Croazia, Olanda, Spagna e Italia si giocano la terza edizione della competizione UEFA dopo le precedenti vittorie di Francia e Portogallo. Semifinali in programma tra mercoledì e giovedì poi domenica le finali.
Fortuna che il calcio non ci molla neppure a giugno. Terminati i campionati e le varie competizioni internazionali per club, a tenerci compagnia tornano le nazionali con le fasi finali della UEFA Nations League. La competizione è nata nel 2018, per volontà dell’allora presidente dell’ente continentale Michel Platini, ed è giunta alla sua terza edizione, data la cadenza biennale con la quale si presenta.
Le prime due sono state vinte da Francia e Portogallo mentre adesso il lotto della possibile vincitrice è ristretto a quattro squadre che hanno saputo farsi strada tra le cinquantacinque partecipanti di inizio torneo. Il novero delle candidate include Olanda, Croazia, Spagna a Italia. Le prime due si affronteranno in semifinale mercoledì 14 giugno alle 20:45; le altre invece andranno in scena il giorno dopo allo stesso orario. Le perdenti avranno comunque un ulteriore banco di prova con la finale per il terzo e quarto posto prevista per domenica 18 giugno alle ore 15:00. La finalissima è invece in programma sempre di domenica ma in serata al tradizionale orario delle 20:45.
Ridurre il numero di amichevoli, mettendo in palio un trofeo, e offrire agli spettatori qualcosa di diverso dal tradizionale menù. Non avrà il risalto mediatico di Europei e Campionati del Mondo, ma la Nations League vanta comunque un seguito importante anche per la questione del ranking con l’opportunità offerta alle varie nazionali di scalare posizioni in graduatoria. Ad ospitare le Final Four della competizione iniziata un anno fa saranno i Paesi Bassi con finale a Rotterdam nello Stadion Feijenoord, meglio conosciuto con il nome di “de Kuip” che in italiano significa “la vasca”. Questo impianto non suscita ricordi gradevoli agli azzurri che proprio qui all’Europeo del 2000 vedevano spegnersi i propri sogni di gloria dopo il golden gol messo a segno da David Trezeguet.
Le altre sfide invece avranno luogo ad Enschede, città che conta poco più di un milione di abitanti situata nella regione di Twente, nel sudest della provincia dell'Overijssel al confine con la Germania. Insomma, mentre in giro impazza il calciomercato, con giocatori e allenatori coinvolti nel consueto teatrino di inizio estate, c’è ancora un po’ di calcio giocato a tenerci occupati con anche l’Italia di Roberto Mancini tra le protagoniste a caccia di un titolo che ci faccia dimenticare il Mondiale qatariota vissuto soltanto da spettatori.
Sono trascorsi quasi due anni dall’ultimo Spagna-Italia di Nations League. Eravamo proprio di questi tempi quando la truppa guidata da Roberto Mancini si faceva affossare in un Giuseppe Meazza gremito dalla doppietta di Ferran Torres alla quale provò a porre rimedio inutilmente Lorenzo Pellegrini. Non c’è occasione migliore di questa per prendersi una rivincita con gli azzurri che nel frattempo hanno mantenuto la stessa guida tecnica mentre gli iberici sono passati da Luis Enrique a Luis de la Fuente.
In palio c’è un posto a Rotterdam e la concreta possibilità di mettere le mani su un trofeo toccato finora soltanto da Francia e Portogallo. Sarebbe un bel modo di gettarsi alle spalle il passato e regalare al Ct un altro trionfo dopo quello dell’Europeo del 2020. Attesa anche per l’altra sfida tra i padroni di casa dell’Olanda di Ronald “Rambo” Koeman e la Croazia di Zlatko Dalic. Proprio i croati sono quelli che hanno fatto più strada in Qatar arrivando all’ultimo gradino del podio dopo aver perso in semifinale contro l’Argentina diventata poi campione del Mondo.
Da tempo l’Italia non ha più stelle. Meglio contare sul gruppo allora, che nel minor tempo possibile il Mancio dovrà essere in grado di plasmare per trasformarlo in una squadra di calcio realmente competitiva. Il club più rappresentato è l’Inter con cinque elementi, mentre la fascia di capitano resta sul braccio dello juventino Leonardo Bonucci. Nel gruppo dei 23 sono stati tagliati Baschirotto, Buongiorno, Florenzi, Gatti, Locatelli e Zaccagni.
La Spagna, ormai storicamente priva di centravanti completamente affidabili dal punto di vista realizzativo, è all’inizio di un nuovo ciclo. Rispetto alle qualificazioni ci sono stati numerosi cambi e per l’Italia la rinuncia a Pedri, date le precarie condizioni fisiche, è certamente una buona notizia.
Nella Croazia spiccano ovviamente i veterani di centrocampo come Modric, Brozovic e Kovacic. Nell’elenco dell’Olanda figura anche qualche “italiano” come Denzel Dumfries, Teun Koopmeiners, Marten de Roon e Georginio Wijnaldum. Non manca la qualità agli Orange, anche tra i giovani. Un esempio? Xavi Simons, diciannove reti in Eredivisie a 20 anni alla sua prima stagione da titolare.
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