Stavolta i leoni rossi non ci fanno del male e gli azzurri arrivano all’appuntamento di Leverkusen nelle migliori condizioni possibili. Contro l’Ucraina la squadra di Spalletti si giocherà tutto.
Stavolta la Macedonia del Nord non ha fatto male all’Italia. Che s’è desta e ha colpito ben cinque volte per assicurarsi altri tre punti in classifica che le consentiranno di presentarsi lunedì sera a Leverkusen non proprio con l’acqua alla gola. Tre vittorie, un pareggio e una sconfitta il bilancio di Luciano Spalletti dall’insediamento in azzurro: numeri però che da soli contano poco perché ciò che occorre ora è che la Nazionale esca indenne dalla prossima gara.
Intanto le notizie che sono arrivate dall’ultima prestazione sono confortanti, con una squadra che ha sempre provato a giocare a calcio – in linea con il pensiero del suo allenatore – e che ha anche trovato un discreto feeling con il gol. Che ha sì rischiato in qualche occasione, ma che ha saputo tenere botta seppur di fronte ad un avversario di caratura evidentemente inferiore nonostante i tristi ricordi del passato. Insomma un’Italia viva, nella speranza che resti tale anche tra un paio di giorni.
Il Gruppo C ha raccontato di una formazione nettamente superiore alle altre. In questo momento l’Inghilterra è un pezzo avanti nel proprio progetto rispetto alla nazionale italiana. Il team guidato da Gareth Southgate ha chiuso in anticipo il discorso qualificazione e anche primo posto. Restano Italia e Ucraina, appaiate a sei lunghezze di distanza dai Tre Leoni per giocarsi l’altra postazione che pure conduce dritti in Germania ad Euro 2024.
A proposito di Germania, è lì che si giocherà la partita decisiva per gli azzurri impegnati in trasferta contro l’Ucraina in quella che sarà una sfida da dentro o fuori. I ragazzi di Spalletti hanno un vantaggio non indifferente, ovvero quello di avere a disposizione due risultati su tre per strappare il pass per la manifestazione continentale del prossimo anno. Data la differenza reti e soprattutto lo scontro diretto a favore, infatti, gli azzurri dovranno solo non perdere contro i gialloblù e l’obiettivo sarà centrato. Ma nessuna speculazione: l’Italia sa che se vorrà farcela dovrà come al solito giocare per vincere.
Anche in caso di sconfitta, comunque, l’Italia non sarebbe completamente fuori dalla manifestazione. Dal momento che gli azzurri si sono ben posizionati in Nations League, infatti, la loro presenza nella successiva fase dei play-off sarebbe garantita. Vero che gli ultimi precedenti in tal senso non sono straordinari, però è un’eventualità che esiste. Le partite sarebbero in programma per marzo 2024.
A partecipare ci sarebbero le 9 nazionali che chiudono tra le migliori terze classificate e le 3 vincitrici delle Leghe di Nations League (l’Italia ha vinto il Gruppo 3 della Lega A). La formula prevede tre mini gironi, con due gare di semifinale secca e una finale da giocare in campo neutro con sede ancora da definire tramite sorteggio.
Qualche indicazione il match con la Macedonia del Nord l’ha data. Luciano Spalletti adesso sa quali sono gli uomini più in forma, in che condizione stanno e che apporto possono dare alla causa nel corso dei prossimi, determinanti, novanta minuti.
Davanti a Gigio Donnarumma, dovrebbe rientrare dal primo minuto Di Lorenzo che ha scontato il turno di squalifica ed ora è abile e arruolabile. A completare il pacchetto arretrato si va verso la conferma dei vari Gatti, Acerbi e Dimarco. A centrocampo tra Barella e Bonaventura potrebbe essere preferito un mediano come Cristante al regista Jorginho. E non certo per il calcio di rigore malamente fallito dall’italo-brasiliano, che gode di tutta la fiducia del suo allenatore. Frattesi solita arma in corso d’opera. In attacco, invece, Chiesa è stato definito come il top player della Nazionale e pertanto avrà una maglia da titolare garantita con l’auspicio che la sua tenuta fisica sia per l’intera gara. Da una parte lo juventino, dall’altra ancora una volta Mimmo Berardi.
E il centravanti? Ha fatto discutere la scelta di Spalletti di non convocare Ciro Immobile, apparso in ripresa negli ultimi tempi ma evidentemente valutato ancora indietro in termini di condizione fisica. Giacomo Raspadori comunque ha fatto molto bene in un ruolo che sta ricoprendo spesso anche nel Napoli, data l’assenza di Victor Osimhen. La sua conferma non è da scartare, anche se alle sue spalle preme Scamacca che potrebbe consentire alla squadra di fare un gioco diverso, con qualche palla alta in più. In linea di massima le idee sono chiare. Con la speranza che dal campo arrivi pure la ragione.
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