Gli Spurs salutano Conte e cambiano guida tecnica puntando però su una soluzione interna. Il primo avversario sarà l’Everton impegnato nella lotta per non retrocedere.
Evento: | Everton-Tottenham |
Luogo: | Goodison Park, Liverpool |
Quando: | 21:00, 3 aprile 2023 |
Dove vederla: | Sky Sport Uno, Sky Sport Football |
Doveva essere una tranquilla sosta primaverile ma per il Tottenham si è trasformata in una vera e propria rivoluzione. All’imminente ripresa della Premier League non troveremo più Antonio Conte seduto sulla panchina degli Spurs ma il suo vice storico Cristian Stellini. Che ripercussioni avrà il cambio della guida tecnica per il club londinese lo scopriremo lunedì sera nel posticipo del campionato inglese al Goodison Park di Liverpool.
Avversario dei Lilywhites sarà l’Everton di Sean Dyche, protagonista fin qui di una stagione ampiamente sottotono, tant’è che ora lotta per la permanenza in massima categoria. All’andata fu due a zero secco in favore del Tottenham grazie alle reti di Kane su calcio di rigore e Hojbjerg a ridosso del novantesimo.
Ma qual è il vero progetto dell’Everton? Verrebbe da chiederselo alla luce dei numerosi scossoni in sella al club di Liverpool ai quali abbiamo assistito negli ultimi anni. Da Marco Silva a Carlo Ancelotti per finire nelle mani di Rafa Benitez e per ultimo in quelle di Frank Lampard. Il sogno del grande nome in panchina è stato gradualmente accantonato con l’esonero dell’ex Chelsea deciso a fine gennaio quando la squadra era al penultimo posto della classifica con appena quindici punti raccolti in venti partite.
Da quel momento in poi è iniziata l’era Sean Dyche per i Toffees, non un tecnico di grido ma di sostanza, in linea con l’obiettivo stagionale che è ormai diventato a tutti gli effetti quello della salvezza. Nel frattempo, comunque, l'Everton ha risalito la china riportandosi momentaneamente fuori dalla zona rossa anche se non ancora fuori pericolo. Le ultime tre gare senza sconfitta fanno registrare un piccolo momento positivo per la squadra di Dyche e un po’ di ossigeno in un’annata che resta complicata.
La nostalgia dell’Italia, la conquista di un titolo sempre più lontana, la poca ambizione del club: questi sono stati i motivi che hanno portato alla separazione tra il Tottenham ed Antonio Conte. L’ex condottiero di Juventus e Inter ha lasciato una squadra quarta in classifica ed eliminata agli ottavi di finale di Champions dal Milan.
L’obiettivo quarto posto sembra raggiungibile anche se gli Spurs devono guardarsi le spalle dagli assalti di Newcastle, che potenzialmente potrebbe pure scavalcarli avendo due partite in meno, e Liverpool. Insomma giochi tutt’altro che fatti e un compito assai arduo da portare a termine per Cristian Stellini alla sua prima avventura da primo allenatore, se escludiamo la breve e sfortunata parentesi del 2017 con l’Alessandria.
Difficile ipotizzare che il quarantottenne lombardo possa avere un futuro con gli Spurs al di fuori di queste dieci partite che mancano da qui alla conclusione della stagione. Ma centrare la qualificazione nella massima competizione europea è un’esigenza quasi inderogabile per il club in attesa di riprogrammare per il meglio il proprio futuro. Nagelsmann e il ritorno di Pochettino i nomi più gettonati, ma il presente è troppo importante e si chiama Everton.
Everton in campo con un 4-5-1 che ha l’obiettivo di non concedere spazi agli avversari. Davanti al portiere Pickford troviamo quindi Coleman, Keane, Tarkowski e Godfrey; a centrocampo Iwobi e McNeill ai lati con Doucouré, Gueye e Onana in mezzo; Gray è l’unica punta.
Da Conte a Stellini non dovrebbe cambiare molto tatticamente per il Tottenham con zero deroghe all’attuale 3-4-2-1. In porta c’è Forster; Romero, Dier e Lenglet completano il discusso reparto difensivo; Pedro Porro e Davies a tutta fascia con Skipp e Hojbjerg mediani; Kane centravanti con Richarlison e Son ai lati.
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