Concorrenza agguerrita per il più prestigioso dei premi individuali della pallacanestro a stelle e strisce. Riflettori puntati su Joel Embiid, centro dei Sixers che l’anno prossimo potrebbe giocare con la Francia.
Archiviata la regular season, nell’emisfero NBA è tempo di assegnare il premio MVP. Tanti i fuoriclasse in lizza per l'ambito riconoscimento, storicamente assegnato ai giocatori che militano in squadre che hanno centrato l'accesso agli spareggi nobili.
Difficile, così, immaginare che lo sloveno Luka Doncic o Damian Lillard riescano a fare loro la statuetta per la prima volta in carriera: questo alla luce della disastrosa stagione di Mavericks e Portland, fuori anche dai play-in. Ma andiamo per gradi e diamo uno sguardo ai cestisti favoriti per il premio MVP.
Parli di favorito e tutti pensano a Jokic, e invece l’ultima parte di stagione regolare dei Nuggets, decisamente sottotono, ha rilanciato prepotentemente un giocatore immenso come Joel Embiid. Per il pivot classe '94 si tratterebbe del primo premio MVP in carriera e andrebbe ad affiancare Hakeem "The Dream" Olajuwon, diventando il secondo giocatore nato in Africa a imporsi tra i grandissimi del campionato NBA. Per il leader dei Philadelphia 76ers, che hanno chiuso la stagione al terzo posto nella Eastern Conference, parla la media mostruosa di 33 punti e 10 rimbalzi a partita.
Vero, niente di nuovo sotto al sole per un giocatore che nelle ultime stagioni si è sempre confermato su livelli incredibili. E pensare che parliamo di un top player che potremmo ritrovarci ad un passo da casa, e chissà che non possa incrociare il suo destino con quello della nazionale italiana: sì, perché nel futuro di Embiid potrebbe esserci la Francia, in vista delle Olimpiadi 2024 e dei prossimi Mondiali. Occhio, però, perché oltre al passaporto transalpino, il centro dei Sixers ha ottenuto anche il passaporto statunitense: non stupisce, così, che anche il “dream team” sia sulle tracce del fuoriclasse 29enne.
Anche qui parliamo di una stagione incredibile. L’ennesima. Jokic sogna di mettere le mani sulla statuetta per il terzo anno consecutivo, centrando un’impresa riuscita nell’era moderna solo alla leggenda Larry Bird. Per il centro in forza ai Denver Nuggets la bellezza di 24,5 punti, 12 rimbalzi e 10 assist a partita, testimonianza ulteriore che parliamo di un cestista completo, a cui manca solo la conquista del mitico anello NBA.
Dominante. Non ci sono altri aggettivi per definire il greco in forza ai Milwaukee Bucks, altro giocatore incredibile che in questa stagione si è fatto apprezzare con una media di 31 punti e 12 rimbalzi a partita. Numeri importanti per l'ala 28enne, in lizza per il terzo premio MVP della carriera, ma condizionata da troppi infortuni: preoccupano soprattutto i problemi al ginocchio, che lo hanno tenuto fuori anche nelle ultime uscite. Da segnalare l'incredibile prestazione di inizio 2023 contro i Washington Wizards, nel segno di 55 punti e 10 rimbalzi. Mostruoso.
Nella Eastern Conference, alle spalle proprio della capolista Milwaukee, ci sono i Boston Celtics di Jayson Tatum. Il classe '98 originario di St. Louis vuole finalmente entrare nell'Olimpo dei migliori: per lui una stagione regolare da top class, con tanto di 30 punti e quasi 12 rimbalzi a partita. Anche qui, da segnalare un exploit nel mese di gennaio, quando ha messo insieme ben 51 punti e 9 rimbalzi nel successo in casa degli Charlotte Hornets.
Probabilmente non sono tra i più accreditati, soprattutto se pensiamo al poker d’assi che vi abbiamo presentato, ma anche il prossimo trio è composto da giocatori che fanno sognare e che possono ambire al premio MVP. In questo senso, occhio al solito Steph Curry. La guardia tiratrice dei Golden State Warriors si è confermato nonostante i tanti acciacchi: la squadra di San Francisco è già ai play-off e lui ha contribuito con 29 punti e mezzo, 6 rimbalzi e altrettanti assist a partita. Mica male per un 35enne.
Se Curry sogna il tris, il leader dei Phoenix Suns, Devin Booker, vuole mettere le mani sulla statuetta per la prima volta in carriera: anche qui parliamo di una stagione da appalusi, con tanto di 28 punti e quasi 6 assist a partita. L'impressione è che la squadra di Phoenix possa fare il bello e il cattivo di tempo durante i play-off, con un Booker così e con un Kevin Durant che sembra essersi messo alle spalle gli infortuni degli scorsi mesi.
Un altro elemento da non sottovalutare è Donovan Mitchell, tra le grandi certezze dei Cleveland Cavaliers. La guardia 27enne sogna in grande dopo un avvio di aprile da sogno, con una media di oltre 40 punti a partita.
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