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MotoGP: Martin vince pure in Giappone. Ora Bagnaia è a -3

Dopo il trionfo nella Sprint, lo spagnolo della Pramac vince anche nella anomala gara domenicale. Solo 13 giri, poi la bandiera rossa per la forte pioggia.

Jorge Martin più forte di tutto e di tutti, anche della pioggia. Sul circuito di Motegi, dopo il successo nella Sprint Race, il pilota spagnolo si ripete anche nella gara della domenica e si porta così a soli 3 punti dal primatista in classifica e campione del mondo in carica Francesco Bagnaia. Un successo incredibile da parte del talento della Pramac Racing, capace di conquistare l'intera posta in palio al termine di un Gran Premio del Giappone anomalo, durato appena 13 giri (contro i 24 previsti) e segnato per lui anche da un errore all'avvio che avrebbe tagliato le gambe a tanti. Non allo spagnolo, che adesso ha il diritto di sognare in grande: mancano sei Gran Premi al termine del Motomondiale e il sorpasso, con buona pace di Pecco e dei suoi tifosi, sembra ormai imminente. 

A spezzare un po’ questa incredibile rincorsa è però lo stop di una settimana prima del prossimo Gran Premio d’Indonesia. Il 15 ottobre si correrà sul circuito di Mandalika, lo stesso che l’anno scorso fu teatro di una prestazione tutt’altro che indimenticabile da parte proprio dei due protagonisti assoluti di questa stagione in salsa MotoGP. Entrambi i piloti in orbita Ducati dovranno fare qualcosa in più: d’ora in avanti, lasciare punti per strada potrebbe risultare fatale. Jorge e Pecco lo sanno benissimo.

La gara: Marc Marquez re del bagnato, come ai bei tempi

Che il Gran Premio del Giappone 2023 sia di quelli ad alto tasso di difficoltà lo si capisce da subito. A pochi minuti dall'inizio del warm up la pioggia si fa sempre più insistente, con la pista che si presenta subito decisamente bagnata. Inizia la gara e il quadro si fa subito allarmante, come certificano le cadute di Vinales e Zarco. 

Jorge Martin si conferma davanti a tutti, ma in questa fase tutto conta relativamente: sventolata la bandiera bianca dal commissario di gara, molti piloti si dirigono ai box per il cambio moto. Dopo questa fase (siamo al terzo giro) le gerarchie vengono ulteriormente sovvertite dall’errore dello stesso Martin, che va lungo e scivola addirittura al nono posto. Rimane deluso, però, chi spera che lo spagnolo della Pramac si arrenda. Già al quinto giro Martin è alla posizione numero 5, alle spalle del trio composto da Aleix Espargaró, Marc Marquez e dallo stesso Bagnaia. Avvantaggiato anche da una pioggia che si fa in questa fase meno incessante, Jorge si porta prima al terzo posto e poi al settimo giro completa la rimonta sorpassando Espargaró. 

Al decimo giro le condizioni meteorologiche peggiorano improvvisamente: la pioggia si fa battente, ma Martin tiene duro e alle sue spalle Bagnaia sembra quasi accontentarsi della seconda piazza, memore delle tante (troppe) cadute di questo suo Motomondiale. Prima della bandiera rossa, da segnalare il prodigioso sorpasso di un fuoriclasse assoluto come Marc Marquez, che conferma i progressi visti in India e conquista il primo podio stagionale in una gara della domenica. Oltretutto, una settimana fa lo avevamo detto: l'otto volte campione del mondo non sarà in corsa per il titolo, ma nella fase finale di questo Motomondiale potrà dire la sua. Finalmente.

Bandiera rossa e i (vani) tentativi di riprendere. Ora c’è da pensare all’Indonesia

Nella MotoGp si ricorre alla bandiera rossa solo in occasioni eccezionali. La tantissima pioggia vista in Giappone giustifica ovviamente la decisione della commissione di gara, “pungolata” anche da Espargaró e Marquez. Proprio pochi attimi prima dell’annullamento, i due spagnoli hanno palesato il loro disagio, facendo ampi gesti nel mezzo della gara, alla luce di una visibilità pari allo zero. Inutili, poi, i tentativi di riprendere la gara, alla luce del vero e proprio nubifragio che si è abbattuto sul circuito di Motegi. La classifica, così, rimane quella del 13esimo giro: da segnalare il quarto posto di Marco Bezzecchi, seguito da un ottimo Aleix Espargaró e dalle KTM di Miller e Augusto Fernandez.

Adesso c’è da pensare all’importantissimo appuntamento di Mandalika, teatro del Gran Premio dell'Indonesia in programma il prossimo 15 ottobre. L'anno scorso il successo della Red Bull KTM di Miguel Oliveira, seguito da un Fabio Quartararo ancora in versione mondiale e dalla Pramac di Johann Zarco. Da dimenticare, invece, le prove dei primi tre della classe della MotoGP 2023: una stagione fa, solo 15esimo posto (e misero punticino conquistato) per il futuro campione iridato Francesco Bagnaia, mentre Bezzecchi non è riuscito ad andare oltre il 20esimo posto. Jorge Martin, imprendibile in queste settimane, è stato addirittura costretto al ritiro al settimo giro.

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