Olimpia Milano-Virtus Bologna, lo Scudetto si decide in gara-7

Lombardi ed emiliani in campo per la classica “bella”: i biancorossi devono ritrovare la retta via, dopo un sesto atto che definire deludente è dire poco. Grande momento per la squadra di Scariolo, che si affida a Belinelli, Hackett e Shengelia.

Tutto in una notte. Lo Scudetto della Lega Basket Serie A si decide in gara-7: Olimpia Milano e Virtus Bologna sono così protagoniste della classica “bella”, in programma al Forum di Assago nella serata di venerdì. Parità assoluta tra le due compagini: un 3-3 entusiasmante, segnato esclusivamente da successi davanti al pubblico amico, un dato che all’apparenza dovrebbe favorire i milanesi che hanno chiuso la regular season al primo posto. C’è, però, poco da fidarsi dei numeri, anche alla luce di quanto visto in un sesto atto che ha mostrato tutta l’organizzazione degli emiliani guidati da Scariolo e i limiti offensivi di una Olimpia troppo Napier-dipendente.

Olimpia Milano, servono i punti di Shabazz Napier

I lombardi guidati da Ettore Messina non possono permettersi un’altra giornata no. Nella gara che si è giocata mercoledì sera alla Segafredo Arena è mancato, come dicevamo, l'apporto dell'americano Shabazz Napier, protagonista con appena 5 punti e 3 assist. Troppo poco, soprattutto se paragonato alla prestazione da urlo di appena due giorni prima: nel 79-72 dei biancorossi in gara-5, il classe '91 ex Zenit San Pietroburgo ha messo a referto 12 punti e 5 assist, numeri in linea con quelli stagionali. 

Gli unici a tenere botta sono stati il solito Nicolò Melli (11 punti e 6 rimbalzi per lui) e soprattutto il tedesco Johannes Voigtmann, protagonista dell'incredibile canestro da centrocampo che ha chiuso il primo quarto. In vista della finalissima, occhio ad un Luigi Datome apparso in grande crescita e ovviamente al naturalizzato danese Shavon Shields, l'uomo dei momenti decisivi.

Nelle rotazioni non possono mancare gli altri statunitensi Billy Baron, Davon Hall e Kyle Hines; ancora una volta, invece, si prevede poco spazio per Stefano Tonut, che nella stagione del potenziale salto di qualità non è riuscito mai ad imporsi (tranne una piccola parentesi positiva nel mese di marzo).

Virtus Bologna, Belinelli continua a fare paura. Ma è Teodosic l’uomo in più

C’è grande fiducia, invece, in casa Bologna. La prestazione di gara-6, finita con un largo 85-66, potrebbe fare da prologo dello Scudetto numero 17 degli emiliani (per i milanesi si tratterebbe del trentesimo successo della loro gloriosa storia). In casa Virtus spicca ancora una volta l'eterno Marco Belinelli, top scorer di gara-6 con la bellezza di 14 punti, con tanto di quattro triple. Un punto in meno per le altre certezze Cordinier (fondamentale anche in ottica rimbalzi) e Daniel Hackett. Bene anche Mouhammadou Jaiteh, per la prima volta in doppia cifra in questa finale Scudetto (per il francese 11 punti e il solito bottino di rimbalzi, sette in totale). 

Da non sottovalutare, poi, la voglia di successi del georgiano Tornike Shengelia e soprattutto un elemento di grande classe come Milos Teodosic: non fatevi ingannare dai numeri del serbo (solo 4 punti nella gara di mercoledì), perché parliamo del giocatore che ha portato la squadra per mano nel momento più delicato, tracciando la strada nel secondo quarto dell'ultimo confronto.

Al di là dei numeri dei singoli, gli emiliani hanno recentemente impressionato in fase difensiva: Clamoroso il dato dell'ultimo quarto di gara-6, con la retroguardia di Scariolo che riesce ad annullare gente come Napier e Shields, concedendo ai milanesi solo 7 punti. Una dimostrazione di forza impressionante. 

Olimpia-Virtus, come finì l'anno scorso

Anche nella passata stagione, biancorossi e Vu Nere furono protagonisti della finalissima Scudetto. Im quella occasione, i milanesi hanno conquistato il tricolore in gara-6, con 23 punti di Luigi Datome e grande prova del grande Sergio Rodriguez, ora al Real Madrid.

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bet365 News Team

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