In campo le sconfitte nelle due semifinali: i padroni di casa di Koeman, piegati dalla Croazia, e gli azzurri di Mancini, ko con la Spagna.
Evento: | Olanda-Italia |
Luogo: | De Grolsch Veste, Enschede |
Quando: | 15:00, 18 Giugno 2023 |
Dove vederla: | Rai 1 |
È la sfida tra le due deluse dalle semifinali di Nations League e in palio c'è un obiettivo francamente poco allettante, il terzo posto nell'ultima nata tra le competizioni Uefa. Olanda e Italia sono le due protagoniste della “finalina” in programma alle 15:00 di domenica 18 giugno a Enschede. Qualche ora dopo, alle 20:45, Croazia e Spagna si giocheranno il titolo a Rotterdam.
Per gli azzurri di Mancini è una sorta di rendez-vous, dal momento che nel 2021, nell'edizione organizzata proprio in casa, furono sconfitti 2-1 dalla Spagna e affrontarono poi la finale per il terzo posto contro una vicina di casa dell'Olanda, il Belgio. In quell'occasione, allo Juventus Stadium, finì 2-1 per l'Italia, grazie alle reti di Barella e Berardi. L'obiettivo per i campioni d'Europa è adesso quello di bissare il risultato di due anni fa, anche se la delusione per la sconfitta contro le Furie Rosse, maturata proprio nei minuti finali, è ancora forte.
Contro una Spagna tutt'altro che irresistibile gli azzurri hanno retto un tempo, il primo. Poi sono stati messi sotto, finendo col subire il gol del ko a opera di Joselu. Adesso c'è la possibilità di chiudere bene una stagione travagliata, con un successo che restituirebbe un po' di morale ai tifosi italiani, già afflitti per la mancata partecipazione al Mondiale e per le difficoltà nelle fasi iniziali delle qualificazioni a Euro 2024. Contro l'Olanda, tra l'altro, l'Italia ha sempre dato vita a confronti tirati ed entusiasmanti. È una vera e propria classica del calcio europeo e mondiale, da affrontare col massimo impegno.
Se Mancini ha le sue gatte da pelare, il suo omologo sulla panchina dei Tulipani, “Rambo” Koeman, non se la passa molto meglio. Raccolto il testimone da Van Gaal, l'ex stella del Barcellona ha iniziato male la sua corsa verso gli Europei del prossimo anno (0-4 in Francia) e ha visto sfumare un obiettivo molto sentito dai tifosi. Sulla Nations League l'Olanda puntava molto, per arricchire un palmares che a conti fatti contiene tante medaglie d'argento (le tre finali mondiali perse nel 1974, nel 1978 e nel 2010) e un solo vero titolo, quello europeo del 1988.
Invece la corsa di Gakpo e soci si è arrestata già in semifinale contro la Croazia, sfida in cui – al di là del pirotecnico risultato finale di 2-4, maturato dopo i supplementari – è apparsa netta la differenza rispetto a Modric e compagni, apparsi più organizzati, determinati e anche cinici. Nonostante la presenza di tante stelle in squadra, l'Olanda è sembrata ancora un cantiere aperto e solo a sprazzi è riuscita a esprimere il meglio del suo ricco potenziale. La sfida di Enschede contro l'Italia può regalare un sorriso al pubblico di casa, ancora scioccato dall'esito della semifinale.
Sono 23 le partite giocate tra Italia e Olanda, il bilancio complessivo vede in vantaggio gli azzurri con dieci successi a fronte di dieci pareggi e tre sconfitte. Il primo precedente è datato addirittura 1920: finì 1-1 in amichevole. Tra le partite più importanti quella del 21 giugno 1978 a Buenos Aires, che valeva l'accesso alla finale mondiale: successo in rimonta (2-1) per l'Olanda, coi tiri da fuori di Brandts e Haan che sorpresero Zoff.
Epica, invece, l'impresa degli azzurri nella semifinale degli Europei del 29 giugno 2000, ad Amsterdam: 0-0 strappato in nove contro undici e passaggio del turno ai rigori, in cui Totti stupì tutti col suo "cucchiaio". Otto anni dopo fu l'Olanda a esultare: 3-0 in un match della fase a gironi, anche se poi entrambe le nazionali passarono il turno a scapito di Francia e Romania. Le ultime due sfide ufficiali proprio in Nations League, nel 2020: 1-0 per gli azzurri ad Amsterdam (rete di Barella), 1-1 al ritorno a Bergamo (gol di Pellegrini e Van de Beek).
La nazionale di Koeman dovrebbe scendere in campo col 4-3-3 d'ordinanza. Tra i pali Bijlow, linea difensiva formata da Dumfries, Geertuida, Van Dijk e Aké, a centrocampo Wieffer, Koopmeiners e De Jong, con Malen, Gakpo e Simons nel tridente d'attacco.
Anche l'Italia col 4-3-3, dopo l'esperimento – dichiarato fallito dallo stesso Mancini – del 3-5-2. In porta Donnarumma, in difesa Di Lorenzo, Toloi, Acerbi e Dimarco, in mediana Barella, Jorginho e Verratti, con Zaniolo, Immobile e Chiesa in avanti.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.