Dopo la brutta sconfitta nello scontro diretto col Benfica, il Porto deve tornare al successo. Allo stadio Do Dragao arriva il Casa Pia che sta disputando un’eccellente stagione e gode di una buona classifica.
La dodicesima giornata della Primeira Liga si conclude di lunedì sera con il posticipo delle 21:45 tra Porto e Casa Pia. Obiettivi certamente differenti per le due squadre. I Draghi vogliono riprendersi lo scettro dopo due anni passati a osservare gli altri portare a casa lo scudetto. Pure quest’anno, tuttavia, i biancoblu sono costretti a inseguire alle spalle di uno Sporting che non sbaglia un colpo.
Per quanto riguarda, invece, il Casa Pia la classifica è già soddisfacente: ecco per questo il team di Joao Pereira può giocare l’incontro senza assilli ma con l’orgoglio di potersi misurare con una delle big del torneo.
Porto (4-2-3-1): Diogo Costa; Martim Fernandes, Nehuen Perez, Tiago Djaló, Francisco Moura; Varela, Eustaquio; Fabio Vieira, Nico Gonzalez, Galeno; Omorodion. Allenatore: Bruno.
Casa Pia (3-4-2-1): Sequeira; Joao Goulart, Kluivert, Zolotic; Geraldes, Kraev, Rafael Brito, Leonardo Lelo; Svensson, Nuno Moreira; Cassiano. Allenatore: Pereira.
La partita tra Porto e Casa Pia si gioca presso l’iconico Estádio do Dragão. Si tratta del secondo stadio più grande del Portogallo, inaugurato nel 2003 in sostituzione dello stadio das Antas, poi demolito nel 2004. Vanta una capienza di poco più di 50mila spettatori. Ha ospitato alcuni match del Campionato d'Europa 2004, tra cui la partita inaugurale del torneo tra Portogallo e Grecia. Ha ospitato, inoltre, una semifinale e la finale della UEFA Nations League 2018//19 e la finale della UEFA Champions League 2020/21.
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Lo Sporting fugge e il Porto qualche occasione l’ha sprecata. L’ultima è stata proprio nel turno precedente col crollo, anche di proporzioni importanti, sul campo del Benfica nello scontro diretto. L’estate dei Draghi è stata burrascosa, con l’addio di Sergio Conceicao e la rivoluzione societaria che ha visto salire al potere l’ex tecnico André Villas Boas. In panchina c’è invece Vitor Bruno, ex membro dello staff precedente e oggi alla sua prima esperienza importante.
L’avvio non è stato dei migliori, tant’è che c’è chi parla di posizione in bilico. Le possibilità di recuperare, però, ci sono anche perché siamo soltanto all’inizio. Il mercato, inoltre, è stato discreto con gli arrivi del giovane Omorodion (già 8 reti in campionato), di Fabio Vieira e dello juventino Tiago Djaló. Quest’ultimo è stato rimesso a nuovo dopo stagioni travagliate dagli infortuni.
Il Casa Pia arriva all’appuntamento reduce da tre risultati utili consecutivi. E pazienza se due di questi sono solamente dei pareggi. La classifica è incoraggiante, il nono posto (a parità di partite) è già un traguardo di rilievo per questo piccolo club di Lisbona. Ciò che manca ora è un risultato di prestigio che faccia da cornice a un rendimento così soddisfacente.
Se prendiamo in considerazione il periodo che va dal 2018 ad oggi possiamo contare cinque precedenti tra le due squadre. Il bilancio è nettamente in favore del Porto che ha vinto quattro volte tra le quali sono comprese anche le ultime tre sfide dirette. Soltanto in un’occasione il Casa Pia è riuscito a strappare il pari ai Draghi: il riferimento è allo 0-0 del gennaio 2023. Nel conteggio è stata inclusa anche la gara di Coppa di Lega del dicembre 2019 con il netto 3-0 per i biancoblu.
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