La franchigia di Denver ha spazzato via ai playoff i Los Angelers Lakers con un perentorio 4-0. Ora prova a mettere le mani sul primo titolo ma dovrà passare attraverso i Miami Heat o i Boston Celtics.
Evento: | Finals NBA |
Luogo: | Denver Nuggets-Miami Heat/Boston Celtics |
Quando: | 1-18 giugno 2023 |
Dove vederla: | Sky Sport NBA |
Ci siamo quasi. Il campionato NBA sta volgendo al termine e come sempre saranno le Finals ad assegnare il titolo di questa settantaseiesima edizione del torneo di basket più importante al mondo. Il cammino delle trenta squadre impegnate, di cui ventinove statunitensi ed una canadese, è cominciato il 18 ottobre con la regular season che ha diviso in due tronconi da quindici le franchigie. Questa prima lunga parte è poi terminata il 9 aprile consentendo a sedici di queste di andare avanti, chi direttamente chi tramite uno step intermedio definito play-in, per potersi giocare le fasi finali della competizione.
I play-off hanno poi concretizzato un’ulteriore scrematura, non ancora completata, andando a selezionare le due migliori tra le quali uscirà l’erede dei Golden State Warriors che un anno fa mettevano le mani sul settimo titolo della loro storia. In lizza sono pertanto rimasti i Denver Nuggets che avevano peraltro vinto in regular season la Western Conference concludendo al primo posto ed una tra i Miami Heat che invece avevano terminato in ottava posizione nella Eastern e i Boston Celtics secondi dietro ai Bucks in campionato.
Tra queste ultime due il duello continuerà per un’altra partita: chi la vince raggiungerà i Nuggets. Poi ci saranno le Finals, ovviamente sempre al meglio delle sette partite con titolo in tasca a chi sarà in grado di vincerne quattro.
Alle semifinali non c’è stata storia. Sono bastate quattro partite ai Denver Nuggets per spazzare via ogni possibile ambizione dei Los Angeles Lakers. D’altro canto la regular season aveva già evidenziato come Nikola Jokic e compagni stavolta facessero davvero sul serio. Anche in estate c’era chi li considerava possibili protagonisti del torneo, attribuendo loro chance di vittoria finale. In effetti dal punto di vista offensivo, data anche la presenza del Big Three con Jamal Murray e Michael Porter jr oltre alla già citata stella serba, le credenziali erano davvero ottime.
Gli unici dubbi potevano semmai arrivare da una fase difensiva che aveva sempre fatto da contraltare ad una capacità realizzativa tra le migliori in assoluto. Altro elemento di perplessità erano le condizioni fisiche di qualche campione, troppo spesso vittima di infortuni. Ma scongiurate nel tempo tutte le possibili incognite la vera qualità dei Nuggets è venuta fuori con grande prepotenza. Che sia questa la volta buona per mettere le mani sul primo titolo nella storia? In passato è capitato che l’abbiano anche sfiorato, provando a toccarlo ma senza mai riuscirci.
Prendersi il trofeo vorrebbe dire aver chiuso un cerchio. Allora non resta che restare concentrati, limitando al minimo il periodo di riposo in vista del prossimo turno, ritenuto eccessivo da coach Mike Malone che sa che i suoi ragazzi stanno per giocarsi qualcosa di storico mai visto in tanti anni di storia del club del Colorado.
Il potere delle parole talvolta ha la possibilità di cambiare il corso della storia. Dopo il tre a zero dei Miami Heat nei confronti dei Boston Celtics, che sembrava aver definitivamente chiuso i giochi, il discorso di Matt Reynolds, non proprio uno dei volti copertina del team in stagione, rivolto ai compagni ha clamorosamente rimesso tutto in discussione. Già perché a volte capita che basti una scintilla per trovare dentro la forza necessaria per ribaltare ciò che sembra impossibile.
E in effetti il Boston, sotto di tre partite, è riuscito a pareggiare i conti contro gli Heat in attesa dello scontro finale di lunedì notte. Mai infatti nella storia dell’NBA una squadra era riuscita a rimontare uno 0-3 dopo le prime tre gare. Dovessero riuscirci i Celtics entrerebbero di diritto nella storia. Dal canto suo il sodalizio della Florida sta vivendo il momento come una sorta di piccolo grande dramma: sembrava tutto fatto, al pari di ciò che stava avvenendo sull’altro campo tra i Nuggets e i Lakers, e invece non erano stati fatti bene i conti con la resilienza del team guidato da Joe Mazzulla. Adesso ci sarà quindi un altro incontro: l’inerzia è chiaramente dalla parte del rimontante mentre da Miami dovranno resettare quanto accaduto negli ultimi giorni per ripartire da zero.
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