Lo spagnolo fa il bis al Sachsenring: sabato conquista la gara sprint, domenica si impone nel Gran Premio. Bagnaia è secondo e limita i danni. Alle loro spalle altre tre Ducati: rosse scatenate. Bastianini in netta ripresa.
Ora Jorge Martin ci crede veramente. Lo spagnolo della Pramac fa asso pigliatutto in Germania (Gara Sprint e Gran Premio vero e proprio) e si porta ad appena 16 punti dal campione del mondo in carica e leader della classifica Francesco Bagnaia. I due sono protagonisti di una gara vecchia maniera, colpo su colpo, con l'iberico che riesce ad imporsi grazie ad un vantaggio di appena 64 millesimi.
Alle spalle di Martin e Bagnaia, ecco altre tre "rosse", per una cinquina Ducati che sa di storia: se al Mugello le moto di Borgo Panigale conquistarono i primi quattro posti, in terra tedesca invece il podio è completato dalla Pramac di Johann Zarco, mentre hanno chiuso al quarto e quinto posto le Desmosedici VR46 di Marco Bezzecchi e Luca Marini.
Prova di forza di Martin, classe '98 che - nelle due precedenti stagioni nella categoria regina - non era mai riuscito ad imporsi tra i big. Nello scorso biennio è stato condizionato da infortuni, troppi ritiri e da un rendimento estremamente discontinuo (solo una vittoria in Austria nel 2021 e un totale di sette podi in due stagioni). Quest'anno la svolta, nonostante un inizio tutt'altro che entusiasmante, segnato dai ritiri in Portogallo e Texas (dove era riuscito a conquistare un secondo e un terzo posto nella Gara Sprint).
Qualcosa è cambiato dal week-end di Montmeló, dove è il più veloce di tutti in Gara Sprint e il secondo nella gara domenicale. Argento anche nel Gran Premio del Mugello, ma il capolavoro lo fa in Germania. Non solo la doppia prima piazza: a fare notizia è la gestione della gara del giovane spagnolo nato e cresciuto a Madrid, che guida la gara fino al 21esimo giro, quando Bagnaia riesce in un sorpasso che sa quasi di condanna.
E, invece, Jorge Martin tira fuori l'orgoglio, effettua il controsorpasso dopo appena tre giri alla stoccata della curva 12. Lo spagnolo conquista così il primo successo stagionale, il secondo in carriera nella categoria regina e si candida al ruolo di sorpresa assoluta della MotoGP 2023.
Bagnaia vede ridurre il suo vantaggio sul secondo posto (prima erano 21 lunghezze), ma non può certamente lamentarsi: Pecco limita al meglio i danni, nonostante la giornata di grazia di Martin e anzi sfiora anche il successo dopo il sorpasso da maestro al giro numero 21.
Chi, invece, ha deluso le aspettative è l'ex secondo in graduatoria Marco Bezzecchi, che nel week-end tedesco ha perso ulteriori 13 punti su Bagnaia, dopo il -20 di una settimana fa. Insomma, un uno-due terrificante per il 24enne riminese, che deve anche guardarsi le spalle considerando il momento d'oro dell'esperto Johann Zarco, che conquista il "bronzo" in gara per la terza volta consecutiva.
Più indietro, oltre al sesto posto della KTM di Jack Miller (peccato per il compagno di squadra, protagonista di una caduta quando era al terzo posto), da segnalare le ottime prove di un Enea Bastianini che sembra ormai sulla via del recupero e di una certezza come Fabio di Giannantonio.
Il grande assente in Germania è Marc Marquez: lo spagnolo è stato fermato dalla frattura ad un dito della mano sinistra nell'ambito del warm up. Secondo forfait consecutivo al Sachsenring per il pluricampione del mondo, che - considerando anche l'annullamento del GP del 2020 - ha sempre vinto in Germania dal 2010 in poi. Discorso inverso per Bagnaia, che in carriera non ha mai vinto sul circuito che sorge nella città di Chemnitz.
Tornando alla gara vera e propria, e parlando ancora di campioni iridati, sconcerta l’involuzione di Fabio Quartararo: il francese non va oltre il 13esimo posto e ancora una volta è costretto ad inseguire il compagno di scuderia Franco Morbidelli. Per lui, anche considerando la stagione nera della Yamaha, il sogno mondiale finisce addirittura prima dell'inizio dell'estate. Incredibile.
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