:00, 7 Aprile 2023 |
Mettere le mani sul titolo, il numero 38 della sua storia, in una serata che si preannuncia all’insegna delle grandi emozioni. Questo l'obiettivo del Benfica, che venerdì sfida gli eterni rivali del Porto nell'ambito della 27esima giornata della Primeira Liga portoghese. I padroni di casa sono saldamente al primo posto e possono fare leva sui 10 punti di vantaggio proprio sui Dragoes: un successo, ma a conti fatti anche un pareggio, metterebbero la parola fine alla lotta per il titolo, considerando che a quel punto si dovranno disputare altre sette giornate prima del rompete le righe.
I padroni di casa vengono da dieci vittorie consecutive in campionato e sono ancora in corsa in Champions League: nella serata di martedì l'attesissima sfida contro l'Inter di Simone Inzaghi, e anche qui l'impressione è che le Aquile possano dire la loro. Il sogno è tornare a vincere il trofeo più prestigioso dopo la bellezza di 61 anni, al netto di "maledizioni" e pronostici di sorta.
Ora, però, c’è da pensare prima alla Liga portoghese e ad uno “Scudetto” da ipotecare. Per la decisiva sfida con il Porto, il tecnico Roger Schmidt dovrebbe rinunciare ancora una volta agli infortunati Goncalo Guedes e Julian Draxler, a cui si potrebbe aggiungere l'altro laterale Mihailo Ristic. Così, nel solito 4-2-3-1 del Benfica, spazio al portiere Vlachodimos e alla difesa guidata dal campione del mondo e del Sud America, Nicolas Otamendi. Al fianco del 35enne argentino, ecco l'altro centrale Antonio Silva (19enne che farà molto parlare di sé) e i terzini Alexander Bah e il mancino Alejandro Grimaldo, quest’ultimo sugli sugli scudi con ben 13 assist e 5 gol. Non stupiscono, così, le indiscrezioni che danno Juventus e Roma molto interessate al classe '95 spagnolo.
Passando al centrocampo, le redini del gioco sono nelle mani di Chiquinho e Aursnes, chiamati a non fare rimpiangere un pezzo da novanta come Enzo Fernandez (passato al Chelsea nel mercato di gennaio). Qualche metro più avanti, un trio di rifinitori tutto tecnica e velocità: in campo l'ex interista Joao Mario (protagonista di una rinascita ai limiti del clamoroso), lo sgusciante Rafa Silva e il brasiliano ex Ajax David Neres. In attacco l'unica punta Goncalo Ramos, l'erede designato di Cristano Ronaldo nella nazionale lusitana: per il 21enne originario di Olhao parlano i 25 gol e i 10 assist messi a referto in questa stagione.
In casa Porto è sicura l'assenza dell'eterno Pepe, difensore che ha appena compiuto 40 anni, a cui potrebbero aggiungersi gli acciaccati Diogo Costa, Evanilson e Sanusi. Nel classico 4-4-2 proposto dal tecnico Sergio Conceicao, ecco l'estremo difensore Claudio Ramos e la retroguardia composta dai centrali Cardoso e Marcano e dagli esterni bassi Manafa e Wendell.
A centrocampo i riflettori sono tutti puntati sui soliti Otavio e Uribe, coadiuvati dai laterali Pepe e Galeno. In attacco lo spagnolo Toni Martinez dovrebbe supportare la stella iraniana Mehdi Taremi: il classe '92 ha già realizzato 22 gol in stagione e punta a raggiungere quota 30 per la prima volta in carriera.
Questo l’undici di un Porto che ha bisogno di un vero e proprio miracolo per riaprire il campionato e nobilitare una stagione segnata dalla cocente eliminazione in Champions (per mano proprio dell'Inter) e da una Primeira Liga vissuta fin qui da comprimario. Per gli uomini di Conceicao rimane solo la Coppa di Portogallo, dove incontrerà il Famalicao nelle semifinali in programma tra venti giorni.
Questo sembra essere l'anno del Benfica. A parlare, in questo senso, sono anche le statistiche relative agli scontri diretti: nell’unica sfida stagionale, le Aquile sono riuscite a superare il Porto per 0-1 (rete di Rafa Silva), mettendo fine ad una serie di 7 sconfitte e due pareggi. Significativo il tris di successi del Porto dello scorso anno, con ben 7 gol realizzati e solo uno subito. Ma adesso la musica sembra essere cambiata.
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