Il talento della Nazionale cerca la consacrazione con Utah Jazz. Occhio alla voglia di rivalsa di Gallinari, ora a Washington. Riflettori anche sugli italo-americani.
La fantastica NBA è anche una faccenda italiana. Nel solco di una tradizione segnata dalle grandi giocate di Andrea Bargnani e Marco Belinelli, sono due gli azzurri che proveranno ad imporsi nell’edizione 2023/24 del campionato di basket più importante del mondo.
Da un lato Simone Fontecchio, confermato in forza agli Utah Jazz, dall’altro un Danilo Gallinari passato recentemente ai Washington Wizards e che sogna di tornare sui livelli (eccelsi) di Atlanta dopo l’avventura infruttuosa con i Boston Celtics. Sullo sfondo due italo-americani come Paolo Banchero e Ryan Arcidiacono, senza dimenticare il giovane Abramo Canka, ancora fuori dall’emisfero NBA ma voglioso di imporsi finalmente in NCAA (la lega che mette a confronto i college americani).
Il primo anno non è stato entusiasmante, ma - gli appassionati lo sanno perfettamente - l’approccio con l’NBA non è facile per nessuno. Nella sua stagione d’esordio con Utah, Fontecchio scende in campo in 52 occasioni, con sole 6 presenze partendo dal quintetto titolare. Due i momenti chiave: il 7 dicembre 22022 realizza la schiacciata decisiva contro i Golden State Warriors, quando manca poco più di un secondo alla fine dell'ultimo quarto (il match si conclude con un pirotecnico 124-123).
L’altro momento da incorniciare a marzo, quando realizza la bellezza di 26 punti nella pesante sconfitta con i Bucks di Giannis Antetokounmpo. Questi i due exploit dell'italiano nell'ambito di una annata tutt'altro che indimenticabile, segnata da una media di appena 6,3 punti a partita. Ora l'opportunità di rifarsi: c'è, però, da vincere la concorrenza del fuoriclasse finlandese Lauri Markkanen, nonché del croato Luka Samanic e del rookie Taylor Hedricks.
Resettare tutto. Dopo la stagione sfortunata (e le zero presenze) in quel di Boston, Danilo Gallinari vuole vivere un altro anno da protagonista in NBA. Per il classe ‘88 c’è ancora tempo prima del ritorno a casa e di un fine carriera (a conti fatti già concordato) con l’Olimpia Milano.
L’esperienza con i Wizards, però, non si prospetta per nulla semplice, avendo davanti a sé due ali grandi del calibro di Kyle Kuzma e Deni Avdija. Il "Gallo", però, vuole confermarsi sesto uomo di assoluto spessore come nella recente esperienza con gli Atlanta Hawks e sembra pronto anche a giostrare in altre zone del campo (il pivot Daniel Gafford è fuori per un mese e non è impensabile un Danilo nell'insolita veste di centro).
Tirando le somme, per il talento nativo di Sant'Angelo Lodigiano questa sembra essere l'ultima grande occasione in terra statunitense: per questo l'intenzione è giocarsi tutte le carte fino a gennaio, sperando in una chiamata di una contendente per il titolo. Così da cullare ancora il sogno di essere il secondo italiano a conquistare l'anello dopo il mitico Marco Belinelli.
Questo potrebbe essere l’anno della definitiva consacrazione per Paolo Banchero. Dopo un Mondiale deludente con la casacca degli Stati Uniti, il numero 1 del draft 2022 vuole migliorare i già importanti numeri della passata stagione. Per lui una media di 20 punti e 7 rimbalzi a partita, nell'ambito di 72 gettoni, tutti partendo da titolare. Le basi ci sono, insomma: adesso c’è da dimostrarsi campione vero, al netto di qualche sbavatura dettata dall’età (parliamo pur sempre di un 2002) e dalla gestione di un talento in alcuni casi troppo ingombrante.
Vita da comprimario, invece, per l'altro italo-americano Ryan Arcidiacono, tornato ai New York Knicks dopo la partentesi tutt'altro che entusiasmante con Portland. Per il playmaker, che ha militato anche nell'Italia Sperimentale, gli anni migliori sono stati quelli con i Chicago Bulls, con cui ha messo a referto quasi mille punti in tre stagioni e mezza.
Più grande di Banchero (sono otto i mesi di differenza), Abramo Canka non è ancora riuscito a fare il grande salto. Dopo un anno a vuoto con UCLA Bruins, l'ex Stella Azzurra prova ancora la strada del college, indossando adesso la casacca di Wake Forest. Ancora un'esperienza in NCAA per la guardia alta 199 centimetri: l'obiettivo è ripetere le buone prestazioni messe in campo in Russia e Lituania con le maglie di Lokomotiv Kuban e Nevezis.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.