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Il Perù può ancora puntare al settimo posto (e ai relativi playoff) ma deve assolutamente vincere. L’Ecuador, dal canto suo, è vicinissimo al pass mondiale.
Il Perù di Paolo Guerrero è ormai a un passo dall'eliminazione. I biancorossi sono a sette punti dal settimo posto, quando mancano tre gare al termine di questa tornata delle qualificazioni mondiali in orbita sudamericana. Nella notte tra martedì e mercoledì, i peruviani devono vedersela con il sempre più sorprendente Ecuador, secondo in classifica con 24 punti e ormai vicinissimo al pass mondiale (si tratterebbe della quinta partecipazione della storia).
L'ultimo scontro diretto tra le due Nazionali è andato in scena lo scorso settembre: vittoria per 1-0 dell'Ecuador, con rete ad inizio secondo tempo firmata dal solito Enner Valencia.
Perù (4-3-3): Gallese; Advincula, Zambrano, Garcés, López; Aquino, Tapia, Flores; Polo, Guerrero, Reyna. Ct: Ibanez.
Ecuador (4-4-2): Valle; Ordóñez, Pacho, Hincapié, Estupiñán; Angulo, Vite, Caicedo, Minda; Yeboah, Franco. Ct: Beccacece.
Perù-Ecuador si disputa all’Estadio Nacional di Lima, tempio del calcio peruviano con oltre 40.000 posti a sedere. Lo stadio, inaugurato nel 1952 e più volte ristrutturato, ha ospitato molti impegni della Blanquirroja.
Il calcio d’inizio di Perù-Ecuador è fissato per le 03:30 italiane di mercoledì 11 giugno. La partita non ha copertura televisiva in Italia, per cui non potrà essere vista né sul piccolo schermo né in streaming.
La Nazionale allenata da Óscar Ibáñez si trova in una situazione delicata: nona in classifica con 11 punti, a sei lunghezze dalla zona playoff e con il peggior attacco delle qualificazioni (solo 6 gol segnati in 15 partite). Il Perù ha vinto appena due gare e il pareggio senza reti in Colombia ha mostrato una squadra compatta ma poco incisiva, capace però di difendersi con ordine. La Blanquirroja ha però una certezza: il fattore campo. Nelle ultime cinque gare casalinghe di qualificazione è imbattuta (due vittorie, tre pareggi), subendo solo due reti e mostrando una solidità difensiva che lascia aperta la porta alla speranza.
Il problema resta la produzione offensiva: Paolo Guerrero, eterno capitano, non trova il gol da mesi e l’assenza di André Carrillo pesa in termini di fantasia e imprevedibilità. Ibáñez dovrebbe confermare la linea difensiva con Gallese tra i pali, Advincula e López sugli esterni, Zambrano e Garcés centrali. In mediana agiranno Aquino, Tapia e Flores, mentre in attacco Polo e Reyna supporteranno Guerrero, chiamato a un’altra notte da leader.
L’Ecuador di Sebastián Beccacece è la vera sorpresa del girone: secondo posto con 24 punti, frutto di sette vittorie, sei pareggi e solo due sconfitte, nonostante la penalizzazione di tre punti a inizio campagna. La Tri - che è sicura di partecipare almeno allo spareggio intercontinentale - è reduce da otto partite senza sconfitte, ma ha rallentato il passo con due 0-0 consecutivi contro Brasile e Venezuela, evidenziando qualche difficoltà realizzativa in assenza del bomber Enner Valencia, ancora ai box per infortunio.
Nonostante la sterilità offensiva, la difesa guidata da Willian Pacho (fresco vincitore della UEFA Champions League) e Piero Hincapié è tra le più solide del continente. In mezzo al campo Moisés Caicedo (Chelsea) detta i tempi, mentre in avanti il giovane John Yeboah (Venezia) e Alan Franco dovrebbero comporre la coppia d’attacco nel 4-4-2 scelto da Beccacece. Un successo a Lima potrebbe già regalare la qualificazione matematica al Mondiale, traguardo che manca dal 2014. Tuttavia, la storia recente non sorride agli ecuadoriani in Perù: nelle ultime tre trasferte di qualificazione a Lima sono arrivati due ko e un pareggio
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