Le date da segnare in rosso, i possibili protagonisti e la battaglia tra scuderie. Dopo la Germania si riparte subito con l’ottava gara stagionale dopo la quale ci sarà un po’ di riposo.
Evento: | Gran Premio d’Olanda |
Luogo: | TT Circuit, Assen |
Quando: | 14:00, 25 giugno 2023 |
Dove vederla: | TV8, Sky Sport MotoGP (canale 208) e in streaming su NowTV e Sky Go |
Neanche il tempo di salutare la Germania che la MotoGP si trasferisce subito in Olanda per chiudere ad Assen questo intenso trittico di giugno dopo il Mugello e la parentesi tedesca. Sul circuito, attivo dal 1925, si disputerà l’ottavo Gran Premio stagionale che da sempre rappresenta un passaggio chiave in ottica Mondiale.
Fu qui che Pecco Bagnaia capì probabilmente di potercela fare, anche perché Assen rappresenta storicamente un contesto particolarmente ostico per la Ducati che – compreso il successo del campione in carica – da queste parti hanno trionfato soltanto due volte. L’altro precedente risale al 2008 quando in sella alla moto del team di Borgo Panigale sedeva Casey Stoner. Vedremo cosa accadrà adesso su un tracciato che è conosciuto pure come “La Cattedrale” o “L’Università” delle moto.
Questo in virtù delle sue caratteristiche pressoché uniche che rendono la pista complicata. Vincere qui ha e avrà sempre un sapore speciale. E questo, nonostante quanto accaduto nel 2006 con la ristrutturazione che ha fatto perdere al circuito una sostanziale fetta che si caratterizzava per la sua velocità. Neanche il tempo e le sue inevitabili trasformazioni hanno però fatto perdere ad Assen il suo invidiabile fascino.
Programma ricco, come ormai in ogni weekend di MotoGP. Anche il prossimo, che chiuderà il mese di giugno, non fa eccezione alla regola. Si parte venerdì 23 giugno con le prove libere delle 10:45 con sessione successiva fissata per lo stesso giorno alle ore 15:00. Al sabato ultimi giri di prova alle 10:10 prima delle qualifiche delle 10:50 che stabiliranno le griglie di partenza della gara.
Da quest’anno, poi, è stata introdotta la Sprint Race in stile Formula 1 ma con delle sostanziali differenze rispetto alle quattro ruote. Si tratta di una corsa sprint, di scena sempre di sabato ma alle ore 15:00, con una lunghezza che è esattamente la metà della gara ufficiale del giorno successivo. Una prova del genere contribuisce sensibilmente alla spettacolarizzazione dell’evento, pur non influendo a definire le gerarchie di partenza della domenica. Tuttavia non si tratta di un semplice show, perché vengono assegnati dei punti che possono anche risultare determinanti ai fini della classifica finale.
Da un massimo di dodici per la prima posizione al minimo di uno per la nona. Insomma, si gioca sì, ma fino a un certo punto. Terminata la Sprint Race, domenica 25 giugno c’è solo il warm up di prima mattina, alle 9:45, come ultimo antipasto alla gara vera e propria delle 14:00. E allora sì che l’impatto sarà immediato e significativo.
L’Olanda come ultimo atto prima di una rigenerante pausa estiva. Ne hanno bisogno i piloti, provati da mesi certamente duri che hanno però contribuito alla definizione dell’attuale classifica. Che vede la Ducati saldamente al comando, tanto che i primi quattro piloti in graduatoria sono tutti appartenenti alla scuderia di Borgo Panigale.
Anche la Germania, d’altro canto, ci aveva raccontato di un duello tutto “emiliano” con Jorge Martin che l’ha spuntata al fotofinish sul numero uno Francesco Bagnaia. Nella terra dei tulipani adesso il ventiseienne torinese cercherà l’immediato riscatto, nel tentativo di allungare ulteriormente in classifica e blindare, per quanto possibile, la vetta.
Chi prova a inserirsi in questo duello, che per il momento resta soltanto virtuale, è Marco Bezzecchi che proprio ad Assen un anno fa centrava il suo primo podio nella classe regina. Ma anche Johann Zarco, che ha confermato con i risultati, che lo hanno visto sempre tra i primi tre nelle ultime tre gare, il suo eccellente stato di forma. Resta un mistero, invece, l’Aprilia le cui potenzialità sono ancora tutte da scoprire. Gli ultimi weekend del team veneto non sono stati confortanti, complice una condizione ancora precaria di Aleix Espargaró.
Ma se la passano peggio Yamaha e Honda: la prima alle prese con una crisi gravissima di risultati e la seconda rimasta quasi senza piloti a causa di infortuni. Alex Rins è infatti praticamente già out mentre sperano ancora di recuperare Joan Mir e Marc Marquez. Lo stato di emergenza, però, è evidente. Chissà se Assen riuscirà a rivitalizzare le chance di recupero di chi è più in difficoltà o al contrario acuirà le problematiche attualmente esistenti. Ancora qualche giorno e lo scopriremo.
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