In cinque occasioni l'importante riconoscimento ha premiato un calciatore azzurro: Sivori, Rivera, Rossi, Baggio e Cannavaro. Primo trionfo nel 1961, ultimo nel 2006.
Evento: | Pallone d'Oro 2023 |
Luogo: | Théâtre du Châtelet, Parigi |
Data: | 30 ottobre 2023 |
Orario: | 21:00 |
Dove vederla: | Sky, Mediaset |
Quanti sono i calciatori italiani che si sono aggiudicati il Pallone d'Oro, il più importante riconoscimento individuale del mondo del calcio? E di chi si tratta? In cinque occasioni il pallone dorato messo in palio da France Football è stato sollevato da un azzurro, la prima volta nel 1961, l'ultima nel 2006. Andiamo a scoprire chi sono i magnifici cinque e perché hanno vinto il trofeo.
Nato in Argentina da una famiglia di origini italiane, El Cabezón ha vinto il Pallone d'Oro nel 1961 grazie al suo status di oriundo: fino al 1995, infatti, il premio era riservato agli europei. Cresciuto nel River Plate, specialista di dribbling e giocate d'alta scuola, Sivori era un “angelo dalla faccia sporca” capace di infiammare le folle. Ha giocato per alcuni anni nella nazionale argentina prima di diventare italiano a tutti gli effetti in seguito al trasferimento alla Juventus nel 1957.
Tra il 1959 e il 1961 le sue annate migliori: 28 gol nel campionato 1959/60, 25 nel 1960/61. Proprio al termine di quella stagione si è imposto nella classifica finale del Pallone d'Oro con 46 voti, precedendo lo spagnolo dell'Inter Luis Suarez, secondo con 40, e l'inglese Johnny Haynes, attaccante del Fulham, terzo con 22.
Otto anni dopo Sivori, un altro italiano ha vinto il prestigioso riconoscimento: Gianni Rivera, capitano del Milan e punto di forza della nazionale azzurra campione d'Europa nel 1968, che nel successivo Mundial messicano si sarebbe arresa soltanto in finale al Brasile di Pelè. Centrocampista raffinatissimo, soprannominato “l'Abatino” da Gianni Brera, Rivera ha esordito neppure 16enne in Serie A con la maglia dell'Alessandria, per poi trasferirsi al Milan.
Proprio in seguito al trionfo dei rossoneri nella Coppa Campioni 1968/69 (4-1 in finale sull'Ajax), Rivera è stato premiato come il miglior calciatore del football europeo: con 83 voti ha preceduto un altro italiano, Gigi Riva, mentre il tedesco Gerd Müller ha chiuso in terza posizione a quota 38.
Terzo italiano a trionfare il mitico “Pablito” del Mundial spagnolo del 1982: Paolo Rossi, centravanti della Juventus, è stato il capocannoniere di quell'edizione dei Mondiali, vinta dall'Italia al termine di un cammino in crescendo. Sei i suoi gol, tutti realizzati nelle ultime tre partite del torneo: tre al Brasile nell'indimenticabile 3-2 del Sarrià di Barcellona, valsi il passaggio del turno; due alla Polonia nella semifinale del Camp Nou; uno, quello che ha sbloccato il risultato, nella finalissima del Bernabeu con la Germania Ovest, sotto gli occhi di Pertini. Meritatissimo il successo nella classifica finale (115 voti ottenuti) davanti ad altri due protagonisti di quel torneo, il francese Alain Giresse (secondo a quota 64) e il polacco Zibi Boniek (terzo con 39 voti).
Il “Divin Codino” ha ricevuto il Pallone d'Oro nell'autunno del 1993, qualche mese prima dell'agrodolce spedizione mondiale di Usa 94. Decisiva, ai fini dell'assegnazione del riconoscimento, la vittoria della Coppa Uefa con la Juventus di Giovanni Trapattoni, di cui era faro indiscusso. Ma anche negli anni precedenti Baggio aveva incantato. Dopo essere stato l'idolo dei tifosi della Fiorentina, è sbarcato alla Vecchia Signora nel 1990, poco prima di mettere a segno un gol straordinario con la maglia azzurra a Italia '90.
In seguito avrebbe vestito anche le maglie di Milan, Inter, Bologna e Brescia. Nella classifica del Pallone d'Oro 1993, con 142 voti, ha preceduto l'olandese dell'Inter Dennis Bergkamp (83) e il francese del Manchester United Eric Cantona (34). E se avesse realizzato quel rigore a Pasadena contro il Brasile, probabilmente, l'avrebbe spuntata anche l'anno dopo, davanti al bulgaro Hristo Stoichkov.
Ultimo italiano a vincere il premio è stato il “Muro di Berlino”, colonna della difesa azzurra campione del mondo in Germania. Cannavaro in quell'edizione dei Mondiali è stato semplicemente monumentale, annullando uno dopo l'altro i vari spauracchi dell'Italia, da Shevchenko a Klose, fino a Trezeguet. Napoletano doc, cresciuto nella squadra partenopea, in carriera ha giocato nel Parma, nell'Inter e nella Juventus, ma quando ha ricevuto il premio era appena passato al Real Madrid di Fabio Capello, con cui avrebbe subito conquistato una combattutissima edizione della Liga a scapito del Barcellona.
Nella classifica finale di quel Pallone d'Oro Cannavaro si è piazzato davanti ad altri due protagonisti della notte di Berlino: con 173 voti ha infatti distanziato il compagno di nazionale Gigi Buffon, secondo con 124, e il francese Thierry Henry, terzo con 121 preferenze.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.