Promette spettacolo il big match tra l'Olanda di Koeman e la Spagna di De la Fuente: è il primo atto del doppio confronto che vale le semifinali di Nations League.
Parata di stelle e spettacolo assicurato tra Olanda e Spagna, due Nazionali che fanno del gioco offensivo il proprio credo e che non hanno mai avuto paura, nel corso della loro storia, di lanciare in campo giovani di sicuro interesse. Il match, che è stato anche una finale mondiale nel 2010 in Sudafrica, mette in palio un posto nelle semifinali di Nations League ma sarà soltanto il primo atto della doppia sfida, che sarà completata dalla partita di ritorno in programma domenica a Valencia.
Olanda (4-3-3): Verbruggen; Frimpong, Van Dijk, De Ligt, Hato; De Jong, Gravenberch, Reijnders; Gakpo, Brobbey, Simons. Allenatore: Koeman.
Spagna (4-2-3-1): Unai Simon; Mingueza, Cubarsi, Asencio, Cucurella; Pedri, Zubimendi; Lamine Yamal, Fabian, N. Williams; Ferran Torres. Allenatore: De la Fuente.
Olanda e Spagna si affronteranno allo Stadion Feijenoord 'De Kuip', che letteralmente significa “la vasca”, il principale impianto sportivo di Rotterdam, nonché casa del Feyenoord sin dall'anno della sua inaugurazione nel 1937. Più volte ristrutturato nel corso degli anni, l'ultima volta nel 2000 in occasione degli Europei ospitati congiuntamente da Belgio e Olanda, lo stadio del Feyenoord può contenere poco più di 51.000 spettatori.
Il match tra Olanda e Spagna è in programma alle 20:45 di giovedì 20 marzo e potrà essere seguito in streaming su UEFA.tv, gratuitamente dopo aver completato una semplice procedura di registrazione.
L'Olanda ha chiuso al secondo posto il Gruppo 3 della Lega A di Nations League collezionando nove punti e piazzandosi alle spalle della Germania, con tre lunghezze di vantaggio sull'Ungheria e sette sul fanalino di coda Bosnia. Due vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta per i Tulipani nel corso del gironcino.
In casa l'Olanda non ha mai perso, collezionando due vittorie (5-2 a spese della Bosnia e 4-0 sull'Ungheria) e un pareggio (2-2 con la Germania). In trasferta invece è arrivato l'unico ko del cammino (1-0 in Germania), oltre ai due pareggi (entrambi per 1-1) in Ungheria e Bosnia. Marchio di fabbrica degli Orange è il consolidato 4-3-3, che ha in Gakpo e nella stellina Simons le ali e in Brobbey il terminale offensivo.
Marcia quasi trionfale per le Furie Rosse, campioni in carica della manifestazione, che nel corso della fase eliminatoria hanno dominato il gruppo 4, chiuso al primo posto con 16 punti. Dopo lo 0-0 iniziale in Serbia, la truppa di De la Fuente ha vinto e convinto nelle successive cinque gare. Due i successi sulla Svizzera (1-4 in trasferta e 3-2 in casa), due le vittorie anche sulla Danimarca (1-0 in casa e 1-2 fuori) e secco 3-0 ai serbi nella sfida di ritorno.
Spagna, insomma, che ripropone la sua candidatura ad arrivare fino in fondo: del resto, un gruppo che annovera stelle del calibro di Pedri, Lamine Yamal e Nico Williams, giusto per fare qualche nome, e che la scorsa estate si è laureato campione d'Europa, non può non essere considerato per la vittoria finale.
Quella tra Olanda e Spagna è una grande classica del calcio mondiale: 15 anni fa le due Nazionali si sfidavano a Johannesburg per l'ultimo atto dei Mondiali, che ha visto il trionfo delle Furie Rosse grazie a un gol in extremis di Iniesta. Ad oggi, quella rimane l'ultima affermazione degli iberici sugli olandesi. L'ultimo confronto è datato 11 novembre 2020, un'amichevole giocata ad Amsterdam e chiusa sull'1-1. Ultima vittoria olandese il 2-0, sempre in amichevole, del marzo 2015.
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