Il nuovo team spagnolo punta in alto con la RC16 KTM e con una coppia di piloti di assoluto spessore: Pol Espargaró e Augusto Fernandez.
È al debutto, ma ha grandi ambizioni. La stagione 2023 sarà la prima in MotoGP per GasGas, che dopo le esperienze in Moto2 e Moto3 ha deciso di sbarcare nella classe regina. Un esordio sotto l'ala protettiva di KTM e sotto la supervisione dell'esperto manager Hervé Poncharal. I due piloti sono Pol Espargaró, fratello di Aleix, tornato nella galassia KTM dopo l'esperienza poco esaltante alla Honda, e Augusto Fernandez, fresco di titolo 2022 in Moto2.
L'obiettivo è quello di confermare nella classe più importante i buoni risultati ottenuti nelle categorie minori, in Moto2 e Moto3, dove GasGas è impegnata da anni col team Aspar. Il team principal Hervé Poncharal e il team manager Nicolas Goyon hanno messo a punto nei mesi scorsi le strategie per rendere subito la scuderia competitiva ai massimi livelli. Ovviamente seguendo una politica accorta, fatta di piccoli passi, con l'obiettivo però di ritagliarsi uno spazio importante sin dalla prima stagione.
I due piloti GasGas scatteranno a bordo delle RC16, le moto messe a punto da KTM per la stagione 2016 e utilizzate anche nelle successive da Tech3, il team satellite della casa motociclistica austriaca in MotoGP. Ai primi di marzo, poco fuori Barcellona, è stata presentata la linea delle due moto, in cui predomina il rosso ma con alcune differenze riguardanti i numeri dei piloti: in rosso il 37 di Fernandez, in bianco il 44 di Espargaró. Comune invece la livrea, che contiene una scritta bianca e altri piccoli dettagli sempre in bianco per entrambi i centauri.
Proprio durante la presentazione, Poncharal ha chiarito che la marca spagnola punta a far bene sin dall'inizio e non ha fatto mistero di aspettarsi qualche bella sorpresa dai suoi piloti. Che, ha assicurato, sono stati assemblati secondo una ricetta consolidata, quella che vuole un campione affermato – Espargaró – affiancato da un pilota emergente e in rampa di lancio come Fernandez: “Crediamo sempre che esperienza e gioventù siano un buon mix. Sono sicuro che Pol sia felice di essere tornato. Avere Augusto con noi è emozionante”. I risultati dei test di Portimao (Espargaró 18esimo nei tempi combinati, Fernandez 22esimo) non sono stati molto incoraggianti: ma il potenziale è ottimo.
Trentun anni, campione del mondo in Moto2 nel 2013, Pol Espargaró è alla sua decima stagione in MotoGP. In carriera, in due classi, ha collezionato 15 vittorie e 52 podi ed è pronto a nuove sfide. Torna alla base, in quella KTM che lo aveva lanciato nel mondo delle corse, dopo due anni in Honda conditi da poche soddisfazioni.
Un secondo posto a Misano nel 2021 e un terzo in Qatar nella gara inaugurale del campionato 2022 come unici, sporadici lampi in due annate vissute nell'ombra. I suoi migliori risultati in MotoGP li ha ottenuti con la Yamaha nel 2014 (sesto posto in classifica generale) e con la KTM nel 2020 (quinto). E adesso? “Se lotteremo e saremo uniti come squadra, ci saremo anche noi, in cima. La moto è quasi pronta per lottare per qualcosa di veramente eccezionale”, le sue parole.
Unico debuttante in MotoGP, 25 anni, Augusto Fernandez sbarca nella classe regina dopo aver trionfato in Moto2 nell'ultima gara di campionato, a Valencia, precedendo Ai Ogura. Inizialmente il suo compito dovrà essere quello di crescere e fare esperienza, senza rinunciare ai sogni: “Ho la fiducia di essere campione ed è positivo, non so cosa aspettarmi in termini di posizioni. È l'anno più importante della mia carriera”.
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