Con idee, gioco e risultati hanno convinto tutti alla guida di Brighton e Manchester United, superando situazioni spinose come i casi Trossard e Cristiano Ronaldo.
Roberto De Zerbi ed Erik ten Hag, i volti nuovi della Premier League. I due allenatori hanno saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano, nonostante l'ingombrante presenza di Pep Guardiola e l'exploit di Mikel Arteta, che ha a lungo dominato in campionato con l'Arsenal dei ragazzi terribili, prima di cedere il passo alle stelle del Manchester City. Ma l'italiano e l'olandese hanno convinto per idee, gioco e risultati, gestendo nel migliore dei modi situazioni spinose.
Reduce dalle esperienze sulle panchine di Sassuolo e Shakhtar Donetsk, il 43enne bresciano è stato chiamato in corso d'opera dal Brighton, che a settembre si è ritrovato con la panchina scoperta per l'improvviso passaggio di Potter al Chelsea. Con una squadra non sua e senza aver potuto svolgere la preparazione estiva, De Zerbi ha saputo creare un giocattolo perfetto, capace di divertire e convincere.
Pagato lo scotto dell'ambientamento in Premier League (tre sconfitte e due pareggi nelle prime cinque partite, ma con la sfortuna di un calendario poco amico), ha ingranato col suo 4-3-3, superando anche momenti molto complicati. Come, ad esempio, l'addio a gennaio della stella belga Trossard, ingaggiata dall'Arsenal. Una cessione che avrebbe potuto destabilizzare qualsiasi allenatore, ma non De Zerbi. Già, perché il lombardo ha avuto l'intuizione di rimpiazzarlo col giapponese Mitoma. Il risultato? Una fantastica stagione da sette gol e sei assist nel torneo più competitivo del pianeta.
Non solo: tra i suoi meriti più evidenti c'è quello di aver lanciato giovanissimi talenti, senza temere di gettarli nella mischia come accade, invece, in Italia. Il giocatore simbolo della rivoluzione griffata De Zerbi è senza alcun dubbio l'attaccante irlandese classe 2004 Evan Feguson: per lui, a soli 18 anni, sei gol in Premier League distribuiti in 19 presenze e tre in FA Cup. E, ancora, l'argentino appena maggiorenne Facundo Buonanotte, arrivato durante la sessione invernale di calciomercato e prezioso soprattutto nell'ultima parte di stagione. Infine, un altro 2004: il paraguaiano Julio Enciso, jolly offensivo esploso da marzo in poi, capace di segnare a Chelsea e Arsenal.
Poi, le certezze. Su tutte, l'argentino campione del mondo Alexis Mac Allister, miglior marcatore della squadra con dieci reti in campionato. Quindi, Caicedo e Welbeck. L'ex Sassuolo ha esaltato ogni singolo giocatore della rosa, consentendo al Brighton di centrare la sua prima storica qualificazione in Europa in 112 anni di storia. Un sesto posto condito da risultati eclatanti, come il 4-1 al Chelsea dell'ex Potter, il 3-0 al Liverpool, il 6-0 al Wolverhampton e il 3-0 in trasferta all'Arsenal.
E non bisogna dimenticare il cammino in FA Cup, che si è interrotto in semifinale contro il Manchester United per via dei calci di rigore. Insomma, un debutto da sogno in Premier League per De Zerbi, l'italiano che fa del bel gioco (e non del catenaccio) il suo marchio di fabbrica. Tanto da essere stato elogiato pubblicamente da Guardiola, non proprio l'ultimo arrivato.
Si è presentato all'Old Trafford la scorsa estate, dopo aver vinto tre campionati olandesi, due coppe nazionali e una Supercoppa alla guida di quella meravigliosa fucina di talenti ch'è l'Ajax. E gli è stato affidato un compito per nulla banale: rilanciare un Manchester United che, l'annata precedente, non era riuscito neppure a qualificarsi in Champions League.
Neanche il tempo di prendere confidenza con la nuova realtà e subito una grana da gestire. E che grana: Cristiano Ronaldo. Già, la stella delle stelle. A 53 anni, con l'occasione della vita davanti, Ten Hag ha dimostrato di avere spalle molto larghe e idee chiare. Vincendo il braccio di ferro con CR7. Per il cinque Pallone d'Oro non c'è mai stato spazio: tanta panchina, scampoli di partite e malumori, fino all'addio a gennaio. Anche così il tecnico è riuscito a ricompattare l'ambiente e a dare un'anima alla squadra.
Tre i giocatori chiave, due dei quali acquistati in estate: il fedelissimo Lisandro Martinez in difesa, l'ex Real Madrid Casemiro - uno che nella capitale spagnola ha vinto tutto - a centrocampo e Rashford in attacco. Il 25enne attaccante della nazionale inglese è tornato a riproporsi ad alti livelli, segnando ben 17 reti in Premier League.
Alla sua prima stagione alla guida dei Red Devils, Ten Hag ha riportato il club in Champions League, si è tolto lo sfizio di eliminare il Barcellona in Europa League, è arrivato in finale di FA Cup e ha vinto la Carabao Cup. Un successo accolto con entusiasmo dal popolo dello United, a digiuno di trofei da ben sei anni.
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