La Spagna si affida allo scatenato Fermin Lopez, al difensore Cubarsi e al regista Baena. La Francia, che ha dalla sua il supporto del pubblico, con Lacazette, Mateta e Olise in attacco.
In campo per l’oro olimpico. A tu per tu le due migliori nazionali del torneo di calcio di questi Giochi Estivi: da un lato la fortissima Spagna di Fermin Lopez, dall’altro la Francia guidata dal mitico Thierry Henry. Riflettori puntati ovviamente sui padroni di casa transalpini, che hanno l’occasione di conquistare la medaglia più ambita davanti al pubblico amico: non solo quello, perché in campo ci sono alcuni dei giovani talenti più interessanti del panorama calcistico continentale, a cui bisogna aggiungere “grandi vecchi” come Lacazette. Nemmeno la Spagna scherza, come certifica la presenza del già citato Lopez e di giocatori fenomenali come Baena (che in estate ha anche vinto gli Europei dei grandi) e Cubarsi.
Spagna (4-2-3-1): Tenas; Pubill, Cubarsi, Garcia, Miranda; Barrios, Baena; Oroz, F. Lopez, Gomez; Ruiz. Ct: Denia.
Francia (4-3-1-2): Restes; Sildillia, Bade, Lukeba, Truffert; Millot, Kone, Chotard; Olise; Lacazette, Mateta. Ct: Henry.
La gara si gioca nel mitico Parco dei Principi, stadio che ospita le gare interne del Paris Saint-Germain. L'impianto, inaugurato nel 1972 e ristrutturato recentemente (tra il 2012 e il 2016), può contenere quasi 48mila spettatori. Nel 1984 è stato teatro della finale degli Europei e nello specifico della vittoria per 2-0 della Francia contro la Spagna (gol di Michel Platini e Bruno Bellone).
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La Spagna viene dalla sofferta vittoria contro il Marocco di Hakimi. Dopo l'iniziale svantaggio (in gol l'africano Rahimi), le cose sono state raddrizzate - guarda un po' che sorpresa! - dallo scatenato Fermin Lopez, autore del gol del momentaneo pareggio e dell'assist per il 2-1 di Juanlu Sanchez.
In ottica probabili formazioni, il commissario tecnico Denia sembra intenzionato a confermare il 4-2-3-1 visto nelle ultime uscite. Ancora una bocciatura per il forte attaccante Omorodion: al suo posto c’è nuovamente il centravanti Ruiz, supportato da Lopez e dagli esterni offensivi Oroz e Gomez. A centrocampo tutto passa per i piedi del già citato Baena, affiancato dall’altra certezza Barrios, con il parmense Bernabé pronto a subentrare nella ripresa. In difesa, davanti al portiere Tenas, ecco il giovanissimo Cubarsi, l’altro centrale Garcia e i terzini Pubill e Miranda. Quest’ultimo è tra gli osservati speciali degli appassionati italiani, alla luce del suo recente trasferimento dal Betis al Bologna.
Anche qui parliamo di un tasso tecnico incredibile. E anche di una Nazionale dal grande, grandissimo orgoglio: lo dimostra la capacità di rialzare la china contro l'Egitto, avanti con Saber e poi raggiunto e superato dalla doppietta di Mateta e il gol - nel secondo tempo supplementare - firmato dall'altro gioiello Michael Olise. I due dovrebbero scendere in campo dal primo minuto, andando così a formare il trio d'attacco con il mitico Lacazette. A centrocampo il trio formato da Millot, Kone e Chotard, mentre in difesa dovrebbero essere confermati i centrali Bade (finito nel mirino della Roma), Lukeba e i terzini Sildillia e Truffert. Tra i pali di nuovo Restes.
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