Gli Hatters ritornano nella massima categoria dopo 22 anni travagliati. Nella scorsa stagione l’impresa nel segno di bomber Carlton Morris. Adesso, però, viene il difficile.
Incredibile storia, quella del Luton Town Football Club. Non è impresa di tutti i giorni riemergere dall’inferno della National League (che corrisponde alla nostra Eccellenza) al sogno della Premier League. Non lo è nemmeno se parliamo di una compagine dalla lunga e gloriosa storia, che ha partecipato per 16 volte al massimo campionato inglese, con tanto di vittoria nella English Football League Cup (l'attuale Carabao Cup) nel 1988. Questa è storia, ma conta il presente e il Luton - con una incredibile cavalcata lunga 14 anni - ha mostrato al mondo calcistico che vuole dire la sua, anche a livelli altissimi.
Iniziamo dalla fine, dalla vittoria ai rigori contro un'altra leggenda del calcio inglese come il Coventry: la finalissima play-off giocata nel tempio di Wembley è stata segnata dalla rete del centrocampista Jordan Clark, uno che non ha mai giocato tra i grandi e che adesso sogna l'esordio in Premier a trent'anni suonati. Il centrocampista non sbaglia nemmeno dal dischetto al termine di 120 minuti al cardiopalma: ma il penalty decisivo lo sigla la bandiera Dan Potts, al Luton dal 2015 (da quando militava in League Two, la nostra Serie D) e ora pronto a ricalcare i campi della Premier League dopo gli esordi da giovanissimo con il West Ham.
Guardando agli altri protagonisti della stagione 2022/23, terminata al terzo posto dietro gli irraggiungibili Burnley e Sheffield United, da segnalare l'annata clamorosa di Carlton Morris, autore di 20 gol e 7 assist, lui che in carriera non era mai riuscito a raggiungere la doppia cifra. Alla guida della squadra il gallese Rob Edwards che, dopo la fugace esperienza con i nemici storici del Watford, conquista una promozione che definire storica è poco. Anche lui, come il Luton, è noto per imprese "minori", come il successo in League Two con il Forest Green nel 2022.
In un triennio cambiano tante cose, basti guardare il percorso del Luton in Championship: prima una salvezza risicata nella stagione 2019/20, poi il decisamente più dignitoso dodicesimo posto dell'annata successiva e, ancora, il sesto posto nel 2021/22. Proprio nella scorsa stagione vengono gettate le basi per l'incredibile ritorno in Premier: l'avventura ai play-off finisce in semifinale, ma la squadra gira a meraviglia (guidata da un altro gallese come Nathan Jones) e propone un Elijah Adebayo in grande spolvero, autore di 17 gol totali.
Il quinquennio precedente è probabilmente quello decisivo. Dal 2014 al 2017 si inizia ad imporre come una delle big della League Two: nel 2017 perde nella semifinale play-off contro il Blackpool, ma l'anno successivo conquista il secondo posto in graduatoria e la tanto agognata promozione in League One (la nostra Serie C). Giocatore chiave in quella stagione è stato Danny Hylton, cannoniere della squadra con 22 gol.
Il progetto Luton è di quelli ambiziosi e l’anno successivo c’è subito la promozione in Championship, addirittura da prima in classifica della League One: sugli scudi un immenso James Collins, attaccante scuola Aston Villa (ora al Derby County) capace di siglare la bellezza di 25 gol e di conquistare anche lo scettro di capocannoniere della categoria.
Ora il Luton è in Premier League, ma tra il 2009 e il 2013 è protagonista di quattro stagioni decisamente complicate. Per tre anni consecutivi perde ai playoff (due volte in finale) e nel 2013 è addirittura fuori dai giochi, alla luce del deludente settimo posto in una categoria che la squadra che sorge vicino Londra non può certamente sentire sua. La prima svolta nella stagione 2013/14, con il primo posto a quota 101 punti e l'annata clamorosa dell'emergente Andre Gray. L’attaccante, che poi si è imposto ai massimi livelli e che difende ancora oggi i colori della nazionale giamaicana, realizza 30 gol in una stagione. Predestinato.
Una società gloriosa come il Luton si confronta con una categoria inferiore come la National League dopo l’assurdo triennio tra il 2006 e il 2009, caratterizzato da tre retrocessioni di fila. Una tripla caduta all’indietro segnata da problemi finanziari (si spiega così il -10 nella League One 2007/08) e da un progetto tecnico che non riesce a decollare.
Nonostante questo, la squadra non ha perso il suo appeal e il pubblico del mitico Kenilworth Road (costruito nel lontano 1905) non ha smesso di supportare la squadra. Questo, in definitiva, uno dei segreti di una squadra protagonista di un decennio incredibile: ora il ritorno in Premier, che sia l'inizio di una nuova favola calcistica?
Usiamo cookie per garantire un servizio migliore e più personalizzato. Per ulteriori informazioni, consulta la nostra Informativa sui Cookie
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.