Le azzurre sono inserite nel Gruppo G con Argentina, Svezia e Sudafrica: tutto sulle rivali nella corsa ai primi due posti.
Evento: | Mondiale di calcio femminile 2023 |
Luogo: | Australia e Nuova Zelanda |
Quando: | dal 20 Luglio al 20 Agosto 2023 |
Dove vederla: | Rai |
Manca sempre meno all'atteso appuntamento con il Mondiale di calcio femminile, in programma tra Australia e Nuova Zelanda dal 20 luglio al 20 agosto. Trentadue le squadre ai nastri di partenza, divise in otto gironi da quattro. L'Italia è inserita nel Gruppo G, con base in Nuova Zelanda: le azzurre, guidate dal Commissario Tecnico Milena Bertolini, dovranno vedersela con Svezia, Argentina e Sudafrica. Quali sono i punti di forza e di debolezza delle avversarie della nazionale italiana? Diamo prima di tutto uno sguardo al calendario.
Il debutto dell'Italia è fissato per le 08:00 (le 18:00, ora locale) del 24 luglio all'Eden Park di Auckland contro l'Argentina, mentre il giorno prima è in programma Svezia-Sudafrica a Wellington. Il 28 si gioca Argentina-Sudafrica a Dunedin, mentre il 29 (alle 09:30) è la volta di Svezia-Italia, al Wellington Regional Stadium. Chiusura del raggruppamento il 2 agosto, in contemporanea alle 09:00 italiane con Argentina-Svezia (ad Hamilton) e Sudafrica-Italia (a Wellington). Le prime due accedono agli ottavi, contro le migliori due del Gruppo E che comprende Stati Uniti, Vietnam, Olanda e Portogallo.
Il primo impegno dell'Italia, probabilmente, è già quello decisivo. Sulla carta, infatti, le azzurre dovranno battagliare per gli ottavi proprio con la nazionale dell'Argentina, visto che la Svezia sembra un gradino più su e il Sudafrica uno sotto. Ma il calcio, in fondo, è bello proprio perché rimette tutto costantemente in discussione. La gara con le sudamericane, comunque, è senza dubbio cruciale, non fosse altro perché è quella d'esordio in un torneo estremamente competitivo. E tutti conoscono la grande tradizione calcistica argentina, in campo maschile come in quello femminile.
La Selección, allenata da Germán Portanova, ha chiuso al terzo posto l'ultima edizione della Copa America giocata nel 2022 in Colombia, alle spalle del Brasile e delle padrone di casa, ed è una formazione particolarmente temibile soprattutto in attacco. Le giocatrici chiave giocano proprio nel reparto avanzato. Florencia Bonsegundo ed Estefanía Banini, una in forza al Madrid CFF, l'altra all'Atletico, costituiscono gli spauracchi da tenere a bada per la difesa azzurra, insieme alla giovane Paulina Gramaglia, centravanti del Red Bull Bragantino. Tra le argentine gioca pure una “italiana”, Dalila Ippolito, vista all'opera durante lo scorso campionato tra le fila del Parma.
Nel secondo appuntamento l'Italia deve vedersela con la Svezia, decisamente un brutto cliente. Le scandinave dettano legge in campo femminile praticamente da sempre e quest'anno si presentano all'appuntamento col Mondiale forti di una rosa di primo livello, con tante campionesse all'apice della loro carriera e maturazione. È il caso di Lina Hurtig, che gioca in Inghilterra all'Arsenal, o di Caroline Seger, punto di forza del Rosengård, ma anche di Sofia Jakobsson che è in forza al San Diego Wave, in America, di Rebecka Blomqvist (Wolfsburg), e soprattutto di Fridolina Rolfö, stella del Barcellona.
Un'altra giocatrice molto interessante è Filippa Angeldahl del Manchester City, mentre nel novero dei potenziali spauracchi non possono non figurare due calciatrici che militano in Serie A: Kosovare Asllani del Milan e Linda Sembrant della Juventus. I risultati parlano chiaro. La Svezia è argento olimpico in carica, all'ultimo Mondiale ha chiuso in terza posizione e a Euro 2022 è uscita in semifinale contro l'Inghilterra. Ora punta al bersaglio grosso.
La sfida contro il Sudafrica conclude il cammino nel girone delle azzurre. Un match probabilmente decisivo per la qualificazione, contro una nazionale in crescita, reduce dal trionfo nella Coppa d'Africa dello scorso anno in Marocco, quando ha superato in finale le padrone di casa: 2-1 il risultato. L'obiettivo della squadra guidata da Desiree Ellis è quello di stupire ancora, stavolta a livello mondiale, dando filo da torcere a tutte le avversarie e provando a togliersi qualche soddisfazione.
La qualificazione sarebbe un miracolo, ma la mancanza di pressione sulle proprie spalle potrebbe anche rappresentare un vantaggio per le giocatrici del Sudafrica, che potranno affrontare ogni partita senza l'assillo di dover fare risultato a tutti i costi, provando solo a esprimere il proprio gioco che ha nell'atletismo e nella capacità di correre a tutta, dal primo al novantesimo, il suo tratto distintivo. Refiloe Jane, Noko Matlou e Thembi Kgatlana le stelle di una nazionale che è intenzionata a confermare i progressi mostrati negli ultimi mesi e che andrà affrontata dalle azzurre senza alcun calo di concentrazione per evitare possibili brutte sorprese.
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