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MotoGP: Gran Premio di Gran Bretagna, tutto quello che c’è da sapere

Tante novità a partire proprio dal circuito di Silverstone con la gara che riparte dopo oltre un mese di stop. Ducati avanti a tutti e ben lanciata con Pecco Bagnaia in vetta.  

Evento: Gran Premio di Gran Bretagna
Luogo: Circuito di Silverstone
Quando: 14:00, 6 agosto 2023
Dove vederla: Sky Sport Summer, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW TV

Dove eravamo rimasti? C’eravamo lasciati in Olanda il 25 giugno, dopodiché ci si è presi una piccola pausa per ripartire adesso dalla Gran Bretagna dove finalmente si riaccenderanno i motori. A causa della cancellazione del Gran Premio del Kazakistan la sosta è stata più lunga del previsto, oltre un mese, motivo per cui un piccolo riassunto delle puntate precedenti è d’obbligo per non lasciarsi sfuggire nulla sulla competizione. 

Assen aveva consolidato la vetta di Francesco Bagnaia, al quarto successo stagionale grazie al quale si era portato ad un distacco di ben trentacinque lunghezze su Jorge Martin e trentasei sul suo compagno di scuderia Marco Bezzecchi. Ad oggi la lotta al titolo sembra un discorso esclusivamente legato ai piloti della Ducati, con gli altri destinati ad un ruolo da sparring partner. Ma vedremo cosa ci racconteranno i prossimi capitoli della storia, se confermeranno questa tendenza o se proveranno a ribaltare. 

Di tempo ce n’è da qui alla conclusione del Gran Premio prevista per il 26 novembre a Valencia. Certo, continuando a scorrere la classifica la situazione cambia poco, rispetto a quanto svelato dal podio. Vero che c’è Brad Binder con la sua KTM proprio lì in quarta posizione, sebbene parecchio distaccato, ma poi troviamo immediate le Desmosedici GP di Johann Zarco e Luca Marini.

C’è vita oltre Ducati: il punto sulle altre scuderie

Un anno fa da queste parti Pecco Bagnaia arrivava davanti a tutti, mettendo un altro prezioso tassello nel cammino verso il Mondiale poi effettivamente vinto. Con il primo e il terzo posto messi a segno da due propri piloti, oltre al torinese c’era anche Jack Miller sull’ultimo gradino del podio, la Ducati raggiunse e superò il traguardo dei 200 piazzamenti a podio nella classe MotoGP in qualità di costruttore. 

Ma se parliamo di Silverstone, negli ultimi anni anche la Aprilia ha dimostrato di essere parecchio competitiva con Aleix Espargaro fiore all’occhiello che già nel 2021 coglieva un prestigioso traguardo entrando tra i primi tre qui in Gran Bretagna. Oggi lo spagnolo, terzo pure ad Assen, è il numero uno della Casa di Noale grazie al suo ottavo posto con soglia punti raggiunta di 77. 

Sicuramente ha fatto meglio di Fabio Quartararo, grande delusione di questa prima parte di competizione. Il francese ha raccolto soltanto due podi: un bottino troppo misero che accende la discussione sulla tenuta della sua Yamaha, ben lontana dai fasti del passato. Anche la Honda non vive un periodo particolarmente facile, con Marc Marquez pronto comunque a rientrare dopo un fastidioso infortunio e con Alex Rins che invece non ha ancora recuperato. A proposito: anche per quel che riguarda i motori impazza il mercato con il ventisettenne catalano promesso sposo della Yamaha. 

Le novità a partire da Silverstone: la MotoGP si rifà il look

Non ci si può distrarre un attimo che gli organizzatori della competizione attuano modifiche sensibili al format a partire proprio da Silverstone. Anzitutto, si è deciso di aggiungere un turno di sessanta minuti il venerdì pomeriggio che determinerà l'accesso alla Q2, mentre il resto del weekend rimane invariato, con le FP3 che diventano le FP2 visto l’inserimento della “qualifica”. Le FP1 diventano in questo modo un vero e proprio turno di prove libere con spazio ad una sessione di qualifica nel pomeriggio del venerdì. Il sabato mattina sarà così aperto dalle FP2, seguite dalle due sessioni di qualifica vera e propria e a chiudere il sabato la Sprint. Non cambia nulla, infine, per quel che riguarda la domenica con Warm Up al mattino e Main Race nel pomeriggio. 

Altra novità da tenere in considerazione è quella riguardante le gomme: nella gara sprint e nel GP della domenica sarà obbligatorio rispettare una pressione minima stabilita. Le sanzioni per i trasgressori vanno dall’ammonimento alla prima infrazione fino ai dodici secondi di penalità. Per ora non ci saranno squalifiche. Non possiamo parlare di rivoluzione né di assoluta sorpresa: era qualcosa che era nell’aria anche se si pensava originariamente di attuare queste modifiche soltanto a partire dal 2024. Ed invece si è deciso di anticiparle già dalla prossima gara. La cosa importante, al di là di tutto, è che finalmente si ricomincia con la Ducati lanciatissima verso un altro titolo e con gli altri ad inseguire affannosamente. Nella speranza di riscrivere la storia. 

 

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