Il torneo iridato pronto a prendere il via nella nona edizione della sua storia. Vanno in campo le due nazionali che ospitano l’evento nei rispettivi Gruppi A e B.
Evento: | Nuova Zelanda-Norvegia |
Luogo: | Eden Park, Auckland |
Quando: | 09:00, 20 luglio |
Dove vederla: | Rai Sport HD |
Tutto pronto per l’inizio dei Campionati mondiali femminili di calcio. Questa edizione, la nona nella storia del torneo, verrà disputata nei territori di Nuova Zelanda e Australia. Campione in carica è la nazionale statunitense che si è aggiudicata il trofeo per ben quattro volte (record). Vedremo se stavolta la rassegna saprà regalare un epilogo differente al canonico e all’ultimo che ci ha regalato Francia 2019.
Sono diverse le squadre che partono con l’ambizione di portare a casa il titolo. Tra queste ci sono pure le padrone di casa neozelandesi che battezzeranno la kermesse ospitando presso l’Eden Park di Auckland la rappresentativa norvegese. Siamo nel Gruppo A all’interno del quale sono inserite pure le Filippine e la Svizzera. La formula della competizione prevede i classici gironi all’italiana dai quali emergeranno due compagini per gruppo pronte a sfidarsi poi per gli ottavi di finale (in programma dal 5 al 7 agosto). La finale invece verrà disputata il 19 agosto alle ore 18:00 presso il Lang Park di Brisbane.
A mettere alla prova ambizioni e condizione fisica della Nuova Zelanda ci ha pensato l’Italia nell’ultimo test amichevole prima di fare sul serio. Le oceaniche hanno però perso contro le azzurre, grazie alla rete siglata da Valentina Giacinti nel corso del ventitreesimo minuto della prima frazione di gioco. Insomma esordio rivedibile per le felci del calcio, che devono provare a offrire qualcosa di meglio in vista della sfida contro la Norvegia.
Finora il Mondiale non ha mai rappresentato una vetrina pienamente sfruttata dalla Nuova Zelanda che, anzi, è sempre stata eliminata alla fase a gironi. Stavolta, puntando anche sul fattore domestico, bisogna evitare assolutamente il rischio fallimento. E ci sono, a dire la verità, elementi per infondere un pizzico di ottimismo in più rispetto al passato da parte del gruppo guidato dalla selezionatrice Jitka Klimková.
Sia chiaro, non ci sono top player ma ci sono dei talenti che hanno le potenzialità per mettersi in mostra. Un esempio sono le veterane Ria Percival e Ali Riley, mentre nel settore offensivo Olivia Chance e Hannah Wilkinson proveranno a capitalizzare le occasioni di gioco prodotte. Altro elemento di spicco è Rebekah Scott, difensore poco appariscente ma assai utile alla causa.
La Norvegia vanta invece una storia migliore di quella della Nuova Zelanda. Non fosse altro per il fatto che questo torneo lo ha già vinto, sebbene nel lontano 1995. In quella occasione in campo c’era una certa Hege Riise che nel frattempo ha appeso le proverbiali scarpette al chiodo ed oggi è diventata allenatrice della Nazionale. Le Cavallette non mettono piede su un rettangolo di gioco da aprile, ragion per cui non hanno avuto assai modo di prepararsi in vista del grande appuntamento.
Il punto di forza della formazione nordeuropea è sicuramente nel reparto d’attacco. Il ruolo di centravanti è occupato da Caroline Graham Hansen, una delle giocatrici più forti e complete in circolazione. Ma anche Ada Hegerberg, rientrata tra i ranghi dopo una lunga assenza in campo internazionale, ha spiccate doti realizzative. Così come Frida Maanum, di mestiere centrocampista, ha licenza di offendere. Piuttosto bisogna capire la tenuta difensiva di una squadra che ha chiara trazione anteriore.
Evento: | Australia-Irlanda |
Luogo: | Stadium Australia, Sydney |
Quando: | 12:00, 20 luglio |
Dove vederla: | Rai Sport HD |
Anche l’altro Paese organizzatore è pronto a mandare in campo la propria rappresentativa. L’appuntamento in questo caso è leggermente più tardi, alle ore 12:00 italiane presso lo Stadium Australia di Sydney. L'Australia affronterà l’Irlanda per provare a partire col piede giusto nel proprio girone di riferimento che è quello B dove sono presenti pure Canada e Nigeria. Le Matildas non sono mai andate oltre i quarti di finale della competizione iridata: traguardo raggiunto tre volte, l’ultima delle quali è stata nel 2015.
La stella dei canguri è Sam Kerr, vero e proprio bomber dell’area di rigore, ma tra le calciatrici alle quali prestare attenzione ci sono pure Caitlin Foord e Kyra Cooney-Cross. L’Irlanda partecipa invece per la prima volta a cinquant’anni di distanza dalla propria nascita e nel ranking occupa la casella numero cinquanta. I volti copertina del team sono le giocatrici Katie McCabe e Denise O’Sullivan ma è chiaro che, essendo una novità assoluta, le pressioni non sono elevatissime per le ragazze in verde. E chissà che questo non possa in qualche modo aiutarle.
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