Seconda trasferta stagionale per il Cagliari che fin qui ha conquistato soltanto due punti non sfruttando il fattore campo. Ora i rossoblù vanno a giocare in casa del Parma nel posticipo della sesta giornata di campionato.
La sesta giornata di Serie A si conclude di lunedì sera col posticipo delle 20:45 tra Parma e Cagliari. Tra le due compagini in questo momento ci sono tre lunghezze di divario con i gialloblù davanti. I sardi hanno infatti cominciato davvero male la stagione tant’è che insieme al Monza sono ancora a secco di vittorie.
L’obiettivo è lo stesso per entrambe, ovvero centrare la salvezza, possibilmente nella maniera più rapida e indolore possibile. Un proposito non scontato alla luce dell’approccio al torneo e della concorrenza che esiste nel massimo campionato italiano.
Il Parma è una neopromossa e come tale deve mettere in conto qualche difficoltà iniziale. Fabio Pecchia però non cambia la rotta e prosegue col 4-2-3-1. Davanti a Suzuki agiscono Delprato, Balogh, Osorio e Coulibaly. A centrocampo Sohm ed Hernani ci sono, nonostante l’affaticamento post e Lecce e con loro un altro posto è riservato a Bernabé. Sugli esterni giocano i romeni Man e Mihaila, chiamati a rifornire il centravanti Bonny.
Qualche ballottaggio in meno in casa Cagliari dove il terzetto arretrato che deve coprire la porta difesa da Scuffet è formato da Zappa, Mina e Luperto. Sulle corsie esterne troviamo Zortea e Augello con Marin, Makoumbou (occhio però a Gaetano) e Deiola mezzali. La coppia d’attacco è con Luvumbo e Piccoli, sebbene Lapadula sia in rampa di lancio dopo la Coppa Italia.
Parma (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Balogh, Osorio, Coulibaly; Sohm, Bernabé; Man, Hernani, Mihaila; Bonny. Allenatore: Pecchia.
Cagliari (3-5-2): Scuffet; Zappa, Mina, Luperto; Zortea, Marin, Makoumbou, Deiola, Augello; Piccoli, Luvumbo. Allenatore: Nicola.
Teatro dell’evento è lo stadio Ennio Tardini di Parma che prende il nome dal presidente del club all’inizio degli anni Venti. L’impianto risale infatti proprio a quei tempi, con inaugurazione avvenuta nel 1924 e successivi lavori di ristrutturazione effettuati in particolar modo in occasione dei Mondiali italiani del 1990. Si tratta di una delle strutture più vecchie del nostro calcio, utilizzata all’occorrenza anche per altre discipline sportive. La capienza è di 22.352 posti a sedere.
Il match tra Parma e Cagliari, posticipo della sesta giornata di Serie A, è in programma lunedì 30 settembre alle ore 20:45. L’incontro dell’Ennio Tardini è un’esclusiva DAZN. Per seguire l’evento, quindi, serve una connessione ad internet e un abbonamento con la celebre piattaforma streaming. In più, è fondamentale disporre di un dispositivo come smart tv, computer, tablet, smartphone o anche di un televisore più antiquato ma connesso ad internet tramite un Dongle HDMI come Fire TV Stick o Chromecast.
Difficile riscontrare casi analoghi. Il bilancio dei precedenti tra Parma e Cagliari è in perfetta parità. Le due compagini si sono affrontate 78 volte complessivamente, nelle quali 26 volte hanno vinto gli emiliani, 26 i sardi e 26 sono stati anche i pareggi. Se volessimo, però, restringere il campo di ricerca esclusivamente alla Serie A allora i confronti scenderebbero a 44 con il Parma in vantaggio grazie a 18 vittorie che rappresentano quasi un record dal momento che solo contro l’Udinese la squadra emiliana ha vinto di più.
La tendenza degli ultimi tempi, tuttavia, è rossoblù considerato che il Parma ha vinto solamente una delle ultime dieci partite giocate contro il Cagliari. Per quanto concerne le sfide al Tardini gli emiliani in cinque delle ultime sette sfide sono riusciti a mantenere la porta inviolata: in tre occasioni pareggiando 0-0.
Nelle ultime tre gare il Parma ha portato a casa solamente un punto e per giunta in extremis rimontando contro il Lecce. Questo trend ha reso meno convincente l’avvio di stagione dei ducali, quanto meno dal punto di vista dei risultati. Il dato che forse preoccupa maggiormente l’allenatore Fabio Pecchia è relativo alle espulsioni: ben quattro nelle ultime cinque gare.
Di buono c’è che dal punto di vista offensivo la squadra risponde bene con diversi talenti messi in luce come Man e Bonny. In rosa, poi, sembrano esserci le risorse per fare un campionato quanto meno discreto tenendo conto che parliamo di una neopromossa.
Davide Nicola ha dimostrato negli anni di essere uno degli allenatori più bravi a subentrare in corsa. Oggi il tecnico torinese ha una nuova sfida da vincere: costruire una squadra fin dal principio e condurla ugualmente alla salvezza. L’inizio è stato davvero negativo, con solamente due punti fatti nonostante un calendario composto da quattro partite interne e appena una fuori casa. I rossoblù sono a secco da 360 minuti in campionato, con magra consolazione arrivata dalla Coppa Italia grazie all’1-0 sulla Cremonese.
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