Leo si conferma l'uomo dei record: l'ennesimo riconoscimento è figlio soprattutto del trionfo mondiale con l'Argentina dello scorso dicembre in Qatar.
L'ottava meraviglia di Messi. Il fuoriclasse argentino ha vinto ancora. È sempre lui il simbolo del calcio contemporaneo, anche adesso che ha lasciato l'Europa per la MLS. Ottavo Pallone d'Oro per la Pulce, ennesimo record per un campione dalla classe infinita. Il segreto di Messi, probabilmente, è che non si è mai posto limiti. Ed è forse per questo che li sta superando uno dopo l'altro.
L'argentino si è aggiudicato l'ottavo riconoscimento messo in palio da France Football, allungando ulteriormente il suo vantaggio sul rivale di sempre, Cristiano Ronaldo, fermo a cinque, e su tutti gli altri: a quota tre ci sono Michel Platini, Johan Cruyff e Marco Van Basten, tutte leggende del calcio. Come leggenda vivente è già lui, Leo, simbolo di tecnica, classe, senso del gol e non solo.
Perché anche stavolta l'ha spuntata Messi? Essenzialmente per un motivo e mica da poco. Lo scorso dicembre in Qatar la Pulce ha infranto l'ultimo tabù, guidando l'Argentina al terzo trionfo mondiale della sua storia. Il primo, e molto probabilmente ultimo, con lui in campo. Oltre che con le sue giocate, che per la verità non erano mancate neppure nelle precedenti edizioni della Coppa del Mondo, Messi ha vestito finalmente anche i panni di leader carismatico e riconosciuto.
Un vero e proprio faro per i compagni e per i tifosi, capace di trascinare la Seleccion al successo. Più volte in passato era stato “accusato” proprio di questo: di essere un vincente solo con la sua squadra di club, zeppa di campioni, e di non riuscire a fare la differenza in Nazionale. In pochi mesi questa scomoda etichetta se l'è definitivamente tolta di dosso. Nel 2021 vincendo la Copa America, nel 2022 col Mondiale che ha fatto esplodere di gioia l'Argentina.
Un trionfo che ha fatto moltiplicare gli accostamenti, i paragoni e le comparazioni con Maradona. Ogni epoca in realtà fa storia a sé e se Diego ha segnato gli Anni '80 con le sue prodezze leggendarie, Leo ha legato il suo nome al periodo attuale. In Argentina, non a caso, il problema non se lo pongono: si godono tutti e due, Maradona e Messi, entrambi ormai entrati nel mito, non solo del calcio nazionale, ma planetario.
Il successo al Mondiale e poi? Perché premiare Messi col Pallone d'Oro visto che nella seconda metà della scorsa stagione non si è reso protagonista di numeri, giocate o imprese particolari? È questa la maggiore critica mossa dopo la cerimonia parigina. In effetti, dopo il Mondiale, Messi non è che abbia brillato particolarmente. La sua squadra di club, il Paris Saint-Germain, ha steccato ancora una volta l'obiettivo Champions, uscendo mestamente agli ottavi contro il Bayern Monaco nonostante la presenza dello stesso Leo, di Neymar e di Mbappé, le tre punte di diamante di un reparto offensivo da videogame.
Ha vinto la “solita” Ligue 1, un titolo però che non ha scaldato i cuori degli stessi tifosi parigini. E allora, perché farlo vincere ancora? Beh, forse perché Messi è semplicemente...Messi. E lo dimostrano l'affetto, il calore, il clamore mediatico e la partecipazione spasmodica che hanno accompagnato il suo trasferimento nella MLS, il campionato nordamericano. Da quando c'è lui, l'attenzione riservata al torneo a stelle e strisce si è moltiplicata a livello esponenziale. Una sorta di ambasciatore del calcio nella terra del football, forse l'ultimo grande salto compiuto dall'inarrivabile Pulce.
Già in sette occasioni Messi aveva portato a casa il Pallone d'Oro. La prima volta nel 2009, dopo il trionfo in Champions col Barcellona in finale sul Manchester United (2-0, suo il bellissimo gol del raddoppio). Poi sono seguite le affermazioni nel 2010, nel 2011 e nel 2012, quelle nel 2015, nel 2019 e, quindi, nel 2021. In cinque circostanze Leo è arrivato secondo (nel 2008, nel 2013, nel 2014, nel 2016 e nel 2017), mentre nel 2007, giovanissimo, si piazzò terzo.
Messi è nella storia del Pallone d'Oro. Nessuno, infatti, ne ha vinti tanti quanto lui: otto. Vanta poi un singolare record: nessuno è mai riuscito ad aggiudicarsi il trofeo in quattro edizioni consecutive, impresa centrata tra il 2009 e il 2012. Detiene inoltre un altro primato: è riuscito a vincere il Pallone d'Oro in tre diversi decenni, 2000, 2010 e 2020: una parabola iniziata nel 2009, proseguita nella decade successiva e anche nel decennio 2020, visti i successi nel 2021 e nel 2023.
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