È l'ora del torneo a squadre per la sciabola femminile e le Azzurre sono nel tabellone a otto, col numero 6 nel ranking. Attesa anche per la finale dei 100 farfalla di nuoto.
Va a caccia di una medaglia l'Italia della sciabola femminile, ma la missione appare ardua. Le azzurre, guidate dal Ct Nicola Zanotti, scattano col numero 6 in un tabellone da otto che ha nella Francia padrona di casa la testa di serie numero 1 e nell'Ungheria (numero 2) la sua rivale più accreditata. Numero 3 del seeding è invece l'Ucraina, prima avversaria dell'Italia nei quarti di finale.
I risultati del torneo individuale non sono stati incoraggianti per le ragazze italiane. Tutte fuori al primo turno, Martina Criscio contro l'ungherese Luca Szucs (10-15), Michela Battiston per mano dell'altra ungherese Liza Pusztai (12-15) e Chiara Mormile contro la francese Cecilia Berder (10-15). Del resto, la sciabola femminile è stata l'ultima tra le armi azzurre a qualificarsi al torneo olimpico a squadre ed è anche la Nazionale, ranking alla mano, meno forte tra le sei del lotto tricolore. Tutto ciò, ovviamente, non vieta alle ragazze di Zanotti di sognare l'impresa, magari trascinate dal pensiero degli exploit degli altri azzurri della scherma a queste Olimpiadi.
A guidare la selezione ucraina c'è la fresca medaglia di bronzo del torneo individuale, Olga Kharlan, terza a Parigi come il suo compagno di vita, lo sciabolatore italiano Luigi Samele. Per Kharlan un cammino da rullo compressore che le ha consentito di eliminare la giapponese Shihomi Fukushima, l'azera Anna Bashta e l'ungherese Anna Marton, prima di arrendersi in semifinale all'idolo di casa Sara Balzer (7-15).
La vittoria nella finalina sulla coreana Choi Se-bin (15-14) ha regalato comunque una medaglia a Kharlan e all'Ucraina. Eliminate già al primo turno, invece, Alina Komashchuk dalla coreana Jeon Ha-young e Olena Kravatska dalla giapponese Misaki Emura, dopo aver piegato al preliminare la turca Saoussen Boudiaf.
La vincente del confronto in programma oggi alle 13:00 tra Italia e Ucraina se la vedrà con la vincitrice della sfida, di scena in contemporanea sulla pista rossa, tra Ungheria e Giappone. Dall'altra parte del tabellone i confronti sono tra Francia e Algeria e tra Corea del Sud e Stati Uniti. Alle 15:20 sono in programma le due semifinali, alle 19:00 la finale per il bronzo e alle 20:00 quella per l'oro. Ma nella sciabola, come in tutte le armi, si gioca anche per i piazzamenti dal quinto all'ottavo posto.
Anche la sfida a squadre tra le sciabolatrici italiane e ucraine andrà in diretta in chiaro sulla Rai, su Rai 2 oppure su Rai Sport. Confronto trasmesso pure su Discovery+, per abbonati: Discovery+ che fa parte di Eurosport e che dunque potrà essere visto anche dagli abbonati di DAZN e Sky.
Grande attesa anche per una delle finali più interessanti della penultima giornata del nuoto, i 100 farfalla. Mancherà il campione uscente e uno dei protagonisti annunciati, Caeleb Dressel, che ha confermato di non attraversare un periodo di forma particolarmente brillante mancando clamorosamente la qualificazione. Solo quinto nella sua semifinale lo statunitense (51''57), lontano dall'ottavo tempo utile per disputare la finale, appannaggio del giapponese Naoki Mizunuma: 51''08. Ci saranno invece Kristof Milak, l'ungherese argento nei 200 farfalla autore del miglior tempo in semifinale (50''38) e Maxime Grousset, il francese beniamino del pubblico che ha destato un'ottima impressione nella sua semifinale, vinta con un crono altrettanto fantastico: 50''41.
L'impressione è che sarà un duello entusiasmante, col francese chiamato a riscattare il podio mancato per un soffio nei 100 stile libero: la duttilità e la polivalenza, come dimostrato dal grande Leon Marchand, sembra essere un marchio di fabbrica dei nuotatori transalpini in queste Olimpiadi. Occhio al canadese Josh Liendo, entrato in finale col terzo tempo (50''42) e in possesso del miglior crono stagionale sui 100 stile. Anche l'olandese Nyls Korstanje (50''59) ha tutte le carte in regola per ambire a un posto sul podio, mentre appare leggermente al di sotto dei suoi standard lo svizzero Noè Ponti, presentatosi a Parigi con eccezionali credenziali ma protagonista sin qui di un percorso altalenante: solo il quinto tempo per lui tra gli otto finalisti, il 50''60 valso il secondo posto nella sua semifinale. Completano il quadro dei qualificati il canadese Ilya Kharun (50''68) e l'australiano Matthew Temple (50''95).
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